Libri di Barbara De Mozzi
Condizioni personali del lavoratore e licenziamento
Barbara De Mozzi
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2018
pagine: 294
Il lavoro analizza come le regole codicistiche sull'impossibilità sopravvenuta si intreccino con la disciplina lavoristica nel governo delle ipotesi in cui il recesso del datore di lavoro sia determinato da condizioni personali del lavoratore, non riconducibili all'inadempimento di obblighi contrattuali. Nelle ipotesi di factum principis e di carcerazione preventiva centrale è il rilievo dell'imputabilità o no dell'evento che ha dato luogo all'impossibilità; in particolare, con riferimento al licenziamento del lavoratore extracomunitario, centrale è l'analisi dell'intreccio tra disciplina lavoristica e norme che governano l'ingresso e il soggiorno nel paese degli stranieri. Con riferimento alle ipotesi di sopravvenuta inidoneità, centrale è l'analisi dei diversi frammenti che compongono il quadro normativo e in particolare delle disposizioni antidiscriminatorie di matrice comunitaria, che danno rilievo alla disabilità del lavoratore. Nozione, questa, declinata nelle fonti comunitarie e internazionali in maniera più ampia rispetto alla l. n. 68/99.
La rappresentanza sindacale in azienda. Modello legale e modello contrattuale
Barbara De Mozzi
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 456
Il lavoro analizza la complessa evoluzione dell'attuale sistema di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro e le implicazioni giuridiche che discendono dalla coesistenza del modello legale e del c.d. modello contrattuale di rappresentanza. Di tale ultimo modello, in particolare, si dimostra la natura variabile, connessa alla molteplicità delle fonti regolative, della quale sembra prendere atto anche l'a.i. 28.6.2011, rafforzando l'unitarietà della r.s.u. nei settori connotati da unità sindacale e legittimando invece la scelta, ad opera della contrattazione di categoria, della r.s.a. quale agente contrattuale, ove l'unità manchi. Lo studio evidenzia altresì le aporie del "duplice canale unico" di rappresentanza italiano, a fronte delle importanti prerogative che il contesto europeo assegna alle rappresentanze dei lavoratori e alla luce del disposto dell'art. 8 del d.l. n. 138/2011.