Libri di Battista Quinto Borghi
Montessori dalla A alla Z. Lessico della pedagogia di Maria Montessori
Battista Quinto Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2019
pagine: 270
Il modello pedagogico montessoriano è stato, negli ultimi anni, quello che in assoluto ha ricevuto più seguito, diffusione e riconoscimenti, non solo in Italia ma in tutto il mondo, fino al punto di diventare un vero e proprio «Metodo» applicato in un numero crescente di scuole. Il pensiero della Montessori è però un pensiero complesso, e non è sempre facile orientarsi nel corpus delle sue numerosissime opere — così come nel labirinto delle centinaia di pubblicazioni su di lei. Dopo un lungo lavoro di studio filologico, analisi e selezione delle fonti, Battista Quinto Borghi, presidente della Fondazione Montessori Italia, colma una grande lacuna nella letteratura pedagogica, scrivendo il primo dizionario del lessico montessoriano. Un libro scritto e pensato per educatori, genitori, pedagogisti, ma anche per chiunque sia interessato a conoscere da vicino il pensiero della più famosa pedagogista italiana.
Loris Malaguzzi e la scuola a nuovo indirizzo
Franco Frabboni, Battista Quinto Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Zeroseiup
anno edizione: 2017
pagine: 72
Le tavole di sviluppo di Kuno Beller. Volume Vol. 2
Battista Quinto Borghi
Libro
editore: Edizioni Junior
anno edizione: 2002
pagine: 192
Connesso al testo di Beller, di cui costituisce la parte applicativa, questo volume di Quinto Borghi indica, con ricchezza di esempi, diversi modi di impiego delle Tavole: • dall’osservazione di singoli bambini a quella mirata di tutta la sezione per coglierne i tratti specifici, individuare raggruppamenti dalle caratteristiche analoghe, collocare il singolo bambino all’interno di un contesto di gruppo; • dal confronto tra osservazioni raccolte nel tempo per cogliere l’andamento evolutivo nelle diverse aree, alle osservazioni in simultanea condotte dai genitori e dagli educatori al fine di adattare reciprocamente lo sguardo sul singolo bambino e prospettare occasioni educative sinergiche tra casa e nido; • dall’uso delle Tavole come momento per riflettere sulle proposte educative offerte ai bambini e come punto di partenza per una programmazione delle attività finalizzata a promuovere, per ciascun bambino, aree potenziali di sviluppo, al loro impiego nella comunicazione tra educatori di nido e di materna al fine di favorire la continuità. Lungi dall’avere finalità diagnostiche o puramente ricognitive, le Tavole si prestano a un uso flessibile per meglio allestire le occasioni educative a casa e al nido.