Libri di Benedetta Caglioti
Il volo di Ariosto. Storia e restauro del monumento nella «piaza de Terra Nova» a Ferrara
Benedetta Caglioti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 184
Un monumento celebrativo mai concluso, voluto alla fine del XV secolo da Ercole I d'Este (1471-1505) nella nuova piazza di Ferrara, la piaza de Terra Nova. La massima rappresentazione di un duca-principe, ultimo "cavaliere all'antica" di un'avventura culturale che con lui tratteneva la propria linea di caduta. Il restauro di tale monumento, nella sua stratificazione semantica e materiale, viene in questo volume affrontato attraverso un progetto che segue i principi del restauro critico, non tralasciando il decisivo momento del cantiere. È questo il luogo in cui inizia il progetto e inizia il monumento l'uno all'altro inediti e dove la conoscenza procede sempre un po' oltre.
Palazzo Costabili. Un’architettura all’antica a Ferrara
Benedetta Caglioti
Libro: Libro rilegato
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2022
pagine: 304
Il palazzo di Antonio Costabili sorge alla fine del Quattrocento nel tessuto medievale della città di Ferrara, lontano dalla nuova espansione urbana dell’Addizione voluta da Ercole I d’Este (1471-1505). Seguendo un approccio metodologico che coniuga i dati risultanti dall’analisi delle fonti “indirette” con la lettura “diretta” del disegno e della realtà costruttiva del palazzo, il presente studio ricostruisce la storia della fabbrica, riconoscendone le varie fasi e trasformazioni avvenute nel tempo, interpreta il lessico architettonico adottato e affronta la questione attributiva alla luce di una nuova indagine dedicata alla committenza. Quel che emerge è una ratio che si afferma all’interno di una consapevolezza di intendere l’edificio quale unità compositiva in cui gli elementi costitutivi si tengono in reciproco rapporto, grazie a un principio regolatore unitario. Un criterio che trova in quegli anni ospitalità presso le principali corti italiane, nei discorsi d’architettura ai quali l’ambasciatore Antonio Costabili (metà XV secolo-1527) poté attingere, contribuendo così all’introduzione, nella sua città, dell’inedito dell’antico.