Libri di Beppe Lamberto
Essere brillante. Come accendere la luce dei tuoi talenti
Gabriele Colombo, Beppe Lamberto
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2021
pagine: 112
Senza dubbio, in questi tempi eccezionalmente incerti e oscuri, essere brillante non è stato facile per nessuno. Ma proprio ora che il mondo sembra muoversi verso un nuovo giorno è particolarmente importante ricominciare a fare luce anche dentro di noi, e dare di nuovo una vita piena a tutte le nostre risorse. È proprio questa parola, “risorse”, il punto di partenza del dialogo fra Beppe Lamberto e Gabriele Colombo, due amici che hanno messo insieme le loro esperienze e competenze in parte simili, in parte diverse, per disegnare un percorso che ci aiuta a riconoscere lo splendore dei nostri talenti, e a impiegarli nel modo più efficace. Perché, per dirla con le loro parole, «puoi anche avere una Ferrari, ma poi se la usi per fare i traslochi, c’è qualcosa che non torna». Essere brillante vuol dire cercare questa luce ovunque, soprattutto dove sembra che non ci sia, scavando con coraggio nella propria storia per scoprirne la sorgente, ricordandosi sempre che anche il coraggio si può allenare. Essere brillanti è il più grande gesto di amore e rispetto che possiamo compiere nei confronti dell’unica persona senza la quale non potremmo vivere: noi stessi.
Vietato calpestare i sogni. La rivoluzione degli elefanti rosa
Beppe Lamberto
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 143
Può lo sport non solo segnare la vita di chi lo pratica, ma anche insegnarla, o meglio allenare a viverla? La risposta di questo libro è un netto sì. Prendendo spunto dalla storia particolare dei Rosafanti Rugby, un’associazione sportiva della provincia di Varese, Beppe Lamberto ci racconta come lo sport praticato a qualsiasi livello possa sviluppare la forza di volontà, la fiducia in se stessi e la capacità di superare i propri limiti. E questo gruppo di amici che a trent’anni si trasforma in una squadra di rugby per realizzare il proprio sogno è la prova tangibile che se ci si crede davvero tutto può accadere. Poi lo sguardo si allarga, e grazie ai contributi e alle testimonianze di Giovanbattista Venditti (ex nazionale di rugby), Daniele Cassioli (campione paraolimpico di sci nautico), Girolamo Grammatico (life coach e istruttore di arti marziali), Samanta Di Maria (ambasciatrice del progetto “Pink is good” della Fondazione Umberto Veronesi), Gabriele Colombo (allenatore di rugby e mental coach), Elisa Peruzzi (pellegrina sul Cammino di Santiago) e Zorica Jovovic (mamma e campionessa di pallamano) coglie aspetti sorprendenti ed emozionanti dell’intreccio inestricabile fra sport e vita.
Papà travel experience. Padri e figli in viaggio
Beppe Lamberto
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2019
pagine: 143
"Ognuno ha le sue declinazioni, e io non mi sento migliore di altri solo perché viaggio con mia figlia. Avessi trovato il nostro mondo stando a casa a fare acquerelli, sarebbe andato bene uguale. E magari avrei anche risparmiato due lire. Però vorrei far vedere a tutti i genitori ai quali mette ansia anche il solo pensiero di fare cinquanta chilometri in macchina che viaggiare con i figli è possibile, anzi è facile, e prendendo i giusti accorgimenti pure divertente. La separazione ha stravolto il tempo che avevo a disposizione per stare con mia figlia; nel giro di un attimo sono passato da una normale dinamica di vita a tre a una condizione in cui un giorno è come se non avessi nessuno, e il giorno dopo sono padre, madre, zia, amico, confidente e gatto insieme: il tutto, solitamente, a weekend alterni. Da quel momento in poi, al tempo passato con mia figlia non ho più potuto accostare la parola 'quantità'. Così ho capito che esisteva un solo modo per compensare quella carenza, che da lì in poi avrebbe condizionato la nostra vita insieme: accostare la parola 'qualità'. Non vedo mia figlia per quello che sembra, ma per quello che è, ovvero una donna. La differenza fra la persona che è oggi e quella che sarà domani dipenderà dall’esperienza accumulata. Viaggio con lei per vivere momenti, non per collezionare fotografie. Il tempo che abbiamo a disposizione è troppo poco, quindi, se voglio aiutarla a costruire la donna che sarà, non posso limitarmi a 'passarlo'. Lo devo vivere insieme a lei. Il viaggio dunque non è il fine, ma il mezzo. È contemporaneamente il laboratorio in cui ho deciso di costruire il nostro rapporto e il palcoscenico sul quale ho deciso di metterlo in atto. Basta ricordarsi che, come per tutte le cose, la parte più difficile è iniziare. E che se vi ritrovate a viaggiare con una bambina di tre anni, una volta che avrete capito in quale bagno andare quando vi fermate all’autogrill, il resto sarà tutto in discesa." (L'autore)