Libri di C. Sandrelli
Il diritto della libertà. Lineamenti per un'eticità democratica
Axel Honneth
Libro: Copertina morbida
editore: Codice
anno edizione: 2015
pagine: 528
Il rapporto tra l'individuo e le istituzioni sociali e politiche in cui egli si muove e agisce, e soprattutto i concetti di giustizia e libertà che da quel rapporto si generano, sono temi caldi nella filosofia contemporanea e centrali nel pensiero di Axel Honneth, principale esponente della scuola di francoforte e allievo di Jurgen Habermas. Honneth torna in libreria con la sua opera ad oggi più completa e articolata. Ne "il diritto della libertà" analisi storico-sociale e riflessione filosofica si intrecciano per inquadrare una tesi importante: in una democrazia, libertà e giustizia non sono concetti astratti e statici, ma pratiche sociali concrete e dinamiche, conquiste che nascono da un'iniziale privazione e da una successiva rivendicazione. I conflitti scaturiti da questa lotta per il riconoscimento si realizzano in nuove istituzioni sociali, in sintonia con le aspirazioni delle persone e con il pluralismo delle società complesse. Prefazione di Gustavo Zagrebelsky.
Potere e contropotere nell'età globale
Ulrich Beck
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 455
Sempre più individui commerciano su scala internazionale, hanno un lavoro internazionale e amori internazionali, si sposano, vivono, viaggiano, consumano, cucinano in una dimensione internazionale, i loro figli vengono educati in un contesto internazionale, cioè plurilingue, e nel 'nessun-luogo' generalizzato della televisione e di Internet. Sta prendendo forma una nuova politica delle frontiere, un intreccio di mancanza di confini, vecchie e nuove dinamiche, che però devono essere comprese non più in termini nazionali, bensì in chiave transnazionale, entro il quadro di riferimento di una politica interna mondiale. Dobbiamo avere l'intelligenza di staccarci dalla fissazione su ciò che ci è familiare e immediatamente vicino e accettare che le esistenze divise in più luoghi, la mobilità permanente, il numero crescente di persone con doppi passaporti, sono già una realtà imprescindibile. Se la globalizzazione è fatta dai potenti contro i poveri, l'immaginazione cosmopolita rappresenta l'interesse universale dell'umanità per se stessa. "Ciò a cui mi riferisco sono i valori della pluralità riconosciuta e vissuta, che pervadono tutte le istituzioni sociali e i contesti storici. È il tentativo di ripensare l'interdipendenza e la reciprocità al di là dell'arroganza nazionale, nello spirito di un realismo cosmopolitico che apre e affina lo sguardo sulle reti 'giocali' in cui viviamo e agiamo".
Carlo V
Luise Schorn-Schütte
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 128
Ultimo imperatore medievale e al tempo stesso primo sovrano assoluto moderno, Carlo V fu a capo di un territorio immenso che si estendeva dall'Europa orientale alla Spagna, dall'Italia al Sudamerica. Il libro delinea il ritratto di un uomo che rinverdì il sogno antico di una guida universale della cristianità e sottolinea il significato storico della sua carriera politica.
La società cosmopolita. Prospettive dell'epoca postnazionale
Ulrich Beck
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 295
Ulrico Beck deve in gran parte la sua fama al fatto di essere stato il primo sociologo a porre in rilievo la centralità che il rischio avrebbe avuto nella nostra vita sociale e politica. Che rischio e globalizzazione scardinassero non solo il tradizionale ordine mondiale, ma che aprissero una fase di perdita di sovranità nazionale e conseguentemente di inadeguatezza di tutte quelle istituzioni multilaterali che da quelle nazionalità traevano forza è spiegato in questo testo, che raccoglie i contributi più significativi di Ulrich Beck riguardanti l'assetto internazionale. L'epoca attuale è un'epoca postnazionale, sostiene l'autore, in cui solo un nuovo cosmopolitismo, rifondato e riconcepito, può portare a un nuovo ordine mondiale.
L'Europa cosmopolita. Società e politica nella seconda modernità
Ulrich Beck, Edgar Grande
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 371
Il "modello Europa" deve essere ripensato. Esso ha funzionato per cinquant'anni, ma ora non è più valido. Grazie all'estensione verso Est dell'Unione europea si è inaugurata una nuova epoca di cooperazione. Ma cosa è nato, precisamente, in quell'occasione? Dove ci porta l'europeizzazione? L'esempio dell'Europa mostra come gli attuali concetti politici e lo strumentario delle scienze sociali siano diventati storicamente estranei alla realtà. In queste pagine, l'autore cerca di dare una risposta alle nuove esigenze di fondazione e di giustificazione dell'Unione europea.
La democrazia nell'era della globalizzazione
Otfried Höffe
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 364
Lungi dal riguardare la sola sfera economica, la sfida decisiva del nostro tempo - la globalizzazione - investe con forza la politica, le scienze, l'istruzione, la cultura, l'ambiente. E in ciascuno di questi ambiti suscita domande che trascendono i confini nazionali. Se il bisogno di agire si fa globale, occorre ripensare anche la tradizionale struttura dei singoli stati sovrani, dei loro ordinamenti giuridici e istituzionali, che solo parzialmente riescono a far fronte ai mutamenti indotti dalla storia. Gli strumenti stessi della diplomazia classica e del diritto internazionale, l'organizzazione mondiale esistente, le Nazioni Unite si dimostrano insufficienti. Quel che è necessario, secondo Otfried Höffe, è un forte ordinamento istituzionale e giuridico globale, che da un lato si assoggetti alle condizioni della democrazia liberale e che dall'altro, ferma restando la legittimità dei singoli stati nazionali, si limiti ad avere un carattere complementare, vale a dire sussidiario e federale. L'ambiziosa proposta dell'autore non mira a uno stato sovranazionale onnipotente, ma a una repubblica mondiale articolata in senso statale, ispirata al sistema dello stato di diritto e compiutamente democratica.
Che cos'è la globalizzazione. Rischi e prospettive della società planetaria
Ulrich Beck
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 198
Nel lessico di fine millennio si è fatta strada una parola che negli usi e abusi quotidiani rischia di risuonare senza un preciso significato: globalizzazione. Ma che cos'è effettivamente la globalizzazione? Come se ne coglie la reale complessità? E come ci si misura con le sue sfide? Ulrich Beck cerca in questo libro di individuare delle risposte e di indicare nuovi terreni di riflessione. Muovendo da un'ampia rassegna critica delle principali teorie della globalizzazione, da quella dell'"economia mondo" di Wallerstein alla tesi della mcdonaldizzazione di Ritzer, Beck evidenzia gli errori di un globalismo semplificato e di una "metafisica" del mercato mondiale. Ma rivendica anche la necessità di una "politica della globalizzazione" capace di rispondere a emergenze sociali, culturali e ambientali non più governabili a livello nazionale. I rischi che minacciano la società mondiale, sottolinea Beck, possono oggi mobilitare nuove energie sociali e politiche, promuovendo nel lungo periodo uno sviluppo razionale della condizione umana e favorendo la nascita di una "seconda modernità".
Disuguaglianza senza confini
Ulrich Beck
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 57
Un numero sempre maggiore di bambini in Germania cresce nella povertà. Milioni di persone rischiano la vita nella fuga dalla miseria dei Paesi d'origine per avere la loro parte dell'ipotetica ricchezza dei Paesi occidentali. In Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Cina, in Brasile, in Russia e in India, si allarga la forbice tra povero e ricco. Queste notizie presuppongono una visione generale della disuguaglianza tra le persone che ha preso forma nel passaggio alla società moderna e ora, all'inizio del XXI secolo, viene posta radicalmente in discussione. Il contrasto delle crescenti aspettative globali di uguaglianza (diritti umani) e delle crescenti disuguaglianze tanto globali quanto nazionali, con da un lato le conseguenze radicalmente disuguali del mutamento climatico e, dall'altro, il consumo delle risorse, potrà ben presto spazzar via tutta la cornice che fa da premessa alla disuguaglianza inserita nei confini dello Stato nazionale, così come l'uragano Katrina ha spazzato via le case dei poveri di New Orleans. Sono tempi incerti! All'inizio del XXI secolo viviamo di nuovo un cambiamento epocale, questa volta dell'ordine moderno del mondo e della società che però solo adesso sta cominciando a farsi strada nella coscienza pubblica". È giunto il momento, sostiene Beck, di cambiare gli strumenti sociologici per misurare la disuguaglianza nell'era della globalizzazione e del mutamento climatico.
La cultura del nuovo capitalismo
Richard Sennett
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 145
Nato da una serie di conferenze, questo nuovo libro di Sennett si fa particolarmente apprezzare per la leggibilità, la comprensività dello sguardo, la capacità di ricapitolare i diversi filoni di analisi che l'autore ha sviluppato negli ultimi anni, suscitando interesse e considerazione crescenti. La sua attenzione si sofferma sulle differenze tra le forme tradizionali di capitalismo industriale e quelle più globalizzate, febbrili e mutevoli del "nuovo capitalismo". Il volume si chiude sul tentativo di tratteggiare possibili "contromisure" - personali e istituzionali - capaci di limitare le conseguenze perniciose di questo cruciale passaggio storico.
Imperi. Il dominio del mondo dall'antica Roma agli Stati Uniti
Herfried Münkler
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 316
Fino a non molto tempo fa in Europa si pensava che gli imperi fossero relitti del passato. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, le cose sono cambiate: gli Stati Uniti sono venuti ad assumere una posizione di egemonia che spesso fanno consapevolmente valere e che molti considerano una minaccia. Si è ricominciato così a parlare di "impero" e di "imperialismo", concetti che erano stati dati ormai per superati. Ma che cosa ha caratterizzato nella storia la sovranità imperiale? Qual è il contributo alla stabilità che un ordinamento imperiale offre, e quali sono i rischi che esso comporta? L'impero cinese della dinastia Han o quello romano dell'età di Augusto, l'impero mongolo di Gengis Khan o quello degli zar russi, l'impero coloniale spagnolo, portoghese o britannico: condizioni storiche differenti presentano i medesimi principi fondamentali dell'esibizione e della conservazione della potenza. In queste pagine Münkler parte dall'esplorazione del passato per ricostruire la parabola millenaria dell'idea di impero e per comprenderne la storia presente.
Conditio humana. Il rischio nell'età globale
Ulrich Beck
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 401
"D'ora in poi nulla di ciò che accade è più un evento soltanto locale. Tutti i pericoli essenziali sono diventati pericoli mondiali, la situazione di ogni nazione, di ogni etnia, di ogni religione, di ogni classe, di ogni singolo individuo è anche il risultato e l'origine della situazione dell'umanità. Il punto decisivo è che d'ora in poi il compito principale è la preoccupazione per il tutto. Non si tratta di un'opzione, ma della condizione. Nessuno lo ha mai previsto, voluto o scelto, ma è scaturito dalle decisioni, dalla somma delle loro conseguenze, ed è diventato conditio humana. Nessuno vi si può sottrarre." Nel 1986, anno di Chernobyl, Ulrich Beck pubblica "La società del rischio", considerato un classico della sociologia contemporanea. Oggi quella magistrale descrizione della nostra epoca risulta già superata dalla storia: viviamo ormai in una società mondiale del rischio. In queste pagine Ulrich Beck tratteggia la condizione esistenziale dell'umanità: un'epoca alle prese con la percezione di minacce autogenerate, prodotte dall'uomo e dalla sua civiltà del progresso, impossibili da localizzare, calcolare, arginare.
Lo sguardo cosmopolita
Ulrich Beck
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 261
Fin dai tempi dell'Antica Grecia il cosmopolitismo è stato un'idea razionale controversa, cosa che non ha impedito a Hitler e a Stalin di avvalersene come letterale capo d'imputazione nei propri massacri. Oggi invece va riconosciuto che la stessa realtà è diventata cosmopolita, in un processo che costituisce un effetto sociale imprevisto delle azioni compiute nella rete dei rischi globalizzati. Ci troviamo in una situazione in cui lo stato nazionale è sempre più assediato da un'interdipendenza planetaria, da rischi ecologici, economici e terroristici che ricollegano i mondi separati dei paesi sottosviluppati e di quelli sviluppati.