Libri di Carlo Prati
Renato Nicolini
Carlo Prati
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2025
pagine: 112
Questo volume prende forma a partire dal Convegno "Iper Renato, Genius Loci del Meraviglioso urbano" che l'autore ha curato per il RIF-Festival delle Periferie nel 2024. Una scrittura a più voci, alimentata dal desiderio di approfondire e attualizzare il pensiero progettuale e politico di Renato Nicolini, in rapporto all'architettura, alla città e allo sviluppo di nuove politiche di rigenerazione urbana. La tesi di questo lavoro editoriale è che il Meraviglioso urbano, se correttamente interpretato, può evolvere in un metodo di analisi e in uno strumento di intervento, in grado di offrire risposte alle questioni più stringenti che le metropoli contemporanee si troveranno ad affrontare nel prossimo futuro. Testi di Orazio Carpenzano, Camilla De Boni, Giorgio de Finis, Carlo Prati, Marilù Prati, Massimiliano Smeriglio, Francesco Spinelli, Francesca Romana Stabile.
Elementi e forme dell’architettura svizzera contemporanea
Carlo Prati
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2024
pagine: 176
L’architettura svizzera costituisce un campo d’indagine preferenziale per la ricerca scientifica sulle discipline del progetto. Basta fare cenno ai temi che più ricorrono nel lavoro degli architetti elvetici contemporanei: regionalismo e internazionalismo, dialogo ininterrotto con il Movimento Moderno, rapporto con la natura, equilibrio tra misura e proporzione, relazione tra creazione artistica e manufatto, ma anche e soprattutto la sacralità del costruire. Questo libro è diviso in due parti, la nuova edizione aggiornata di “Cinque architetture svizzere. Progetto, inconscio, natura” e “Quattro caratteri dell’architettura svizzera al tempo dell’Antropocene” saggio pubblicato dalla rivista svizzera «Archi», per l’occasione ampliato da una serie di disegni preliminari inediti e integrato da ulteriori considerazioni emerse sul tema. Il primo è uno studio del rapporto tra natura e architettura, il secondo costituisce un avanzamento di questa ricerca e propone l’introduzione di nuove categorie di analisi a partire da quattro termini, Figurazione, Intersezione, Instabilità, Relazione, che segnano l’architettura elvetica degli ultimi anni.
Architettura oltre la fine del mondo
Carlo Prati
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 176
Non è retorico usare termini quali “disastro”, “annientamento”, “collasso”, per descrivere le minacce che, a causa del cambiamento climatico, dovremo affrontare in quanto sapiens nel prossimo futuro. Viviamo letteralmente dentro la fine del mondo, facendone quotidianamente esperienza. Da un punto di vista intellettuale lo sappiamo, e siamo convinti di potervi porre rimedio modificando le nostre abitudini, ma in realtà ci rifiutiamo di comprenderne pienamente le conseguenze. Oggi l'architettura ha perso valore e credibilità sociale, si tratta di una diffidenza fondata, basti pensare che gli edifici producono ogni anno il 40% delle emissioni globali di CO2. Questi indicatori risultano ancora più allarmanti se incrociati con i dati sul consumo di suolo: circa 2/3 dell'attuale area edificabile globale raddoppierà entro il 2060 (come se ogni mese per quarant'anni costruissimo da zero una metropoli grande come New York). Andando dritti al punto e senza usare mezzi termini, oggi bisogna prendere atto di una semplice evidenza: per fermare il riscaldamento globale bisogna (prima) fermare l'architettura. Siamo di fronte ad un tipping-point, una cerniera temporale a partire da cui i vecchi strumenti disciplinari diventeranno obsoleti. Per questo il momento presente è anche un tempo di opportunità e cambiamento, in cui possiamo immaginare e chiederci: quale architettura ci sarà oltre la fine del mondo? Questo libro raccoglie i collages e i disegni che l'autore ha realizzato nell'ultimo decennio, inscritti attraverso il saggio introduttivo all'interno di una prospettiva unitaria di ricerca, sensibile al contesto storico e culturale attuale e attenta alle sue evoluzioni future. Un contributo sperimentale, basato sulla pratica creativa interpretata come strumento di progetto e di analisi critica, in grado di prefigurare nuovi scenari e modelli operativi.
Iperoggetto periferia
Carlo Prati
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2021
pagine: 64
Che cos’è la periferia? Che significato attribuiamo a questa parola? È un agente patogeno o propulsivo dei nostri ecosistemi urbani? Si tratta di un’entità semantica sfuggente, timida eppure tangibile, un “oggetto” reale che possiamo conoscere in modo empirico solo mettendo in campo un’ottica transdisciplinare. La periferia può essere interpretata come un nuovo “Iperoggetto” (seguendo la traiettoria di senso dell’object-oriented ontology, OOO) di cui vediamo solo alcuni pezzi, quali affioramenti di un’entità più grande che chiede di essere svelata.
Lo spazio del vuoto
Carlo Prati
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 80
Cos'è il vuoto? Qual è il suo senso? E ancora: quale la sua forma e quale il suo spazio? Il vuoto è un ossimoro, un simbolo che riunisce in sé universo fisico e metafisico, un paradosso perché per definirsi necessita del suo contrario. Il vuoto non è individuabile attraverso una sua natura specifica e ciononostante ne siamo costantemente pervasi. Il vuoto ha numerose accezioni e per questo è un accumulatore di senso in grado di farsi ponte tra diversi ambiti del sapere come la religione, la fisica, la psicologia e la filosofia. Questo libro presenta i risultati di una ricerca intorno al tema del vuoto che Carlo Prati ha condotto nel corso degli ultimi due anni a partire da una riflessione allo stesso tempo individuale e collettiva: da un lato attraverso il disegno di architettura e, dall'altro, tramite l'approfondimento teorico-critico ed il dialogo multidisciplinare. Al primo caso appartiene la serie di collage "Moderno Vuoto", una messa in atto volontaria della forma del vuoto attraverso un'operazione di trasformazione e riconfigurazione di dieci architetture feticcio del Movimento Moderno. Al secondo il saggio "Vettori del vuoto in architettura" ed i cinque contributi raccolti nel corso del ciclo di conferenze sulla parola vuoto che l'autore ha curato per Museo d'Arte Contemporanea di Roma tra il 2018 ed il 2019. In entrambi i casi, sia che si tratti della parola che dell'immagine, il percorso intrapreso svela la necessità di indagare lo spazio del vuoto e le sue multiple interpretazioni sia formali che semantiche, aprendo ad un ampio orizzonte di sviluppi possibili che possono essere raccolti, approfonditi e condivisi.
Atlantide
Carmelo Baglivo, Carlo Prati, Beniamino Servino
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2018
pagine: 96
Questo libro si costruisce, grazie anche ai contributi critici di Franco Purini e Valter Scelsi, a partire dai 12 disegni di grande formato che Carmelo Baglivo, Carlo Prati e Beniamino Servino hanno realizzato per la sala centrale della Casa dell'Architettura di Roma in occasione della mostra Atlantide, curata da Giorgio de Finis. Tre ricerche teoriche per immagini si confrontano sul tema della scomparsa della città e della prefigurazione architettonica nell'epoca della modernità liquida.
Il disegno dell'autonomia. Per una nuova centralità dell'architettura italiana
Carlo Prati
Libro
editore: Libria
anno edizione: 2018
Oggi il disegno di architettura italiano gode di uno stato di rinnovata vitalità e può rappresentare il veicolo attraverso cui riposizionare la nostra cultura del progetto nel quadro del dibattito internazionale. Negli ultimi cinquant’anni essa ha seguito una parabola discendente perdendo la capacità penetrativa che l’aveva contraddistinta per anni anche fuori dell’Italia costituendo un rife¬rimento per tanta parte delle generazioni di professionisti e studiosi nati nel primo dopoguerra. Questo libro ha un duplice obiettivo, individuare una linea di continuità temporale tra diversi indirizzi di ricerca e, attraverso le immagini dell’autore, affermare l’autonomia del disegno quale campo di indagine in grado di assolvere in sé stesso il complesso dei problemi disciplinari prima¬ri, compositivi, poetici e progettuali.
Alien urbs
Carlo Prati
Libro
editore: Prospettive Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 40
Una Roma che si veste da megalopoli asiatica, la Roma a macchia di leopardo delle immense periferie e del nuovo fronte della città, la Roma dei migranti e dell'emergenza abitativa, della lottizzazione selvaggia, degli scandali dei Mondiali di Nuoto. La Roma Capitale dell'amministrazione Alemanno. Una Roma piena di astronavi, quella di Alienlog, ma non per questo meno reale. Alien URBS sceglie il linguaggio della fantascienza per raccontare e provocare questa città. La città che ha visto tutto e che nulla riesce a scuotere. Ma che in verità, al di là di questa indifferenza di facciata, ci appare ogni giorno più sofferente, rabbiosa e inospitale.
Upgrade architecture
Cecilia Anselmi, Carlo Prati
Libro
editore: Edilstampa
anno edizione: 2010
pagine: 192
Jean Nouvel
Carlo Prati
Libro: Copertina morbida
editore: Edilstampa
anno edizione: 2007
pagine: 160
Cinque architetture svizzere. Progetto, inconscio, natura
Carlo Prati
Libro: Copertina rigida
editore: Libria
anno edizione: 2016
pagine: 144
Ogni grande creatore ha la capacita di far affiorare determinati simboli, di svelarli a se stesso ed al mondo (che e poi la medesima cosa), di renderli determinanti per comprendere ed interpretare il prodotto della sua creazione. Portare alla luce questi simboli, risulta di cruciale importanza; svelarli, equivale a soppesarne il peso nel complesso dell'opera, a renderla cosa tra le cose, parte di un tutto che la contiene. E a partire da tali presupposti che muove questo saggio il cui proposito e indagare il rapporto tra architettura e natura. Come in una seduta di analisi, all'edificio si chiede di raccontare ricordi ed esperienze. Sono le voci dei progettisti, i materiali anatomici della costruzione (schizzi, piante, sezioni, prospetti), gli stimoli percettivi dell'autore, a far emergere il contenuto archetipico che si ricerca. Svelare gli archetipi della natura contenuti in modo volontario (o involontario) all'interno dell'opera architettonica permette di interpretarla nel suo complesso, di leggerla in modo esaustivo e consapevole.