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Libri di Chiara Nifosì

Territori in divenire. Scenari e progetti per la laguna di Karavasta

Chiara Nifosì, Marialessandra Secchi

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2020

pagine: 176

Nel panorama europeo della progettazione di scala vasta è rilevabile una sempre crescente attenzione ai temi ecologici e ambientali. All'interno dei progetti e delle visioni territoriali iniziano dunque ad essere inclusi specifici piani settoriali che approfondiscono queste tematiche. È questo il caso del recente Piano Generale Nazionale del territorio albanese che dedica un'ampia parte della propria struttura discorsiva alla definizione di strategie di "metabolismo" territoriale. Ma con quali strumenti e con quali processi è possibile colmare la distanza che separa queste strategie generali, concentrate sulla gestione dei sistemi di scala nazionale, dalla specificità del territorio locale e dalla sua continua trasformazione dal basso? La riqualificazione del territorio di Divjakë, con i propri caratteri complessivi, offre oggi la possibilità di ripensare gli strumenti del progetto territoriale e si pone in questo contesto come un caso studio esemplare all'interno di una possibile riflessione di più ampio respiro.
22,00 20,90

Ecologie rurali. Pratiche e forme della coesistenza

Antonio Di Campli, Moreno Antonio José Salvador, Chiara Nifosì, Camilla Rondot

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2023

pagine: 92

La ruralità è una condizione al tempo stesso delimitata e sconfinata, attiva e ricettiva, prodotta e produttiva, pacificata e conflittuale. Rendere esplicita la consistenza politica e ontologica del rurale, significa ridefinire i modi attraverso i quali, come architetti e urbanisti, ci confrontiamo con questa particolare dimensione operativa. Il rurale è un luogo spesso concepito come spazio da addomesticare, da proteggere, da sfruttare o da far fruttare: uno spazio subalterno. È tempo allora di politicizzare il nostro pensiero sul rurale, di decoloniarne il senso e il progetto, mettendo in discussione i tanti immaginari e approcci teorici, quasi sempre semplificanti, cioè ossificanti, attraverso cui oggi è pensato. Ciò che si cerca è una tensione cognitiva volta ad individuare e porre in relazione una complessa e spesso opaca varietà di ecologie sociali e spaziali al di fuori di qualsiasi operazione. Decolonizzare il pensiero rurale, significa farlo vibrare costantemente, dal momento che in campagna, più che altrove, il potere è ortopedico.
16,50 15,68

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