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Libri di Cinzia Rossi

Il giurista pisano Pio dal Borgo e le «Memorie istoriche» dell'Ordine di Santo Stefano

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 193

Il patrizio pisano Pio dal Borgo (1707-1785) fu un personaggio di notevole spicco nella vita culturale e politico-amministrativa del Settecento toscano: insigne giurista e valente avvocato, si distinse altresì come letterato. La fama e la stima di cui godeva nel Granducato gli consentirono parimenti di percorrere una brillante e rapida carriera all'interno dell'Ordine di Santo Stefano, di cui entrò a far parte nel 1734: ricoprì a lungo, dal 1737 al 1752, un seggio del Consiglio dei Dodici; ebbe poi l'incarico, prestigioso e impegnativo, di Vicecancelliere e di Avvocato dal 1752 all’anno della sua morte. Nel volume vengono dapprima ricostruiti il contesto familiare – evidenziando in particolare le complesse e talora singolari vicende relative all'inserimento della sua famiglia nel'Ordine – e il profilo biografico del giurista pisano; viene poi esaminato il suo pensiero circa la complessa questione del raccordo tra le norme degli statuti stefaniani e la legge del 1750 sulla nobiltà e cittadinanza. Nell'ultima parte, infine, viene analizzata la maggiore opera storiografica di Pio dal Borgo, ossia il manoscritto inedito "Memorie Istoriche dell’Ordine di Santo Stefano", pubblicato nell'appendice.
20,00 19,00

Cosimo I De’ Medici e lo stato di Siena tra Impero, Spagna e Principato mediceo. Questioni giuridiche e istituzionali

Cosimo I De’ Medici e lo stato di Siena tra Impero, Spagna e Principato mediceo. Questioni giuridiche e istituzionali

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2019

pagine: 131

Il volume ricostruisce gli aspetti giuridici e istituzionali delle vicende che ebbero come protagonisti, poco dopo la metà del XVI secolo, lo Stato di Siena, il Duca di Firenze, poi Granduca di Toscana, e la casa d’Asburgo. L’indagine, preceduta dall’analisi del pensiero di alcuni giuristi, prende le mosse da una serie di documenti archivistici: i tre atti costitutivi del Vicariato imperiale, decretati da Carlo V a favore del figlio Filippo; i capitoli della resa, che il Duca sottoscrisse a nome dell’Imperatore; infine i capitoli dell’infeudazione di Siena e del suo Dominio a Cosimo da parte di Filippo II. Vengono poi messi in evidenza gli ulteriori titoli che il Duca riuscì a conseguire per procurarsi una formale e incontrovertibile definizione giuridica della propria signoria: il privilegio dell’investitura, concessa dal Re Cattolico, e la sua convalida da parte dell’Imperatore. Rivestono un interesse notevole, al riguardo, quattro pareri, che vennero forniti, a richiesta dello stesso Cosimo, dall’insigne giurista Lelio Torelli e dal primo Governatore mediceo di Siena Angelo Niccolini, parimenti giurista. Alcune considerazioni sulle istituzioni dello Stato senese nell’ambito del Principato mediceo sono volte, infine, a mettere in rilievo la diversità degli ordinamenti interni posti in essere nei due Stati.
16,00

Le città nobili della Toscana granducale (secoli XVII-XVIII)

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2018

pagine: 112

Il volume presenta innanzitutto alcune formulazioni del concetto di città nobili, a partire da quella proposta da Pompeo Neri; prosegue con quelle segnalate da altri autori, sia letterati sia giuristi, dalle quali emerge un'interessante varietà di opinioni. Fra i primi indica Sebastiano Fausto da Longiano, Girolamo Muzio Giustinopolitano, Paolo Mini, Annibale Romei, Paolo Paruta, Giovanni Battista Possevino. Degli apporti della giurisprudenza ricorda in primo luogo il "Commentarius de nobilitate et iure primigeniorum" di André Tiraqueau. Ricorda inoltre che dalla Glossa di Accursio emerge una definizione dalla quale discendono due ipotesi, luna restrittiva e l'altra estensiva. Bartolo da Sassoferrato fece propria quest'ultima, accettata anche da Giovanni della Piazza, Jacques Rebuffi, Bartolomeo Cipolla, Bon de Curtili, Luca da Penne. Il volume analizza poi le problematiche attinenti alla distinzione tra le città nobili «antiche» del Granducato di Toscana (Firenze, Siena, Pisa, Pistoia, Arezzo, Volterra e Cortona) e quelle «meno antiche» (San Sepolcro, Montepulciano, Colle, San Miniato, Prato, Livorno e Pescia). Esamina quindi, fra gli altri argomenti, il conflitto tra la legge toscana «per regolamento della nobiltà e cittadinanza» pubblicata il 1° ottobre 1750 e gli statuti dell'Ordine di Santo Stefano.
15,00 14,25

Giovanni Antonio Pecci e i suoi scritti sulla nobiltà

Giovanni Antonio Pecci e i suoi scritti sulla nobiltà

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2015

pagine: 166

Il volume si colloca nell'ambito di ricerche, per la maggior parte condotte su fonti archivistiche, volte ad esaminare i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti toscani nell'età moderna. L'indagine verte, in questo caso, sulla personalità e sull'opera di Giovanni Antonio Pecci (1693-1768), uno storico e vigoroso polemista che si colloca tra i maggiori protagonisti della vita culturale del Settecento senese. Vengono dapprima ricostruiti il suo contesto familiare e il suo profilo biografico: da un lato, cioè, le origini e le gesta della sua famiglia, costellata di personaggi illustri (anche un Papa: Leone XIII), la cui presenza è documentata sin dal XIII secolo, e degli altri suoi quarti (Vannocci Biringucci, Pieri e Poli); dall'altro, l'ampio quadro della sua produzione, soprattutto, ma non esclusivamente, storiografica, edita e inedita, e la sua partecipazione alla vita pubblica cittadina. Vengono poi esaminati i suoi scritti dedicati allo studio dei caratteri e delle vicende della nobiltà - distinta, secondo la tradizione senese, in "assoluta" e "condizionata" - nonché il vasto ed acceso dibattito che ne conseguì. Alcune considerazioni conclusive sono volte, infine, a chiarire i tratti meno noti della sua personalità. Tre appendici documentarie completano il volume.
16,00

18,00 17,10

La nobiltà civica senese nel settecento delle riforme

La nobiltà civica senese nel settecento delle riforme

Cinzia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2013

pagine: 162

Il volume si colloca nell'ambito di ricerche, per la maggior parte condotte su fonti archivistiche, volte a ricostruire i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti toscani nell'età moderna. L'indagine prende le mosse dal concetto di nobiltà civica e da un rapido esame di alcune dottrine giuridiche che ne costituiscono il supporto (Bartolo da Sassoferrato, Bartolomeo Cipolla, Pompeo Neri), per poi affrontarne genesi e sviluppi in un ambiente particolarmente significativo, quello della città di Siena, dove il filologo ed erudito Celso Cittadini ebbe a tratteggiare la figura, destinata a un grande successo, della "nobiltà condizionata". Viene illustrato il nesso tra la "cittadinanza di reggimento", di remota estrazione medioevale, e l'emergere della nuova coscienza nobiliare. I privilegi del ceto aristocratico, animato da nostalgici sentimenti "repubblicani", trovarono dapprima una pacifica, e anche proficua, collocazione nell'ambito degli istituti di governo propri dell'età medicea. Gli equilibri cominciarono però a incrinarsi col regime, tendenzialmente "illuminato", della Reggenza lorenese, alla quale si ascrivono, fra l'altro, due importanti indagini dell'anno 1743, la prima relativa alle "maisons nobles" e ai singoli individui che le componevano, la seconda ai "magistrats", alla loro "jurisdiction" e ai loro "ministres". Ne scaturisce un quadro di grande vivacità e interesse.
15,00

Nobili, patrizi e cavalieri. Contributi alla storia dei ceti dirigenti toscani nel Settecento

Nobili, patrizi e cavalieri. Contributi alla storia dei ceti dirigenti toscani nel Settecento

Cinzia Rossi

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2011

pagine: 186

Il volume raccoglie quattro recenti saggi e relazioni congressuali, pubblicati negli anni 2006-2010, che vengono riproposti con modifiche più o meno rilevanti, spesso anche molto ampie, dirette ad armonizzarne i testi e gli apparati delle note, nonché a meglio precisarne o a svilupparne il contenuto. Le indagini ruotano intorno alla legge nobiliare toscana del 1750 e all'edizione definitiva e aggiornata - di qualche anno antecedente - degli statuti dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. I protagonisti sono alcuni dei personaggi più significativi della vita politica e amministrativa del Granducato all'epoca della Reggenza, quali Pompeo Neri, Giulio Rucellai, Pio dal Borgo, Antonio Mormorai e, da ultimo, il curatore e interprete della raccolta della legislazione medicea e della prima età lorenese, Lorenzo Cantini. Costituiscono l'oggetto di questi studi i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti all'inizio delle riforme settecentesche e soprattutto quelli della nobiltà civica, o, per meglio dire, delle nobiltà civiche proprie delle varie comunità della Toscana.
16,00

Questioni di outplacement. Manuale d'uso
13,43

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