Libri di Concetta Leto
L’Oriente di Alessandri
Concetta Leto, Bruno Portigliatti
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 284
Lorenzo Alessandri nasce a Torino nel 1927. Dal 1965 sino alla morte (2000) vive e lavora a Giaveno (To). Autodidatta, a soli 13 anni incomincia a incidere il linoleum e a 15 realizza il suo primo dipinto a olio. A 18 anni, sul finire della guerra, fonda a Torino La Soffitta Macabra. Dal ‘47 al ‘50 è allievo del maestro ottocentista Giovanni Guarlotti. Nel 1954 fonda il piccolo periodico “La Candela” e, pochi anni più tardi, nel ‘59 dà inizio al periodo delle Bambole. Nel ‘64 lancia l’idea “Surfanta” e fonda la rivista omonima. Negli stessi anni inizia a viaggiare in Europa e soprattutto in Oriente incominciando a collezionare oggetti e opere d’arte della tradizione sino-tibetana. Dal ‘62 al ‘75 dipinge le tavolette ad olio su legno, Bestie e donne, e alcune grandi tavole tra cui le Doppie. Seguono i quadri Pascal, i Posti e le Camere. Le sue mostre sono state allestite in Italia e nei paesi di tutto il mondo (Brasile, California, New York, Olanda, Francia, Germania...) riscuotendo sempre un vasto successo di pubblico. Una parte della sua produzione (Donazione Foppa) è oggi esposta in modo permanente presso il Museo Alessandri costituito nel 2019 dalla Città di Giaveno.
Ottavio Mazzonis. Le donne del Vangelo. La dignità della carità
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 112
“L’interruzione delle avanguardie sarebbe stata probabilmente definitiva in tutto il secolo XX, se non ci avesse riportato a quella umana iconografia un maestro rigoroso ma non accademico, tradizionale ma non conservatore, come Ottavio Mazzonis. La bella sequenza di immagini presentate in questa occasione, dall'Annunciazione al Presepe, dalla Fuga in Egitto ai misteri del Rosario presso la chiesa di San Lorenzo a Cento, ci mostra un artista che non teme le regole dell'iconografia cristiana, ma le reinterpreta liberamente e originalmente nella continuità di un percorso arbitrariamente interrotto. Era inevitabile? No. Mazzonis lo dimostra. [...] l'esperienza di Mazzonis è sostanzialmente innovativa pur nel rispetto dell'iconografia tradizionale. E un percorso che continua e come un fiume arriva alla sua foce. Non c'è neppure animo polemico in Mazzonis. C'è un'inevitabile continuità che ha la stessa energia e durata della fede. [...] Mazzonis introduce la sua visione più originale, quella della Maddalena. Per lui, che ha affrontato anche il tema difficile dell'adultera, è semplicemente una donna, nella sua seduzione e nel suo fascino, nella sua vera e prossima condizione umana.” (Vittorio Sgarbi)