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Libri di Cristiano Ragni

Marginalia ai testi drammatici nella prima età moderna. Prospettive tra antichistica, anglistica e ispanistica

Francesca Coppola, Francesco Lupi, Cristiano Ragni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 184

Questo volume nasce dalla confluenza di ambiti ed esperienze di ricerca diversi ma accomunati da un duplice interesse, per il teatro e per la pratica dell'annotazione marginale nella prima età moderna. Coniugando questi interessi, i tre studi qui raccolti indagano forme e funzioni di una casistica di marginalia ampiamente diversificata. Spaziando dal dramma attico di età classica (Lupi) al teatro inglese (Ragni) e spagnolo rinascimentali (Coppola), dai marginalia manoscritti a quelli a stampa, i case studies proposti nei singoli saggi restituiscono, nel loro complesso, un'immagine assai sfaccettata dell'annotazione marginale, fenomeno refrattario a tassonomie eccessivamente riduttive. Nel caso dell'opera drammatica, la pratica dello scrivere nel margine si mostra indissolubilmente legata alle peculiarità delle tradizioni teatrali di volta in volta considerate, 'lontane' tra loro (nel tempo, nello spazio, per la cultura di cui sono espressione), ma parimenti in grado di sollecitare forme di dialogo - tra il testo teatrale e il suo lettore rinascimentale - che di 'marginale', spesso, hanno solo la collocazione sulla pagina.
21,00 19,95

Shakespeare and the Mediterranean. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 244

25,00 23,75

La nazione e il teatro. Alberico Gentili, Shakespeare e l'Inghilterra elisabettiana

La nazione e il teatro. Alberico Gentili, Shakespeare e l'Inghilterra elisabettiana

Cristiano Ragni

Libro: Libro in brossura

editore: Aguaplano

anno edizione: 2021

pagine: 320

Cosa si intende per nazione? Nell'epoca tumultuosa della frattura del Cristianesimo, delle guerre di religione e delle grandi scoperte geografiche, l'Inghilterra elisabettiana costruisce la propria identità anche accogliendo esuli e rifugiati provenienti da mezza Europa. Fra questi, l'italiano Alberico Gentili è protagonista di un'accesa polemica con John Rainolds, puritano ostile alla politica ecclesiastica della regina. L'oggetto della controversia è l'arte nel suo più profondo punto di contatto con la società, la storia, l'identità politica inglese. Rainolds condanna il teatro senza appello perché distoglie gli uomini da Dio, mentre Gentili lo difende dalla furia moralizzatrice dei puritani. Una polemica che ne contiene altre, come quella sul ricorso alla guerra: per il partito di Rainolds, crociata necessaria in difesa della vera Chiesa contro l'anticristo spagnolo; per il padre del diritto internazionale, e significativamente anche per Elisabetta e i suoi ministri, strumento sottratto alla sfera della religione, necessario per il ridimensionamento delle ambizioni di Filippo II. Cristiano Ragni ricompone i numerosi tasselli di questo intreccio di politica, teatro e nascita della nazione seguendone le tracce in alcune opere di Shakespeare che lo rendono manifesto e ne esplorano le parti più oscure. I drammi storici che qui vengono analizzati mostrano come Shakespeare – nemico dei puritani quanto la regina e Gentili – fosse consapevole che la nazione è una costruzione complessa alla stregua di un'opera d'arte, in cui leggi ed emozioni vanno abilmente mescolate. Come accadde nel regno di Elisabetta. E come Shakespeare seppe raccontare a teatro.
20,00

Reading shakespeare and the classics. A postgraduate seminar

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni dell'Orso

anno edizione: 2021

pagine: 176

17,00 16,15

Il massacro di Parigi. Con la morte del duca di Guisa

Il massacro di Parigi. Con la morte del duca di Guisa

Christopher Marlowe

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2017

pagine: 312

Christopher Marlowe (1564-1593) è considerato il secondo grande drammaturgo elisabettiano, dopo il contemporaneo Shakespeare. Traduttore di Ovidio e Lucano e probabile spia al servizio di Elisabetta I, con drammi celebri come "Tamerlano il Grande", "Dottor Faustus", "L’Ebreo di Malta" e "Edoardo II" riempì i teatri di Londra tra il 1589 e il 1593, anno della sua misteriosa morte durante una rissa in una locanda di Deptford. La vita movimentata e le accuse di ateismo e sodomia contribuirono alla sua damnatio memoriae, finché la riscoperta da parte dei Romantici non gli assicurò un posto di diritto nel canone della letteratura di lingua inglese. Tradizionalmente considerato il suo ultimo dramma, "Il Massacro di Parigi" (1592) è una spietata condanna delle guerre di religione che insanguinavano l’Europa del tempo. Nonostante lo stato forse mutilo del testo e la minore poeticità rispetto agli altri suoi drammi, la Francia di fine Cinquecento portata in scena da Marlowe, con i suoi estremisti pronti a tutto in nome della loro interpretazione dei testi sacri, non appare oggi poi così remota agli occhi degli spettatori moderni.
15,00

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