Libri di Daniela Nelva
Il messia. Trasportato dal tedesco in verso italiano da Giacomo Zigno
F. A. Klopstock
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 436
Nel 1782 il padovano Giacomo Zigno, figura di cui si hanno pochi dati biografici, dà alle stampe la prima traduzione in lingua italiana dei canti I-X del poema Il Messia (Der Messias, 1748-1773) di Friedrich Gottlieb Klopstock, nonché del suo saggio Ragionamento dell’autore intorno alla poesia sacra (Von der heiligen Poesie, 1754-1755), presso l’editore Francesco Modena (Vicenza). Al testo della traduzione Zigno fa precedere una dedica all’autore e una dettagliata prefazione in cui ricostruisce la vicenda umana di Klopstock e il percorso di stesura del suo poema, contestualizzandolo all’interno dei dibattiti letterari ed estetici dell’epoca e alla luce della mediazione culturale tra Italia e Germania. Il presente volume ripropone la versione uscita nel 1838 a Milano presso Giovanni Silvestri, versione che coincide con quella del 1782, accompagnata da note esplicative e un saggio critico.
«Non ho mai potuto tacere». Stefan Heym fra politica e letteratura (1913-2001)
Daniela Nelva
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il volume ripercorre la vita e le opere di Stefan Heym, alias Helmut Flieg, scrittore di origine ebraica nato nel 1913 in Sassonia e poco noto in Italia. Intellettuale socialista libero da ogni appartenenza di partito, egli attraversa la storia del Novecento da testimone e da protagonista. Cresciuto nella Repubblica di Weimar, antinazista della prima ora riparato negli Stati Uniti, Heym ritorna in Europa con la divisa americana. Il suo compito è quello di redigere volantini da lanciare oltre le linee nemiche. I suoi primi testi – articoli, saggi, romanzi – denunciano l'orrore del nazifascismo e narrano le perverse dinamiche della guerra. Rientrato negli USA e finito nel mirino del maccartismo, l'autore giunge nel 1952 a Berlino Est, nella Repubblica democratica tedesca, dove trascorre il resto della vita. Con caparbietà e onestà di pensiero si scontra ripetutamente con la dirigenza di quel “socialismo reale” sempre più lontano dal progetto originario di uno Stato fondato sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale. Censurato dagli organi preposti al controllo della cultura e sorvegliato dalla Stasi, Heym non indietreggia. Acuto osservatore delle dinamiche politico-sociali, convinto sostenitore del ruolo critico dell'intellettuale, lo scrittore affronta con sagacia rovelli tuttora attuali: le dinamiche del potere, la fragilità della democrazia, il rapporto fra letteratura e politica.

