Libri di Daniela Ovadia
Scienza senza maiuscola. L'etica della ricerca per una cittadinanza scientifica
Daniela Ovadia, Fabio Turone
Libro: Copertina morbida
editore: Codice
anno edizione: 2021
pagine: 205
A cosa serve parlare di "scienza senza maiuscola", e perché farlo proprio ora? Per Daniela Ovadia e Fabio Turone, giornalisti scientifici esperti di etica della ricerca, è il momento giusto, perché negli ultimi anni la produzione scientifica e la competizione per i fondi sono aumentate a dismisura, mentre i meccanismi di controllo interni al sistema hanno mostrato la corda. Il libro è costruito attorno ai principi che ispirano le buone prassi scientifiche: onestà, valore, affidabilità, giustizia, principio di beneficenza, rispetto, fair play, confronto tra pari, lealtà, decoro professionale, trasparenza, obbedienza alla legge, confidenzialità. Un libro ricco di storie che esplora una disciplina, quella dell'etica della ricerca scientifica, attraverso la cronaca di "uomini (e donne) che sbagliano" più che attraverso la teoria. Ne emerge un ritratto della scienza come opera essenziale ma intrinsecamente umana e, come tale, soggetta a tutti gli errori e a tutte le distorsioni di ogni umana attività, bisognosa di strumenti di autocontrollo più efficaci e di un'attenta vigilanza esterna, per fare al meglio possibile l'interesse dei cittadini e della democrazia. E in fin dei conti della scienza stessa.
È la medicina, bellezza! Perché è difficile parlare di salute
Silvia Bencivelli, Daniela Ovadia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 200
"Ho letto su Facebook che la carota, condita con l'aceto, cura il raffreddore". "Io invece non farò vaccinare i miei figli perché non voglio arricchire Big Pharma, e mi nutro di costose compresse seguendo i consigli del 'medico alternativo' e del suo vicino di ombrellone". Di salute, ormai, parlano un po' tutti, dicendo un po' di tutto. Ma la salute è un affare complicato e comunicarla correttamente significa soprattutto maneggiare la complessità. Cioè significa avere a che fare con una scienza in rapida evoluzione, definizioni non sempre granitiche, dibattiti tra scuole di pensiero, statistiche da interpretare. E una marea di interessi, economici e non soltanto. Rinunciare a questa complessità porta a riassumere il tutto in due parole: "fa bene" o "fa male". Magari aggiungendo che "nessuno lo dice". In realtà, qualcuno che lo dice, o che cerca di farlo, c'è: sono i giornalisti medico-scientifici. Che a quelle due parole, non sempre oneste e di certo mai esaustive, contrappongono un lavoro di ricerca e studio basato su strumenti niente affatto misteriosi. Questo libro, attraverso il racconto di storie di giornalismo e di medicina, e di bufale, ve ne propone alcuni.
Gli enigmi del piacere
François Ansermet, Pierre Magistretti
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2012
pagine: 181
L'inconscio freudiano è sede di una logica "illogica" che si manifesta di continuo con innumerevoli sintomi. Riguardo al piacere, questa doppia costruzione, razionale e inconscia, della nostra mente è più che mai evidente. Il piacere è ambiguo, intrinsecamente equivoco. Ne deriva per l'uomo un malessere diffuso, quello stesso malessere che Freud individuò già nel 1929, descrivendolo nel "Disagio della civiltà". Ci sono modi diversi di studiare l'inconscio: quello psicoanalitico, innanzitutto, e quello neuroscientifico, sempre più importante negli ultimi anni. Di rado i due campi si parlano. Qui sta la forza di questo progetto e il successo della cooperazione tra i due autori di questo libro, da tempo impegnati nel dialogo interdisciplinare. Uno psicoanalista e un neuroscienziato, consapevoli dei limiti intrinseci delle rispettive discipline, si mettono a confronto, per trovare nel dialogo tra due tradizioni a lungo separate una spiegazione più comprensiva dell'inconscio e dei meccanismi del piacere, del dispiacere e del desiderio.
La fine del diabete. Prospettive mediche e alleanze mondiali verso la cura definitiva
Camillo Ricordi, Daniela Ovadia
Libro: Libro in brossura
editore: Dalai Editore
anno edizione: 2012
pagine: 159
Nel 2030, secondo l'OMS, i diabetici nel mondo saranno 366 milioni. Già oggi superano i 300 milioni, con costi insostenibili per i sistemi sanitari. Il diabete, però, si può curare e forse, in un futuro non troppo lontano, persino guarire. Molti progressi si sono ottenuti in campo farmacologico, ma le promesse più grandi vengono dal trapianto di isole pancreatiche e dalla ricerca sulle staminali. I laboratori di Camillo Ricordi, a Miami, sono stati tra i pionieri nel trapianto di isole e stanno lavorando alacremente per creare dalle staminali tessuti in grado di produrre insulina. Potrebbe essere la cura definitiva. Nel frattempo, però, per milioni di diabetici, l'importante è prevenire i danni agli organi per l'eccesso di glucosio. Nel centro diretto dallo scienziato si è messo a punto un programma di gestione della malattia che facilita la vita del paziente e ne migliora la prognosi. Il segreto? Sta tutto nella capacità di autogestire la terapia e l'alimentazione quotidiana. Ma la via verso la cura del diabete, e di altre gravi malattie, non passa solo dai laboratori, dipende anche dal modello di ricerca. Ricordi, convinto che il modello vincente stia nell'interazione scientifica che superi i confini nazionali e i vincoli normativi, ha creato un network internazionale di centri di ricerca che collaborano per trovare una cura alle grandi patologie killer: una vera "cura per tutti". Sarà questa la strada per sconfiggere le malattie oggi incurabili?