Libri di Delfina Licata
Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia
Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata, Giuseppe Sommario
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 172
I viaggi (o turismo) delle radici sono i viaggi che compiono gli emigranti e i loro discendenti verso il luogo d’origine. Essi rappresentano un’importante chiave di volta nel rilancio turistico, e non solo, dell’Italia post Covid-19. Ma cosa intendiamo per turismo delle radici? Quali sono i luoghi delle radici? Chi e cosa cerca il viaggiatore delle radici? Quanti viaggi delle radici esistono? A questi e ad altri interrogativi rispondono Gabrieli, Giumelli, Licata e Sommario con questo libro, frutto di una ricerca appassionata e pluridisciplinare basata su un approfondito questionario somministrato nelle aree interessate dall’emigrazione italiana. Una guida indispensabile per comuni, istituzioni italiane ed estere, agenzie turistiche e, soprattutto, l’occasione per portare al centro dell’attenzione le storie dei 30 milioni di Italiani (e dei loro 50 milioni di discendenti) che negli ultimi 150 anni hanno lasciato l’Italia, perché “Si va da dove si viene” e, come dice Vito Teti nell’intervista contenuta in questo volume, perché «partire, restare e tornare sono termini assolutamente inseparabili, non possono essere scissi».
L'Italia e i figli del vento. Mobilità interna e nuove migrazioni
Delfina Licata
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
Importanti studi scientifici ipotizzano che il desiderio di viaggiare e di fare esperienze nuove risieda in un gene del Dna, il Drd4-7R. Ma non è necessario appellarsi a un fattore genetico per comprendere come la mobilità, l'esigenza di viaggiare sia un profondo bisogno di tutti. Lo abbiamo riscontrato durante i lockdown: improvvisamente ci siamo riscoperti runner incalliti, bisognosi di spazi aperti, amanti della natura, sostenitori dell'ambiente, ecologisti oltremisura. La verità è che noi, popolo vocato alla migrazione, non siamo mai riusciti a stare immobili: chi ha potuto non si è fermato, oppure è ritornato, o ancora è in attesa di andare come un velocista sulla linea di partenza. E ciò è vero per tutti i popoli, ancor più quando entrano in gioco esigenze di sopravvivenza. La mobilità come valore, come risorsa naturale, per chi si muove e per chi accoglie, per tutti noi che nasciamo «figli del vento»: è questo il faro che guida l'analisi svolta nel volume da Delfina Licata, grazie al lavoro e alle ricerche che da anni svolge per la Fondazione Migrantes. Prefazione di Andrea Riccardi.
Rapporto italiani nel mondo 2021. Speciale Covid-19
Libro: Libro in brossura
editore: Tau
anno edizione: 2021
pagine: 596
Il Rapporto Italiani nel Mondo giunge, nel 2021, alla sedicesima edizione. Vi hanno partecipato 75 autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 54 saggi articolati in cinque sezioni: Flussi e presenze; Indagini; Riflessioni; Speciale Covid-19 e città del mondo; Allegati socio-statistici. L’edizione di quest’anno si interroga e riflette su come l’epidemia di Covid-19 abbia influenzato la mobilità italiana. Cosa ne è stato dei progetti di chi aveva intenzione di partire? Come hanno vissuto coloro i quali, invece, all’estero già risiedevano? Chi è rientrato? Chi è rimasto all’estero? E cosa è successo ai flussi interni al Paese? Sono questi i principali interrogativi ai quali il Rapporto Italiani nel Mondo 2021 risponde e lo fa con diverse indagini specifiche, molte riflessioni tematiche e con un viaggio in 34 città del mondo dove vivono comunità italiane vivaci e residenti da più o meno tempo. Di queste comunità italiane all’estero vengono raccontate storie, riportati numeri, descritte problematiche, esposti i punti di forza e quelli di debolezza in modo che il lettore possa, alla fine del viaggio, essere a conoscenza di come, in ciascuno dei luoghi considerati, le italiane e gli italiani in mobilità hanno vissuto e stanno vivendo la pandemia globale. Il volume raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall’Italia e si occupa, contestualmente, del movimento migratorio interno al Paese. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative.
La scuola racconta le migrazioni. Costruttori di ponti. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Tau
anno edizione: 2020
pagine: 220
Il volume raccoglie i contributi presentati all’interno del quinto seminario nazionale dal titolo “Costruttori di Ponti. La scuola racconta le migrazioni”, svoltosi a Roma il 4 Aprile 2019. Al quinto anno consecutivo, questo appuntamento, nato dal bisogno di costruire dialogo, scambio e confronto tra le tante voci che concorrono ai percorsi educativi e formativi, sembra essere quanto mai necessario. Il tema delle migrazioni è divenuto uno spazio di discussione e di contesa politica, spesso confuso all’interno di narrazioni tossiche che guidano l’opinione pubblica e il sentire comune, contribuendo ad un clima di diffidenza e odio. Dare voce alle esperienze e alle differenti proposte che coinvolgono i percorsi migratori sembra essere fondamentale per recuperare uno spazio di ascolto e dialogo che favorisca un clima di apertura, solidarietà e reciprocità. Per la realizzazione del seminario è stata scelta Roma, e in particolare la zona dell’Esquilino, perché da sempre questa città costituisce un luogo di incontro per numerose culture provenienti da tutto il mondo, simboleggiando la natura multiculturale e interculturale degli spazi che abitiamo. All’interno del volume sono presenti voci diverse provenienti da territori differenti e portatori di esperienze particolarmente significative, attraverso cui poter raccontare il tema delle migrazioni e della diversità. Sono molteplici gli “espedienti narrativi” scelti dai protagonisti: l’arte e i linguaggi espressivi, la scrittura e la lettura, la storia dell’emigrazione italiana, le esperienze con i minori stranieri non accompagnati, le tante forme assunte dal razzismo e, infine, l’utilizzo dei media.
Italiani nel Paese verde-oro. Percorsi migratori in Brasile ieri e oggi
Delfina Licata
Libro: Libro in brossura
editore: Tau
anno edizione: 2013
pagine: 72
Quanti sanno che nel 1931 durante l'inaugurazione della statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro l'illuminazione del grandioso monumento fu opera di Guglielmo Marconi che da Roma emise un apposito impulso radio? E quanti sanno che il primo navigatore che esplorò le coste del Brasile fu il fiorentino Amerigo Vespucci o che il nome Brasile fu utilizzato per la prima volta nel 1657 da Giovanni Martines cosmografo messinese? Queste curiosità insieme a tante altre storie sono raccontate in questo volume che ci descrive il profondo legame esistente tra l'Italia e il Brasile. "Si tratta - si legge nella Prefazione - di pagine arricchenti in cui trovare, accanto alla Storia dell'Italia, le storie di tanti italiani, illustri e non. Moltissimi sono gli aneddoti, altrettanto numerose le curiosità corredate da numeri non tediosi, ma che supportano il racconto di una specifica migrazione nazionale nella speranza che la conoscenza approfondita degli eventi possa essere occasione di riflessione e di reinterpretazione consapevole dei percorsi di vita individuali e collettivi".
Di generazione in generazione. Costruttori di ponti. Volume Vol. 6
Libro
editore: Tau
anno edizione: 2022
pagine: 88
Il volume raccoglie i contributi presentati al sesto Seminario nazionale Costruttori di Ponti che si è svolto a Modena all’interno della cornice del Festival della Migrazione 2021. Nato nel 2015 da un’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Istituto “Alcide Cervi” con la collaborazione di Fondazione Migrantes, la sesta edizione del Seminario ha proposto il tema Di generazione in generazione. Quali sono e come sono oggi i “ponti” tra anziani e giovani, tra genitori e figli? Qual è il loro stato di salute? Che tipo di trasmissione, di passaggi, di consegne, di eredità ci sono tra le generazioni nella nostra società? E che relazioni, ostacoli, distanze ci sono tra le generazioni dell’immigrazione? Le nuove generazioni dell’immigrazione sono “digitali”, come le nostre, ma forse sono più cosmopolite e più interculturali e proiettate verso la cultura del paese in cui vivono, ma questo crea anche distanza, incomprensioni, lacerazioni, a volte drammatiche, con le famiglie d’origine. Non ci sono, quasi, i nonni e gli anziani nelle vite delle nuove generazioni dell’immigrazione: al contrario, da noi, paese di anziani, sono invece molto presenti. Ma in che modo sono presenti? C’è, per questa stessa ragione, più trasmissione intergenerazionale? Uno sguardo e un confronto dedicato alla difficoltà di costruire ponti e di fare manutenzione, tra le generazioni in generale, italiane e non. Che materiali servono? Che pratiche ci sono? Che relazione c’è con il tema della cittadinanza? Il Seminario si è svolto attraverso due tavole rotonde: la prima dedicata all’analisi del tema, interpretazioni, ipotesi, domande e la seconda riservata soprattutto alla presentazione di esperienze e alle testimonianze di scuole e associazioni. Introduzione Patrizio Bianchi.
La scuola aperta sul mondo. Costruttori di ponti. Volume Vol. 4
Libro
editore: Tau
anno edizione: 2019
pagine: 236
Questo volume raccoglie l’esito dei lavori del quarto seminario nazionale dal titolo Costruttori di ponti. La scuola aperta sul mondo che si è svolto a Firenze, il 5 e 6 aprile 2018. L’idea degli incontri dei Costruttori è nata nel 2015 dall’osservazione e dalla consapevolezza di un tempo, quello che stiamo vivendo, in cui tornano nuove paure e preoccupazioni per l’arrivo dei migranti. A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino si sono alzati nuovi muri. Come rispondere se non rafforzando la necessità dei ponti, anche e soprattutto nel campo dell’educazione e convocando in appuntamenti periodici i “costruttori”, i portatori di “utopie concrete”, provenienti dai diversi territori, per uno scambio e un confronto di pratiche e di idee. Firenze non è stata scelta a caso. È la città dei ponti, non solo di Ponte Vecchio e degli altri ponti sull’Arno, ma anche di uomini-ponte: di Calamandrei padre costituente della Costituzione, di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze dal 1951 al 1965 e di don Lorenzo Milani, il sacerdote maestro per eccellenza. Dalle finestre della sua scuola, a Barbiana, si potevano e si possono vedere molti angoli del mondo. Dalle periferie, dai piccoli centri, dai margini, spesso si può vedere meglio la realtà. Ed anche dalle finestre delle scuole: ecco il tema dell’anno, La scuola aperta sul mondo. Una realtà di fatto, certo più complessa e difficile, per la composizione delle classi con allievi delle più diverse provenienze, lingue, religioni. Una sfida per l’educazione ma anche un’occasione di cambiamento. C’è ancora bisogno di ponti e di educatori e insegnanti costruttori, dotati di bussole, di materiali e tecniche utili per l’“impresa”.