Libri di Domenico Seccia
La mafia sociale
Domenico Seccia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2013
pagine: 192
Qui non vi è stata alcuna rivoluzione dei lenzuoli. Qui si continua a dire che non vi è "alcuna infiltrazione mafiosa". Tutti dicono "qui" e non "da noi" e forse anche questo vuol dire qualcosa. La mafia rende tutto cenere. Se soffi sulla cenere non c'è nulla in essa che opponga resistenza per non volarsene via. Rendere cenere ogni cosa è la sua forza. Dove vi è cenere non vi è più nulla. Non c'è Stato. Non c'è sviluppo. Immutabile. Così com'è.
La mafia innominabile
Domenico Seccia
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2011
pagine: 164
C'era un tempo in cui la mafia garganica non esisteva. Bisognava vincere la credenza che fosse una magia, popolata dal potente di turno che impone il suo comando, la sua forza e la sua violenza. Non esisteva perché tutti la negavano. Anche i Magistrati che se ne occupavano. Una faida come le altre. La mafia garganica, però, esisteva, eccome. Ammazzava ed ammazza.
Le frodi comunitarie nel settore oleario. Tecniche investigative
Domenico Seccia
Libro
editore: Cacucci
anno edizione: 2000
pagine: 180
Storie imperfette
Domenico Seccia
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 92
La galleria di "Storie imperfette" non appartiene ad un vago genere letterario che usa contaminare memorie, drammi esistenziali, intrighi del destino. Non è neanche una raccolta di favolette morali che sottende sofferte pedagogie o sermoni che proiettino sullo sfondo l'epica dell'inquisire e del giudicare. Si tratta di un genus singolare che racconta in presa diretta tratti e vicende che non scivolano mai nel sociologismo minore o nel memorialismo sentimentale. Si tratta in qualche modo di un registro narrativo che propone ritratti, caratteri e profili che hanno segnato l'esistenza di un magistrato colto e intelligente, forte e fragile, capace di andare oltre il rito dell'indagine per affondare nel mistero delle coscienze e nel groviglio di arroganze e debolezze dell'animo umano. L'imperfezione deriva dalla natura crudele dei fotogrammi, dalla rapidità con cui vengono tratteggiati i caratteri, dalla intensità delle vicende vissute in contiguità con gli autori delle trame distinte. Tutto ciò rende diretta ed emotivamente intensa la rappresentazione dei personaggi. L'imperfezione non sta solo nelle storie di esistenze dannate ma nella natura della missione del magistrato chiamato ad un difficile esercizio fra responsabilità e partecipazione umana, fra delitto e castigo. Un piccolo trattato sulla cognizione del dolore in tempi drammatici ed estenuanti. Un diario sentimentale sobrio e insieme denso e vitale. Scritto con leggerezza e passione appena dissimulata dentro una civiltà e una cultura al centro delle quali c'è l'uomo.