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Libri di Durs Grünbein

Poesia, filosofia e le loro peripezie. Testo tedesco a fronte

Durs Grunbein

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2024

pagine: XI-128

Da sempre poesia e filosofia si incontrano nell’opera di Grünbein, che le chiama in causa sondandone le pieghe più intime, auscultandone i recessi più celati. Il suo discorso traccia un orizzonte possibile per quel futuro nel passato che compone l’eredità dell’Europa all’epoca della mutazione antropologica tra rinnovate ferocie, mondi immersivi e antichi valori da serbare e trasmettere. La scrittura grünbeiniana scuote certezze e mette in crisi nuovi miti e rinnovate credenze. Il suo punto di riferimento è la natura umana e il suo nume tutelare Descartes, poiché nel dubbio radicale si costituisce la moderna soggettività: dubbio che ancora oggi ci interroga e ci riguarda in quanto soggetti “supposti sapere” in un mondo che si estende dalle reti neurali programmate alla globalizzazione. «Un giorno mi venne l’idea di diventare poeta. Già allora devo aver intuito quanto fosse assurdo esprimere tale desiderio professionale. Dunque lo tenni per me. Ma non fu solo questo. Già allora presentivo che tra “io voglio…” e “essere poeta” si apriva un vuoto insormontabile, che neppure centinaia di poesie avrebbero mai potuto colmare. Per di più fin dall’inizio si aggiunse una ulteriore difficoltà. Vi si era imbattuto Pier Paolo Pasolini, regista e poeta, mentre a volte, in maniera affatto consapevole, scriveva in uno stile non poetico»
14,00 13,30

Le parole non dormono

Durs Grünbein

Libro: Libro in brossura

editore: Crocetti

anno edizione: 2023

pagine: 336

Omaggio a una delle voci liriche più illustri della scena contemporanea, questa antologia propone un itinerario attraverso la produzione di Durs Grünbein lungo l’arco di oltre un trentennio. Sin dagli esordi, il suo immaginario si nutre dell’interesse per la “fabbrica” del cervello – e si tratta di una scelta con valore di programma: serve, da un lato, a dire un’idea di poesia radicata nella empirica immanenza del corpo; dall’altro a erodere i falsi miti su cui poggia il primato dell’homo sapiens. Nell’un caso come nell’altro è il sarcasmo, nel senso etimologico dello scarnificare, a imporsi come nota distintiva del suo stile: “Sotto la scrittura è all’opera il nervo”. Lucido erede dei traumi e delle fallite utopie del Novecento, Grünbein coltiva un dialogo serrato con la Storia, derivandone le premesse per una diagnosi del presente attenta a cogliere le mutazioni antropologiche in atto su scala globale.
20,00 19,00

Il bosco bianco. Poesie e altri scritti. Testo tedesco a fronte

Il bosco bianco. Poesie e altri scritti. Testo tedesco a fronte

Durs Grünbein

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 122

Durs Grünbein è uno dei pochi autori in grado di leggere la Storia attraverso la contemporaneità, con particolare attenzione per l’era digitale e per la crisi morale del suo tempo. La sua poesia e la sua prosa trasmettono un punto di vista unico sulla nostra epoca e ci mostrano come il cambiamento in atto non sia soltanto frutto di una pandemia, ma di un vero e proprio evento umano. Grünbein, il poeta della ex-DDR che ha saputo diventare il poeta dell’Europa unita, si è fatto egli stesso portavoce del cambiamento, come testimoniato dal suo impegno per la causa dei movimenti di Fridays for Future e della rivoluzione promossa da Greta Thunberg. Questo inedito assoluto sancisce il patto con la città di Milano, che gli ha da poco conferito una Laurea honoris causa per aver abbattuto attraverso la sua opera i confini dell’odio e del disumano. Nota introduttiva di Elio Franzini.
12,00

Schiuma di quanti. Testo originale a fronte

Schiuma di quanti. Testo originale a fronte

Durs Grunbein

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 197

Spesso nella poesia di Grünbein tutto parte da un'immagine colta al volo: un gruppo di migranti sdraiati in un prato, due moto incastrate dopo un incidente, una barca rovesciata da un'onda… Ma poi da quell'immagine nascono altre immagini, per associazioni a volte sorprendenti, sempre illuminanti. E riflessioni che coinvolgono le più varie branche del pensiero, non ultime le neuroscienze e la fisica quantistica. Queste connessioni improvvise e impreviste sono espresse in maniera lucida, non sentimentale, ma a partire dallo spiazzamento mentale toccano poi corde sempre più profonde e coinvolgenti. Oppure, se non da immagini, si parte dalle parole: da metafore come quella del cervello-ripostiglio in Umanista misantropo, una delle poesie più emblematiche; o da serie di parole legate tra loro da nessi fonetici e semantici, come nei Verbi bianchi. E si procede di lì, introducendo anche elementi autobiografici, in un argomentare a briglia sciolta, sempre sul filo delle analogie e delle evocazioni. I versi di Grünbein sono quanto di piúù ambiguo si possa pensare. Da un lato, con la loro lunghezza e la sintassi articolata, dànno l'impressione di un ragionamento logico e controllato, dall'altro propongono salti sfrenati in universi di senso a cui è possibile accostarsi solo con l'intuizione. È l'ambiguità dei grandi poeti-filosofi, categoria alla quale Grünbein appartiene ormai con piena sicurezza. Schiuma di quanti raccoglie poesie dalle ultime tre raccolte di Grünbein pubblicate in Germania, più una serie di versi ancora inediti.
14,50

I bar di Atlantide e altri saggi

Durs Grunbein

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 152

I poeti sono spesso i migliori saggisti. Lo pensava Maria Corti, l'ha scritto recentemente Alessandro Piperno. Da Leopardi a Baudelaire, da Mandelstam a Eliot, da Valéry a Brodskij, le riflessioni dei poeti sulla letteratura arrivano a illuminare nodi e zone d'ombra con un'efficacia e una capacità di coinvolgimento che raramente gli studi accademici hanno. È così anche con i saggi di Grünbein, una delle voci poetiche oggi più importanti nel panorama internazionale. Sono saggi perché affrontano temi come il rapporto fra poesia e morte, ma sono anche racconti autobiografici perché Grünbein mette in campo i suoi ricordi di Pompei ed Ercolano («Qualcosa che viene strappato al flusso delle cose, si raffredda e viene sigillato sottovuoto») o della montagna di macerie che i ragazzi di Dresda scalavano per divertimento, forse affascinati dalle rovine di quella «Pompei tedesca». Oppure il tema degli abissi come metafora letteraria che prende vita, ancora autobiograficamente, col racconto delle proprie esperienze di sub nei mari del mondo. Grünbein è da sempre poeta-filosofo (non è un caso che abbia scritto il poemetto su Descartes) e il suo cruccio sta nella scissione tra poesia e filosofia che si è verificata a partire da Platone. La necessità di ritrovare una voce unitaria che riunisca poesia e filosofia è il filo conduttore del libro: uno dei più bei saggi (insieme a quello sulla Giostra di Rilke) sta a dimostrare come Nietzsche ci sia riuscito. Certamente i saggi di Grünbein sono anche preziosi per capire più a fondo le ragioni e le direzioni della sua poesia.
18,00 17,10

Strofe per dopodomani e altre poesie

Durs Grunbein

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 213

Di fronte a un mondo che appare postumo, popolato di sopravvissuti tra le rovine, "il filosofo stanco / da un pezzo ha perso il filo e la domanda". Le "Strofe per dopodomani" di Grünbein sono la testimonianza di una frattura del tempo ("E il 40 d'aprile, un giovedì") e in questa frattura il poeta deve ricominciare a ricalibrare lo sguardo, a trovare nuove coordinate. La società che credeva nel progresso indefinito, nel welfare, nella cultura del benessere inizia a proiettare nel suo futuro immagini del passato, ad accumulare le macerie di un mondo votato alla tecnica. Il poeta continuerà sempre a osservare minuziosamente la realtà, a interrogare con crudezza i propri sentimenti, a trovare nuove parole d'amore, ma come ripartendo da un vuoto, con un'ombra di incomprensibilità maggiore che in passato. Grünbein riesce a rendere questo spaesamento come pochi altri poeti contemporanei. Con la forza del suo potente occhio analitico intrecciata alla sua non meno straordinaria memoria culturale.
12,50 11,88

Della neve ovvero Cartesio in Germania. Testo tedesco a fronte

Durs Grunbein

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2005

pagine: 273

Fu nell'inverno del 1619, quando restò isolato in una cittadina della Germania meridionale sommersa dalla neve, che Cartesio iniziò a filosofare. Da questo episodio prende lo spunto Durs Grünbein per narrare, in quarantadue canti e duemila versi, la nascita del razionalismo e con esso della condizione umana moderna. Alla sfera intellettuale si affiancano la natura, con quell'infinita "bianca magnificenza" del paesaggio che sembra fermare il tempo, la storia (il filosofo sperimentò di persona le tragedie della Guerra dei trent'anni) e infine la viva presenza carnale dell'uomo Cartesio. Il poema si conclude nel 1649, in un altro gelido inverno, a Stoccolma, dove il filosofo ormai stanco e malato era giunto su invito della regina Cristina.
16,00 15,20

A metà partita

Durs Grunbein

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1999

pagine: 300

"Mi piace l'intatto, il pulito, il taglio netto, la forma è difatti più feroce della fiducia e la dimensione è più straordinaria della forma", scrive Grunbein, poeta giovane, maturato culturalmente nella Berlino degli ultimi quindici anni: una Berlino divisa in due quando vi si trasferì da Dresda nel 1985, una città unica e da ricostruire negli anni Novanta. Eppure proprio da un autore della metropoli che più sembra esigere un impegno civile, quelle parole: l'affermazione di una sorta di culto dello stile, di una fiducia nelle possibilità "chirurgiche" che l'uso e l'abuso linguistico possono produrre sulla realtà.
17,00 16,15

Il primo anno. Appunti berlinesi

Il primo anno. Appunti berlinesi

Durs Grunbein

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2004

pagine: 175

Un diario dei dodici mesi iniziali del nuovo millennio, segnati dalla felicità per la nascita della figlia e dai ricordi della propria infanzia a Dresda, in cui la memoria cammina a fianco delle riflessioni sulla poesia. La vita di tutti i giorni è per il poeta tedesco fonte di stimoli inesauribili: le ricerche nel campo della genetica e gli studi sul cervello lo inducono a riflessioni sulla vita e la morte; Berlino e la Germania sono in continua metamorfosi; nelle impressioni di viaggio si riverbera la storia di città del vecchio e del nuovo mondo. Fogli di taccuino che intrecciano pubblico e privato e che sono anche una radiografia mentale del continuo dialogo di un poeta con i grandi del passato, da Baudelaire a Seneca, da Darwin a Cézanne.
12,00

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