Libri di E. Pellegrini (cur.)
Ettore Modigliani. Atti del convegno
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 280
Il volume raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Lucca in occasione degli ottant'anni dalla firma delle leggi razziali, e in memoria di quanti ne subirono le gravi conseguenze umane e lavorative, con l'intenzione di ripercorrere la carriera di Ettore Modigliani, storico dell'arte, direttore della Pinacoteca di Brera, soprintendente alle Belle Arti tra i più importanti del Novecento. Un soprintendente "dimenticato" rispetto alla statura che ha avuto nell'amministrazione italiana del primo Cinquantennio del Novecento; una figura che finalmente trova un consistente contributo di conoscenza, grazie alla pubblicazione di questi Atti. "Non si tratta di una riparazione, tardiva e inutile, anche se valida sul piano simbolico" scrive Emanuele Pellegrini "bensì di un segno preciso del ruolo centrale degli studi umanistici e del dovere etico di tutti gli studiosi al fine di spingere più oltre possibile il limite dell'ignoranza." Direttore della Pinacoteca di Brera dal 1908 al 1935, soprintendente della Lombardia dal 1910 al 1935 e organizzatore della mostra più importante mai realizzata sull'arte antica italiana (a Londra nel 1930), Ettore Modigliani ha vissuto esaltanti momenti professionali, come l'esposizione a Brera della Gioconda di Leonardo da Vinci (1913), il recupero delle opere d'arte trafugate dall'Austria all'Italia (1920), il grande riordino della Pinacoteca Braidense (1925) e la fondazione dell'Associazione degli Amici di Brera (1926). Fu però costretto a subire il trasferimento a L'Aquila e l'espulsione dall'amministrazione pubblica per gli effetti delle infauste leggi razziali del 1938, che lo costrinsero nel 1943 a nascondersi tra i monti delle Marche per sopravvivere alle persecuzioni. Modigliani superò la catastrofe ed ebbe la soddisfazione di ritornare a Brera come ispettore incaricato nel 1945.
Longhi e Ragghianti. Quel che resta di un dialogo. Lettere 1935-1953
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2020
pagine: 296
Tra i massimi storici dell'arte del Novecento italiano ed europeo, Roberto Longhi (1890-1970) e Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) hanno segnato in modo decisivo la storia culturale del secolo. L'analisi ravvicinata del loro rapporto, basato su stima reciproca ma frequentemente rotto da polemiche, spesso violente e pretestuose, offre la possibilità di leggere in controluce uno spaccato non solo della critica d'arte del Novecento, ma anche dei rapporti interni alle più vive forze intellettuali che ne animano la storia. L'asse attorno a cui ruota il libro è una lunga lettera che Ragghianti inviò a Paola Barocchi nel 1986, in cui ripercorreva il suo rapporto con Longhi, allegando proprio selezionati passi dal carteggio. Basata su documentazione epistolare per la gran parte inedita, questa ricostruzione del rapporto tra Longhi e Ragghianti consente infatti di ripercorrere alcuni passaggi del complesso divenire degli studi storico-artistici in Italia tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, dalla condirezione della rivista «La Critica d'Arte» al magistero di Benedetto Croce, dal coinvolgimento in iniziative editoriali (ad esempio con la casa editrice Einaudi) all'organizzazione di mostre e altre manifestazioni culturali, sino al dramma dell'alluvione di Firenze nel 1966. A far da sfondo, un diverso modo di concepire il ruolo dell'intellettuale rispetto agli orizzonti politici e alla società civile.
Scrittori pratesi del Novecento. Da Malaparte a Veronesi. Antologia
Libro
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 544
I lingotti con il segno del ramo secco. Considerazioni su alcuni aspetti socio-economici nell'area etrusco-italica durante il periodo tardo arcaico
Libro
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 2002
pagine: 192
L'opera, attraverso la schedatura e lo studio particolareggiato di questa classe di materiali (lingotti di forma irregolarmente rettangolare recanti su una faccia, in rilievo, il segno schematico di un ramo privo di foglie), vuole fare il punto delle ricerche sulla loro area di diffusione, sulla cronologia e sul loro uso all'interno del mondo italico in un periodo compreso fra VI e V secolo a. C., che segna il passaggio dall'economia di scambio a quella monetale.
Da Orvieto a Bolsena. Un percorso tra Etruschi e Romani
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2016
pagine: 359
Fuoricampo. Racconti di scrittrici austriache e tedesche
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2000
pagine: 204
L'antologia presenta alcune delle scrittrice più rappresentative della narrativa contemporanea in Austria e in Germania. In tutte le loro storie, anche quando apparentemente si parla d'altro, è il fantasma costruito dal desiderio, dal rifiuto, dall'invenzione, dal rimpianto, dalla ribellione. Ci sono racconti in cui i personaggi perdono i contorni. Rispetto a una immagine idealizzata della femminilità, queste amazzoni della penna sembrano opporre il loro "ma", rivoluzionando immaginario e sintassi, previsioni di trama e plot narrativi. Le loro sono storie che alle volte sembrano partorite da un unico sogno. La vita in questi racconti appare uno spettacolo frenetico dove le case, le isole, le menti sono trappole per sogni perduti.