Libri di Elena Bertoli
Manuale di vittimologia. Nuovi modelli esplicativi in criminologia e vittimologia
Marco Monzani, Elena Bertoli
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2016
pagine: 166
Perché un volume dedicato ai nuovi modelli esplicativi in criminologia e vittimologia? La stagione che le scienze criminologiche si trovano ad attraversare è una stagione molto particolare, per alcuni versi straordinaria, per altri versi assai difficoltosa: le continue, e giuste, prese di distanza dai modelli positivisti e lombrosiani, ritenuti ormai ampiamente superati, hanno provocato un disorientamento che i successivi approcci teorici non sono riusciti a colmare, tanto è vero che, negli ultimi anni, si è cercato di correre ai ripari tentando un nuovo ancoraggio scientifico, questa volta con le neuroscienze e con la psichiatria biologica in genere. Allo stesso tempo, emergono interpretazioni teoriche fondate sull'idea che un atto criminale non possa essere disgiunto dal suo autore in termini di percorso individuale di vita. La preoccupazione è quella di mettere in rilievo il rapporto fra vittima e autore di reato andando incontro a una necessità di carattere relazionale che non può essere evitata da una scienza sociale che intenda definirsi consapevole e critica.
Lacrime di fuoco. Vincoli di sangue
Elena Bertoli, Dory Capuani
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2010
pagine: 150
Innocenza, dolcezza, passione, perversione, terrore: quanti volti ha l'amore? Si potrebbe rispondere: "tanti quanti l'uomo ne può esprimere", perché pervade il nostro mondo, soprattutto dove la storia sembra nasconderlo. E proprio in una di queste parentesi prende il via Lacrime di fuoco, un romanzo che ci trascina nel delirio dell'attività inquisitoria di un tribunale ecclesiastico. Ambientazione inconsueta per il tema, ma solo a prima vista, perché ci accompagna in mezzo ai frammenti nesplicabili di uno specchio rotto, in cui l'amore si riverbera in tutta la sua contraddittorietà, confusa tra il delirio e la passione, la fede e l'onnipotenza, il peccato e la beatitudine. Attraverso gli eventi, siamo attirati in un baratro di follia che ci fa conoscere la figura ambigua dell'affascinante arcivescovo Tancredi Alberici, quella pura di Gabriele, suo fratello, e di tutti i personaggi che intersecano le vite nel loro cammino. Ci troviamo, così, di fronte ai tasselli di un mosaico che stenta a ricomporsi, vacillando tra senso e paradosso, in una nuova e spaventosa grammatica "dell'amare".