Libri di Elisa Altissimi
Ma che ce stanno a fà? Le parole di Roma nella lessicografia italiana
Paolo D'Achille, Elisa Altissimi, Kevin De Vecchis
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 124
Il volume prende in considerazione le voci che tre dizionari contemporanei (il GRADIT 2007, lo Zingarelli 2022 e il Devoto-Oli 2022) indicano come regionalismi romani o come dialettismi di origine romanesca o come parole italiane usate a Roma con specifici significati. Si tratta in tutto di circa 500 parole, ben poche delle quali, tuttavia, sono registrate in tutti e tre i dizionari e con le stesse marche: infatti, in corrispondenza dell'etichetta roman[esco] presente in un dizionario negli altri si trovano indicazioni geografiche più estese (centr[ale], centromerid[ionale], ecc.) oppure marche come gerg[ale], volg[are], pop[olare]. L'analisi, che si svolge in quattro capitoli, analizza le parole raccolte per gruppi omogenei, spiega le ragioni di alcune incoerenze lessicografiche, mostrando come i dizionari accolgano non di rado romaneschismi ormai desueti e voci che hanno avuto limitata circolazione nella stessa Roma. Si segnalano, infine, alcune parole che da Roma si sono diffuse in italiano ma che i dizionari o non registrano o non consentono di riconoscere come tali.
Il trattato de' colori de gl'occhi di Giovan Battista Gelli. Con l'originale latino di Simone Porzio
Giovan Battista Gelli, Simone Porzio
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2022
pagine: 242
Per la prima volta si ripubblica il "Trattato de' colori de gl'occhi" (1551) del letterato fiorentino Giovan Battista Gelli (1498-1563), con a fronte l'originale latino De coloribus oculorum (1550) del coevo filosofo napoletano Simone Porzio. Il volgarizzamento si inserisce nel vasto programma dell'Accademia Fiorentina che, in seno alla questione della lingua, promosse l'adozione del fiorentino dell'uso cinquecentesco, in opposizione sia al classicismo bembiano, sia alla teoria italianista del Trissino. Il testo è preceduto da un'ampia introduzione, divisa in due parti. La prima tratta della vita e le opere dei due autori, presenta il contesto storico e culturale e illustra la prassi traduttoria di Gelli, sempre molto fedele al testo latino. La seconda parte è dedicata alla lingua del volgarizzamento, analizzata in relazione alle indicazioni fono-morfologiche delle grammatiche di Bembo, Trissino e Giambullari, esponenti delle tre principali correnti della questione della lingua. Nella sezione finale, dopo il commento di alcune singole voci, sono analizzati i numerosi cromonimi riferiti ai diversi colori degli occhi umani, non tutti presi in considerazione dalla lessicografia storica.

