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Libri di Emil L. Fackenheim

Olocausto

Emil L. Fackenheim

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 64

La filosofia della storia sull'Olocausto ha versato fiumi d'inchiostro, ma al contempo sembra restare senza parole. Uno sterminio che interpella le filosofie del Novecento da Heidegger e i suoi allievi - Sartre, Gadamer, Arendt e Jonas - sino a Horkheimer, Adorno, Derida... Riflessioni che rimettono in questione la teodicea, la giustificazione del male: ma questa resta un pensiero-limite, un paradosso. V'è però un particolare filo della memoria che, intessendosi con il pensiero ebraico, va mutando la precomprensione della stessa filosofia. Il suo compito non si esaurisce nella definizione del male, ma nel "riparare il mondo dopo la Shoah", nell'opporsi al male in tutte le sue forme. Ecco l'originalità di Emil L. Fackenheim, con Levinas ispiratore di una 'filosofia della resistenza' al male che si alimenta per il fatto d'essere sopravvissuti. Massimo Giuliani ne presenta qui un testo diagnostico e programmatico: Olocausto. Un'inedita analisi, per il giudaismo e per la teologia cristiana: il male non può essere l'ultima parola, nonostante il male si può e si deve perseguire il bene. Un rovesciamento che ha un modello nei giovani della Rosa Bianca: col sacrificio della loro vita per opporsi a Hitler e all'illegalità, salvarono la dignità dell'uomo e della filosofia.
10,00 9,50

Un epitaffio per l'ebraismo tedesco. Da Halle a Gerusalemme

Emil L. Fackenheim

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2010

pagine: 240

Questo è un libro molto personale, ma anche un contributo teologico e filosofico. Emil ha impiegato quasi trent'anni, dopo la fuga dalla Germania, per riuscire a trattare gli eventi della Germania nazista e a parlare dell'Olocausto. Allora, negli anni fra il 1966 e il 1982, aveva creato una strategia intellettuale, filosofica e teologica per esporsi a quegli eventi in tutta la loro particolarità e per riuscire a continuare a vivere. Nel 1983, con Rose e la famiglia si era trasferito a Gerusalemme. Nel 1982 aveva pubblicato un libro, Riparare il mondo, che era filosoficamente profondo, ma anche impegnativo: era giunto a una richiesta - di ricostruire, di riparare ma cosa? Il mondo, sì, ma per ciascuno di noi e anche per lui, per le nostre vite. Per Emil, la sfida - lui stesso l'aveva scoperta e determinata - era "riparare" la sua vita. Mentre leggiamo queste pagine, non possiamo dimenticare tale necessità, questo obbligo ineludibile. Emil aveva resistito all'idea stessa di scrivere le sue memorie personali, come se fosse uno sforzo inutile e privo di interesse per il pubblico. Quando invece finalmente si decise ad intraprendere questo progetto, fu perché si convinse che la sua vita, se ricostruita in un certo modo, avrebbe potuto dire qualcosa sull'ebraismo tedesco, sui suoi tratti distintivi e su ciò che l'Olocausto aveva distrutto. L'Epitaffio, dunque, è un libro di riparazione, di tiqqun. (dalla Premessa di Michael Morgan)
18,00 17,10

Tiqqun. Riparare il mondo. I fondamenti del pensiero ebraico dopo la Shoah

Tiqqun. Riparare il mondo. I fondamenti del pensiero ebraico dopo la Shoah

Emil L. Fackenheim

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 304

In "Tiqqun - Riparare il mondo Emil L. Fackenheim" ha elaborato un'acuta riflessione sulla Shoah (lo sterminio di sei milioni di ebrei programmato e perpetrato dai nazisti e dai loro collaboratori nel cuore dell'Europa del XX secolo) intesa come drammatica cesura sia per la pur frequentemente tragica storia degli ebrei, per la civiltà occidentale nel suo insieme e in particolare per la filosofia e la religione cristiana che di quella civiltà sono state a lungo fondamento e baluardo. E tuttavia se tale riflessione, fermandosi sulla soglia della cesura, si limitasse a dichiarare la bancarotta della ragione e della fede, finiremmo - sostiene Fackenheim - con il dare una vittoria postuma a Hitler distruggendo il tempio costruito dalle inenarrabili lacrime e preghiere delle vittime e abbandonando il mondo alle forze di Auschwitz. Portando a maturazione le inquietanti domande poste fin dagli anni Sessanta in La presenza di Dio nella storia, il filosofo e teologo ebreo che ha esperito il campo nazista di Sachsenhausen esplora qui alcune possibili risposte al riparo dalle critiche di quanti nella "voce imperativa che viene da Auschwitz" (che Fackenheim definì il "614° precetto") hanno visto un blasfemo accostamento al Monte Sinai.
24,50

La presenza di Dio nella storia. Saggio di teologia ebraica

Emil L. Fackenheim

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 1977

pagine: 136

Emil Fackenheim ha vissuto in prima persona, da ebreo, il dramma del XX secolo in tutta la sua terribile profondità. Mai come allora si è rivelata la volontà esplicita e scientifica di annientare l’uomo ebreo e, perciò, l’uomo tout-court. Per moltissimi, ancor oggi, Auschwitz e la Shoah sono un semplice episodio nella storia europea: un episodio che, per quanto triste e umiliante per la “cultura cristiana”, appartiene irrimediabilmente al passato. Quando ai cristiani stessi, il più delle volte questo dramma non ha posto un vero problema alla loro fede in Dio. Non è stato così per svariati filosofi e teologi ebrei, i quali hanno sviluppato una vera e propria “teologia dell’Olocausto”: questo saggio impressionante di Fackenheim ne è uno dei testi più significativi. Introduzione all'edizione italiana di Cornelis A. RijK, «Il lettore cristiano apprenderà qui a discernere meglio i segni della presenza divina nella storia. Al tempo stesso, la coscienza della storicità della fede contribuirà in lui a sviluppare un maggiore senso di responsabilità verso la storia».
12,00 11,40

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