Libri di Emilio Fede
Che figura di merda
Emilio Fede
Libro: Libro in brossura
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 160
“Che figura di merda”. Una frase pronunciata in un fuorionda del 2003 da Emilio Fede, conduttore del Tg4. Un’esclamazione con cui chiunque nella vita si è trovato a fare i conti: per onnipotenza, superficialità, convinzione di poterla fare franca, invidia. Sentimenti, tutti, con cui Emilio Fede si è confrontato nella solitudine degli arresti domiciliari vissuti nella sua casa di Milano e terminati a primavera 2020 per l’accusa di favoreggiamento alla prostituzione nel caso Ruby bis. In questo libro, che ha la forza della rivendicazione e l’immanenza del congedo, Emilio Fede ripercorre la sua esistenza. L’infanzia, l’amore per l’informazione, il vizio del gioco, l’incontro con Berlusconi, il successo, il Bunga Bunga, la caduta, l’emarginazione, i ricordi, che possono lenire o possono bruciare. Emilio Fede, in queste pagine, immagina il suo funerale. Chi non lo ha fatto? Cerca negli altri la traccia da lui lasciata come professionista e come uomo. Non si discolpa, non chiede pietà, accetta l’ingratitudine, che tuttavia lo ferisce. Parla di perdono, implorato, concesso, auto concesso, auspicato. Conosce e riconosce le sue debolezze, la sua imperfezione, che per un naturale istinto di provocazione diventano vanto. Non vuole piacere, il ruolo di personaggio scomodo e antipatico ai più non lo fa sentire a disagio. Vuole solo essere creduto. Rammenta il forte legame con Silvio Berlusconi. Tra orgoglio e nostalgia, rivela aneddoti della sua lunga carriera, raccontando così l’Italia del Novecento, quella del rapimento e dell’omicidio di Aldo Moro, quella della morte del piccolo Alfredo nel pozzo di Vermicino. Racconta la Tv prima del sensazionalismo. Vagheggia, lascia volutamente punti oscuri, confonde. Un po’ per incuriosire il lettore, un po’ perché nella dimensione del ricordo l’esistenza di chiunque subisce alterazioni. Emilio Fede sa di essere sulla via del tramonto, perché a non mentire è l’età, che rende sinceri.
Africa. Storie di un inviato speciale
Emilio Fede
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2017
pagine: 180
Prima di un continente, per Emilio Fede l'Africa è stata un enigma da sciogliere, un mistero in cui avventurarsi, una frontiera interiore. Quarantaquattro paesi visitati, spesso in condizioni disperate, alla ricerca di notizie di prima mano. Nessun giornalista, in quegli anni, è stato testimone di ciò che «mr. Fede» ha visto: la storia l'ha voluto sempre in prima linea, tra le persone, nelle strade, tra i ribelli e le armi spianate. Ha così conosciuto un'Africa molto diversa da quella costruita dalla mitologia pop occidentale: un'Africa sfregiata dal colonialismo e dall'apartheid, dilaniata da guerre civili e colpi di stato, martoriata dalle carestie e dalle malattie. Prefazione di Toni Capuozzo.
Se tornassi ad Arcore. Il bilancio di una vita da direttore
Emilio Fede
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 105
"Questo libro non vuole essere un amarcord. Una raccolta di pentimenti e rimpianti. Ma un contributo alla verità. Un appello a chi sa e non dice. Anche alla malavita. C'è qualcuno che sa. Autore di una lettera anonima. Non parla perché ha paura? C'è un lungo percorso di vita da inviato, dall'Africa alla strage di Nasiriya, alle più drammatiche vicende di cronaca. Ci sono le cene di Arcore, che non sono soltanto il bunga bunga. C'è il tradimento, la paura, l'omertà di chi sa, ma tace. C'è la riflessione di Moro, sull'isola di Gerba, quando temeva che qualcuno potesse fermare - e ha fermato - il suo progetto di un governo di centrosinistra. C'è il "tavolo" attorno al quale nasceva il buongoverno. Ci sono le storie tragiche attorno ai tavoli verdi del casinò. C'è un'intervista a Massimo D'Alema, che torna come fosse attualità".
Gabriele vi presenta l'artista Paolini
Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Pathos Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 204
In questa terza biografia scritta dal giovane matematico Federico Orsini e dal filosofo Alessandro Staffieri, emerge la persona e non il personaggio. Ai due autori, Gabriele racconta la sua famiglia che lo ha sempre additato per le sue scelte sessuali. Prefazione di Emilio Fede.
Dietro lo schermo. L'arte della comunicazione televisiva
Emilio Fede, Stefano Moriggi
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice San Raffaele
anno edizione: 2008
pagine: 111
Dire la verità è il dovere dei giornalisti e l'ambizione dei filosofi. Eppure, essa ama nascondersi nelle pieghe dei modi in cui la si racconta. Inseguire "dietro lo schermo" il più noto e discusso giornalista italiano significa svelare le dinamiche della comunicazione televisiva che ridefinisce gli spazi e i tempi della nostra esistenza. Dalla mercificazione della notizia al pluralismo dei mass media, dalla proliferazione dei reality alla spettacolarizzazione dell'informazione: le moderne tecnologie hanno ridefinito senso e funzione di parole e immagini, plasmando il linguaggio e i costumi della vita quotidiana e della politica. "L'arte della comunicazione merita di essere trattata come tale", spiega Emilio Fede. E decide così di parlarne con un filosofo, Stefano Moriggi, anche perché - aggiunge il direttore "l'informazione e la comunicazione sono cose troppo serie per lasciarle in balia dei giornalisti".
Ladro d'amore
Emilio Fede
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: 143
Emilio Fede torna con questo libro ad accompagnare il lettore nei privilegi della sua vita pubblica e nelle malinconie e nei segreti di quella privata. Ci porta così nelle serate al Billionaire o al Twiga, fra attrici, soubrette e calciatori. Ci fa sbirciare nelle cene della politica romana o nelle serate capresi fra ministri, direttori di giornali e magnati dell'industria. Si fa seguire nelle passeggiate con Berlusconi e con i suoi fedelissimi, al compleanno di Veronica Lario o sull'aereo del Cavaliere verso Manchester per la finale di Champions League. Ma quelle di "Ladro d'amore" sono anche pagine intime, sentite e un po' amare, in cui Fede confessa a chi lo legge le lotte quotidiane con gli anni che passano, le lacrime versate, la paura della morte.