Libri di Enrico Renna

Linguae latinae exercitationes accolgono i temi continui dall’italiano, già contenuti nei tre volumi della Sintassi latina di Adolfo Gandiglio (Bologna, Zanichelli, 1919, 1920, 1921) con, a fronte, le traduzioni latine degli stessi temi, che Giosuè Bevilacqua, nipote di Giosuè Carducci nonché collega di Gandiglio nel liceo “Nolfi” di Fano, pubblicò nel 1932 a Bologna, in tre volumetti, l’anno dopo la morte del grande latinista, concependoli come una mano tesa ai professori, impegnati nel duro cimento del tradurre dall’italiano in latino – secondo una prassi all’epoca invalsa a scuola e nella formazione dei docenti – e, al contempo, come un ineludibile tributo al grande sodale scomparso, apprezzato, universalmente, come uno dei migliori latinisti del suo tempo. I temi appaiono qui preceduti da una puntuale introduzione bio-bibliografica sui due autori e muniti di tutti i riferimenti morfo-sintattici, trascritti per esteso, indispensabili per la migliore intelligenza dei testi e delle modalità della loro resa in latino.

L'interazione tra voce narrante e orchestra è una delle sfide più ardue alle quali un compositore è chiamato. I livelli sonori sono su piani completamente diversi, uno ad altezze pressoché fisse, l'altro su articolazioni assai varie e determinate. Da questa premessa nasce Aforismi e dall'incontro tra diversi, come un innesto che produca un nuovo frutto con medesima radice.

"Il poemetto di vita e d'amore" è un lied per soprano o tenore e pianoforte su testo proprio, dedicato alla memoria di Giacomo Leopardi. Il testo disincantato e, per certi versi, drammatico ha un'articolazione frammentaria, talvolta eufonica, talaltra aspra. L'aspetto musicale è di forte impatto sonoro, non escludendo l'uso della voce ad ampio spettro, compreso il parlato, e del pianoforte inteso anche come oggetto percussivo.

Quando oscurano i sogni è un ciclo di lieder scritti su testi del poeta Marco Vitale. Il gesto musicale nasce da un rapporto a più livelli tra significato e articolazione formale del testo e suono e struttura musicale. La dolcezza dell'ispirazione poetica, la scorrevolezza e la semplicità del verso si sposano con un'articolazione sonora piuttosto rarefatta e di sapore agrodolce.

La Sinfonia delle campane è una composizione per cinque gruppi percussivi che utilizzano 115 strumenti, alcuni di tipo tradizionale, altri costruiti con materiali poveri. La scelta dei timbri nasce dagli studi sullo strumento campana effettuati nel Cilento antico e nella città di Stoccolma mentre gli aspetti poliritmici e multipulsativi costituiscono lo sviluppo di alcune rivoluzionarie intuizioni del compositore statunitense Conlon Nancarrow. La prima esecuzione, diretta dall'autore, ebbe luogo nell'Auditorium Nervi di Stoccolma nel novembre del 2002.

La composizione in stile come cimento dell'invenzione, prezioso apprendistato ed esercizio di creatività, manipolazione di linguaggi oltre l'idea lineare di Storia.

"Musica del sentire attraverso la pelle, il tocco. Musica di taglio, di contatto che trascende la tangibilità. Un virtuosismo di struttura."