Libri di Enzo Fazzi
Castel del Piano. La grande guerra
Enzo Fazzi
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2016
pagine: 191
Una guerra di posizione, combattuta palmo a palmo nelle trincee del Carso, sui monti dell'Isonzo, fino a Caporetto e al Piave. Lunghe ore di ozio in trincea tra un assalto e l'altro, nel terrore del colpo devastante dell'artiglieria o di un cecchino, mentre la mente deve reggere agli orrori dell'assalto a cui si è sopravvissuti e alla paura dell'assalto che deve ancora venire. Il libro tratta le vicende della grande guerra avendo come punto di riferimento Castel del Piano con i suoi 125 morti ed i prigionieri poi ritornati a casa. Di ciascun soldato si riportano i dati familiari, il corpo di appartenenza, la battaglia in cui è caduto.
Castel del Piano. La perla del monte Amiata. Origini, economia, casati
Enzo Fazzi
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 240
"È la famosa metafora di L. Febvre, 'Gli archivi sono granai di fatti', che mi è subito venuta in mente leggendo questo libro. Un lavoro di metodo, in primis, dove le notizie ricavate da fonti di prima mano sono incrociate con la pubblicistica e poi verificate con ulteriori, scrupolose, 'sedute' d'archivio. Ad essere studiato, forse per la prima volta in modo così sistematico, è soprattutto il corpus di registri e carte conservato presso il fondo storico parrocchiale. Ma non si tratta solo dell'applicazione di un buon metodo. Con modestia l'autore apre il suo lavoro con il passo 'niente, o quasi, di nuovo'. Sicuramente nuova è invece la puntualizzazione circa le origini di Castel del Piano e nuovissime, forse anche per gli stessi attuali discendenti, sono le genealogie che contribuiscono a dare corpo a nomi e personaggi entrati nell'immaginario collettivo dei 'cioli', ma raramente conosciuti in maniera approfondita. Nella seconda sezione, dedicata ai casati, si aggiungono informazioni persino sulla già ampiamente nota dinastia dei Nasini. Anche i contenuti dunque si presentano ricchi di spunti interessanti, con l'autore che non rinuncia a mettere in evidenza, infine, anche una certa complessità della storia; complessità alla quale, a maggior ragione, nemmeno la microstoria può sfuggire." (Stefania Ulivieri)

