Libri di Ernesto Cammarota
Creatività umana e intelligenza artificiale
Ernesto Cammarota
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 184
In un'epoca nella quale le questioni esistenziali e etiche si intrecciano sempre più con le sfide scientifiche e tecnologiche, confrontandosi e non poche volte scontrandosi fra loro, la responsabile consapevolezza e il controllo su ciò che si va a creare non è un'opzione, ma una vitale necessità. L'intelligenza artificiale (AI), ultima arrivata nella dimensione dell'informatica, è una innovazione formidabile che apre enormi e insperati scenari, molti ancora inesplorati, ricchi di opportunità nel campo della conoscenza e del progresso umano e in questi ambiti consentirà di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. In sé però cela rischi e timori per possibili involuzioni e distorsioni che non possono essere sottovalutati e che impongono controlli serrati e condivisi sull'uso improprio che se ne potrebbe fare, con effetti indesiderati e finanche destabilizzanti. Il complesso argomento della relazione essere umano-AI non può che essere affrontato da un punto di vista multidisciplinare. In questo testo si intendono approfondire le implicazioni connesse all'intelligenza artificiale, alle sue applicazioni e alle trasformazioni tecnologiche, alle sfide future che si prospettano e agli interrogativi sull'etica e sull'impatto sociale ed economico già in atto.
Il Meridione borbonico 1800-1859. Volume 8
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 304
Continua il percorso alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In quest'ottavo volume ci si occupa dei primi 60 anni del nuovo secolo, che vide la fine degli eredi della casata spagnola Borbone in un'epoca dove i vecchi regimi si contrapponevano violentemente alle richieste di diritti, interessati alla conservazione degli antichi privilegi e all'attuazione delle risoluzioni del Congresso di Vienna. I Borbone di Napoli non compresero i fermenti liberali, il complesso processo politico in atto, la serie di trasformazioni sociali, le nuove espressioni culturali, gli eventi che scuotevano l'Europa, i fortissimi aneliti interni autonomistici e non seppero adeguarvisi, restando in una sorta di ristagno diplomatico e isolazionistico e in un'anacronistica condizione di assolutismo monarchico. La conseguente e permanente debolezza politica impedì al Regno delle Due Sicilie qualsiasi ruolo attivo nelle tumultuose vicende legate ai moti risorgimentali che avrebbero condotto all'Unità. Anche la linea economica virtuosa di avere un bilancio statale in pareggio con un debito pubblico contenuto e bassa pressione fiscale, non giovò tramutandosi in poche spese pubbliche (quelle militari assorbivano gran parte delle entrate) e scarse capacità d'impegno finanziario, per cui quasi sempre i progetti riformisti e gli interventi di modernizzazione, che pure vi furono, si limitarono a modalità saltuarie e discontinue o furono localizzati e, in assenza di una capace programmazione, non riuscirono a incidere per un più generale sviluppo. Nella sua gran parte il Meridione restò in uno stato di abbandono. Alla fine il regno Borbone scivolò in un rapido declino che ne determinò la caduta e l'assimilazione da parte dell'emergente casata Savoia. Nei successivi volumi si analizzeranno le vicende, che portarono all'Unità d'Italia, esaminande contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
I Normanni nel sud Italia. Volume Vol. 2
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 276
Un percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo secondo volume la narrazione parte dall'avvento dei Normanni, i guerrieri venuti dalle brumose terre del nord che in cerca di fortuna si diressero verso il sud dell'Italia, ai loro occhi "terra promessa" carica di doni e opportunità. Non vi discesero per rapina e saccheggio ma per insediarvisi. Senza mai rinfoderare la spada, a cavallo di due secoli, assoggettarono l'intero Meridione fissandone i confini storici. Da conquistatori però essi stessi ne furono conquistati, integrandosi con le diverse popolazioni ed etnie, modificando i loro costumi e passando dall'originaria rudezza a un livello di cultura sorprendente che ha fatto da humus a un'identità meridionale. Nel campo artistico la commistione di stili e la ricerca di gusti eclettici, dalle decorazioni bizantineggianti ai fregi arabi, dai capitelli romanici agli archi all'orientale, hanno creato autentici capolavori, conclamati a patrimonio dell'umanità, dalle chiese con i chiostri luminosi fino ai palazzi reali o alle severe fortezze.
Gli Svevi nel sud Italia. Volume 3
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 216
Un percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo terzo volume la narrazione riguarda il periodo svevo, relativamente breve (70 anni) rispetto ad altre dominazioni, ma fondamentale nel cammino culturale e politico del Meridione. Truculenta ai suoi inizi, l'epoca sveva fu poi rischiarata quasi per intero dalla figura carismatica di Federico II, lo "stupor mundi et immutator mirabilis", architetto del grande risveglio artistico e politico del Sud Italia. Con lui la realtà di un Mezzogiorno unificato entra nell'orbita europea, divenendone centro propulsore del suo stesso Impero e cuore della politica mondiale. L'impatto di Federico sul mondo allora conosciuto con la sua personalità riformista e poliedrica è stato importantissimo per l'intero medioevo, plasmando non solo la storia del Meridione, ma dell'intera epoca e di quelle successive. Già in vita divenne una figura leggendaria e mitica, destinata a lasciare una traccia indelebile nella memoria storica d'Europa. Scomparso Federico II e giunta al suo tragico epilogo la dinastia sveva, per il Mezzogiorno si alternarono secoli di luci e ombre, di splendori ma anche di decadenza. Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte e economia che hanno contraddistinto i regni Angioni, Aragonesi, Spagnoli e altri minori, fino ai Borbone e all'Unità d'Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Gli Angioini nel Sud Italia. Volume 4
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 202
Un percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo quarto volume la narrazione riguarda il periodo angioino, durato circa 180 anni. Generalmente il giudizio degli storici è critico, anche sbrigativamente negativo, per una dinastia che, almeno in parte dei suoi rappresentanti, fu caratterizzata da un rigido fiscalismo, tirannia e vessazioni di una nobiltà a stampo feudale sulle popolazioni del Sud, continuo stato di guerra, economia posta sotto il controllo di banchieri settentrionali. Questo stato di cose portò ad un infiacchimento del Meridione che fu ulteriormente incrementato dalle conseguenze dei Vespri siciliani e della successiva guerra del Vespro che provocarono una plurisecolare divisione del Mezzogiorno in due entità distinte: Sicilia e Regno di Napoli. Le ombre della incapacità gestionale e politica furono però intervallate da luci che non possono essere sottovalutate- Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte e economia che hanno contraddistinto i regni Aragonesi, Spagnoli e altri minori, fino ai Borbone e all'Unità d'Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Gli Aragonesi. Volume 5
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 198
Un percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo quinto volume la narrazione riguarda la vicenda politica e militare della casata Aragona in Sicilia e a Napoli. In particolare, fu nel periodo aragonese che il Regno di Napoli conquistò una sua autonomia e un ruolo di primo piano fra gli Stati italiani. A un rafforzato principio dell'autorità statale, con la creazione di nuove istituzioni politiche, si accompagnò, poi, un rinnovamento intellettuale, culturale e artistico che raggiungerà pieno sviluppo nel Quattrocento, "secolo d'oro" dell'Umanesimo e del Rinascimento, al quale il Mezzogiorno partecipò da protagonista. La lungimiranza di alcuni sovrani pose le basi per la formazione di uno Stato moderno, ma il periodo aragonese rimase inserito in un'epoca di conflitti ininterrotti che, proprio nel punto più alto della parabola, portarono al declino e all'estinzione della dinastia. Il Mezzogiorno avrebbe perso la sua indipendenza e sarebbe stato suddiviso in vicereami con gravi contraccolpi sulla sua condizione sociale e politica.Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte ed economia che hanno contraddistinto i vicereami spagnoli e altri dominatori, fino ad arrivare ai Borbone e all'Unità d'Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Gli spagnoli nel Sud Italia. Volume 6
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 300
Continua i percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo sesto volume con la narrazione si perviene al periodo spagnolo durato ben due secoli. La storia del dominio spagnolo in genere è considerata come quella dell'oppressione, del malgoverno, delle vessazione fiscale. della decadenza, dei secoli bui. A differenza dei cinquant'anni precedenti della dinastia aragonese, il periodo spagnolo non ha trovato nella critica storiografica un'adeguata considerazione. Certamente questo tempo fu caratterizzato da violenti antagonismi in campo intellettuale, scientifico e culturale e, in ultima analisi, fra potere assolutistico e volontà di una diversa affermazione filosofica, scientifica, letteraria e artistica. Pur tuttavia, fu proprio nel Meridione che si svilupparono correnti di pensiero che, nell'aver apportato contributi culturali all'intera Europa, restituiscono un'immagine più equilibrata di un connubio con il sistema imperiale spagnolo che, specialmente al suo apogeo in quello che fu definito il Siglo de Oro, non mancò di momenti gloriosi e di capacità di attrazione per gli spiriti più creativi. Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte ed economia che hanno contraddistinto il periodo dei Borbone, fino a giungere all'Unità d'Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Tra Illuminismo e dinastia Borbone. Il Meridione nel XVIII secolo. Volume 7
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 306
Continua il percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo settimo volume si perviene al periodo della casata spagnola dei Borbone. Il Settecento fu un secolo di avvenimenti che mutarono radicalmente le condizioni politiche e sociali del Meridione, nonché la sua stessa collocazione negli Stati italiani ed europei. Dopo la parentesi del vicereame austriaco, periodo di transizione che non lasciò grandi segni sulla storia del mezzogiorno, con la conquista del Regno da parte di Carlo di Borbone si attuò una serie d'interventi innovatori, che diedero impulso ai decenni successivi. Il regno di Carlo lasciò importanti tracce soprattutto nell'architettura della Napoli capitale che visse una fioritura non solo urbanistica, ma anche intellettuale, artistica e culturale, pervenendo al suo massimo splendore. La Napoli della seconda metà del settecento divenne una grande capitale e una città di azione degli illuministi, di studi dottrinari e di speculazione filosofica. La prolifica stagione della Napoli dei Lumi si arrestò con gli eredi di Carlo che non ressero al confronto con il capostipite e furono figure di minore spessore. Il secolo si chiuse con i fatti rivoluzionari del 1799 e con la loro sanguinosa repressione che oscurò la dinastia Borbone e ne condizionò il percorso, condannandola alla critica negativa della storiografia. Ciò nonostante va riconosciuto che nella sua gran parte il settecento borbonico rappresentò per il Meridione un periodo di sviluppo e prestigio internazionale. Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte ed economia che hanno contraddistinto il periodo dei Borbone, fino a giungere all'Unità d'Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Il crepuscolo dei Borbone 1859-1860. Volume 9
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 296
In questo nono volume si riepilogano gli eventi del 1859-1860, che prelusero a un passaggio epocale per il Meridione con il crollo repentino della dinastia Borbone. Innanzitutto, occorre rispondere alla domanda se il Regno delle Due Sicilie fosse davvero, come sostengono alcune tesi, un paese avanzato e in ascesa industriale ed economica, oppure un paese attraversato da profonde e irrisolte contraddizioni e carenze. Un'analisi oggettiva non può sottacere che in effetti la società meridionale si agitava in una crisi politico-istituzionale i cui segni datavano da tempo. La linea conservatrice adottata dai Borbone che non seppero affrontare la modernità del pensiero politico che si affermava in Europa e rinnovare le istituzioni, le condizioni di vita morali e materiali del ceto contadino e delle classi più disagiate, una struttura economica che, a parte di alcuni sprazzi di luce, non era sistemica, furono gli elementi principali che determinarono un crollo già annunciato e prevedibile. L'isolamento internazionale, la rivolta della sempre irrequieta Sicilia e, infine, l'entrata in scena di Garibaldi e dei Savoia, completarono solo un quadro già delineato. Nel volume si analizzan, quindi, le cause e le concause che portarono alla caduta del regno Borbone e a una risistemazione del Mezzogiorno che proseguì il suo percorso inglobato, però, in una nuova e più complessa realtà unitaria, non esente da conflitti, critiche, censure, lacerazioni sul piano economico e sociale. Nel prossimo volume le vicende, anche brutali, che portarono all'Unità d'Italia, esaminandone contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente "questione meridionale".
Anabasi. La marcia dei 10.000 nella cronaca di Senofonte. La spedizione di guerrieri greci nell'impero Achemenide e l'epica marcia di ritorno
Ernesto Cammarota
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 164
Una antica ed epica avventura, riletta con dovizia di particolari ed inserita nel contesto del confronto militare e culturale per l'egemonia tra il mondo orientale a guida persiana e quello occidentale greco. Uno scontro secolare fra civiltà diverse ma a volte coincidenti per temporanei giochi di alleanze e intensi scambi mercantili, destinate a fondersi per un breve periodo e poi a separarsi per sempre. L'opera non è un semplice memoriale o diario di guerra, ma la cronaca affascinante di una grande avventura che si configura come una nuova Odissea, nella quale il protagonista ed autore con una scrittura sempre vivace e avvincente anticipa il romanzo d'avventure, lasciando trasparire accanto alla precisione dello storico e ai dettagliati riferimenti etnografici la sua smania di conoscenze, l'esuberanza di un uomo alla ricerca di sé stesso e il pathos per l'ignoto e i pericoli.
La difficile Unità nazionale. 1860-1865. Volume Vol. 10
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 328
In questo decimo volume sulla storia del Meridione d'Italia, si riepilogano gli eventi del 1860-1865, un quinquennio cruciale, che determinò la perdita della sua specificità geopolitica e della sua autonomia gestionale che, pur se attraversate dalle tante dinastie, datavano dalla caduta dell'impero romano. Come fu possibile che un grande esercito si sfaldasse dinanzi a poche migliaia di garibaldini? Perché quella che si diceva essere la terza flotta militare al mondo non si schierò con il suo re? Perché una nazione di nove milioni di abitanti non insorse con immediatezza a difesa della sua monarchia? Alcuni autori lo giustificano come conseguenza di un complotto internazionale e di un tradimento generalizzato dei vertici politici e militari. Forse, ma non solo. La profonda crisi della società meridionale, i cui segni latenti datavano da tempo, la linea conservatrice adottata dai Borbone che non seppero affrontare la modernità del pensiero politico che si affermava in Europa e rinnovare le istituzioni, le condizioni di vita morali e materiali del ceto contadino e delle classi più disagiate, una struttura economica che, a parte di alcuni sprazzi di luce, non era sistemica, furono gli elementi principali che determinarono un crollo già annunciato e prevedibile.
Storia e controstoria. Revisionismo del Risorgimento e neoborbonismo
Ernesto Cammarota
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 406
È indiscutibile che il Mezzogiorno ancora oggi è oggetto di divario con il Settentrione del Paese, ben più avanti per ricchezza e benessere. Uno squilibrio che si trascina da ancor prima della unificazione ma accresciuto con questa e che non è solo economico e di differenza di PIL pro-capite ma, all'interno della stessa nazione, si riflette su materie sociali primarie quali istruzione, sanità, diritti e pari opportunità. È altrettanto indiscutibile la fondatezza delle ragioni e rivendicazioni della parte meridionale del Paese. Dal lontano 1861 la "questione meridionale" ancora perdura e il dibattito su di essa non si è mai arrestato, percorrendo epocali trasformazioni istituzionali e cambiamenti sociali che per il Sud si sono risolti il più delle volte in un ambiguo rapporto basato su contraddizioni.L'Italia è divisa in due, con un Sud ancora in condizioni di arretratezza. Perché mai? Colpa dei governi che si sono succeduti e della stessa classe dirigente meridionale oppure di un "disegno" perseguito e ancora voluto, di una precisa linea politica che condiziona risorse e sviluppo in favore di una sola area territoriale? Negli ultimi decenni il dibattito si è soffermato sulla ricerca delle origini del ritardo, con un rinnovato interesse storiografico che ha toccato il percorso politico del Risorgimento italiano. Da una parte si è generato un fronte revisionista che imputa alle forme adottate per l'unificazione la causa dei mali odierni, spingendosi fino a una rivisitazione nostalgica del passato con un proliferare di associazioni e circoli neoborbonici. Questa parte generalmente è caratterizzata da una estrema violenza verbale sulla base di una novecentizzazione: genocidio, campi di sterminio, Marzabotto, Shoah. È questa la vera storia di quegli avvenimenti, senz'altro drammatici, o si è nel campo del romanzo e della suggestione mediatica? Nel presente, poi, perdura l'originario sfruttamento di tipo coloniale del Nord sul Sud. La storiografia ufficiale rigetta questa versione, considerandola come una distorta ricostruzione giustizialista, che ha poco a che fare con la ricerca e condizionata da un "uso politico" della storia nazionale. In questo volume si passano in rassegna i principali temi di una controstoria che indica il Risorgimento come una guerra di annessione e non un movimento ideale di rinascita per l'Unità, spingendosi dalle origini del revisionismo fino a riflessioni sulle sue connotazioni odierne.