Libri di Fabio Forgione
Transatlantico. L’Italia, gli Stati Uniti e la rotta di scienza e politica durante la pandemia
Fabio Forgione, Andrea Tavernaro
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 258
La pandemia di Covid-19 ha dato l’opportunità per avviare una riflessione sulla science policy e sui rapporti tra istituzioni, scienziati e cittadini. Il saggio di Fabio Forgione e Andrea Tavernaro prova a spiegare cosa sia questa disciplina e quali siano i possibili modelli di rapporto tra expertise e politica in relazione a un’idea di scienza che è cambiata nel corso del tempo. In particolare, nel volume si analizzano i ruoli degli esperti impegnati nella comunicazione pubblica al fine di comprendere le responsabilità di uno scienziato nel momento in cui mette al servizio della collettività il proprio sapere e le proprie competenze. Inoltre, dopo aver ripercorso le prime fasi della pandemia negli Stati Uniti e in Italia, con i loro organi di crisi formati da esperti chiamati a interfacciarsi con la politica, si affrontano due casi di studio: da un lato, il rapporto Trump-Fauci; dall’altro, la grande attenzione mediatica riservata agli esperti del nostro Paese.
Fugaci riflessioni
Fabio Forgione
Libro: Libro in brossura
editore: EEE - Edizioni Tripla E
anno edizione: 2024
pagine: 92
Questa silloge, composta all’insegna della libertà espressiva e dell’impatto emotivo che hanno la musicalità e la bellezza delle parole, nasce dalla fantasia dell’autore e dal suo desiderio di trasmettere emozioni, per sorprendere, intrigare, e perfino provocare e contraddire il lettore.
Il potere dell'evoluzione. Il dibattito sulla variabilità delle specie nella Torino dell'Ottocento
Fabio Forgione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 482
Nel corso del XIX secolo Torino fu la principale sede di elaborazione e discussione delle teorie evoluzionistiche in Italia, proprio negli stessi decenni in cui la città fu il fulcro di eventi decisivi per la storia del nostro paese. A partire da tale duplice centralità, questo studio ricostruisce le vicende dell'evoluzionismo torinese mettendo in evidenza le interferenze tra gli indirizzi di ricerca dei naturalisti e le fasi della trasformazione politico-sociale. Nel quadro di una lunga continuità di studi, dapprima orientati dal trasformismo di Lamarck e poi approdati al paradigma darwiniano, si distinguono le figure di Franco Andrea Bonelli, Filippo De Filippi e Michele Lessona. I tre zoologi, autorevoli sostenitori dell'evoluzionismo, furono protagonisti dei momenti chiave della sua affermazione e lo promossero anche al di fuori della cerchia accademica. Attraverso l'analisi di fonti manoscritte e a stampa, l'Autore esplora la produzione e l'uso delle tesi sulla variabilità delle specie alla luce dei contemporanei orientamenti politici e religiosi. La tradizione di pensiero torinese si rivela così un significativo esempio degli scontri e delle alleanze tra ricerca scientifica e potere, che furono determinanti nella storia delle dottrine evoluzionistiche.