Libri di Fabio Ragusa

La serafica santa Teresa d'Ávila esclamava: "Muoio perché non muoio" e santa Teresina del Bambin Gesù, interrogata sulla sua rassegnazione a morire, rispose: "Io trovo che non c'è bisogno di rassegnazione se non per vivere, per morire non provo che gioia". Una riflessione sul mistero della morte, sulla fine corporale umana, attivata da una profonda contemplazione del racconto evangelico della Risurrezione di Lazzaro. Permanendo come sfondo il testo biblico, questa meditazione sottopone al vaglio della critica costruttiva il mistero che si aggira intorno allo scacco della morte, dando così la soluzione a questo apparente e improvviso arresto della vita. Il Signore Gesù ha sconfitto la morte. Essa è stata definitivamente abbattuta.

Un giovane medico entra a contatto con l'essenza più umana della propria professione. Il primo incarico in un piccolo paese della Sicilia più ancestrale diviene occasione per scoprire che a volte i grandi sogni si realizzano dove meno ce lo aspettiamo. Giunto dall'Abruzzo prevenuto e distaccato - attraverso un paziente giovane e difficile e con l'aiuto di una comunità unita attorno alle proprie tradizioni - il neodottore sovvertirà le certezze e le gerarchie costruitesi nel corso degli studi e della vita in città: la vita può essere molto più stimolante anche laddove appare a un primo sguardo priva di attrattiva e, a volte, la forza della speranza può far affrontare e superare ostacoli (come la malattia) che con le sole armi della scienza e della ragione appaiono insormontabili. Accanto alla storia principale, quella del legame che il medico instaura col suo piccolo paziente, si snodano parallelamente tante altre piccole storie, fatte dei rapporti che pian piano il dottore intesse con la comunità del paese, che offrono l'occasione per descrivere paesaggi interiori ed esteriori.