Libri di Federico Piseri
Lettere sforzesche. Formazione familiare e costruzione del potere nel Ducato di Milano
Federico Piseri
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2025
pagine: 256
Nel volume ci si propone di studiare il tema dell'educazione epistolare e delle pratiche educative a essa connesse alla corte degli Sforza, nei suoi intrecci con le relazioni di potere che pervadono i rapporti familiari e politici dopo il 1450, quando Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti conquistano Milano. A partire dall'analisi degli intrecci fra le lettere della famiglia ducale, emergono questioni connesse alla formazione dei figli e del senso dello Stato nel periodo iniziale della storia della dinastia sforzesca. Attraverso un approccio interdisciplinare che combina analisi storica, network analysis e uso di strumenti digitali, il volume ricostruisce la rete di relazioni che legavano la duchessa alle élites del dominio. Un contributo per comprendere le dinamiche educative, relazionali e politiche del Rinascimento italiano e il ruolo delle pratiche epistolari nella costruzione del potere.
La formazione del mercante. Scuole, libri, cultura economica a Milano nel Rinascimento
Giuseppe De Luca, Angela Nuovo, Federico Piseri
Libro
editore: L'Onda
anno edizione: 2021
Maestri e pratiche educative in età umanistica. Contributi per una storia della didattica
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 258
Questo primo volume dedicato alla storia della didattica prende avvio dall'Umanesimo e da esperienze formative dentro/fuori/intorno alle corti italiane tra la fine del Medioevo e l'inizio della modernità. Al centro dei contributi, alcune realtà specifiche della Penisola, con particolare riferimento al settentrione (gli ambienti culturali nei quali si formano i Savoia, gli Sforza, i Gomaga, gli Este), ma soprattutto le vite, sempre in movimento, e il lavoro intellettuale di tanti "magistri", noti (tra cui Vittorino da Feltre) e meno noti, insieme ai loro allievi. La sezione iniziale dell'opera ("Interrogativi di fondo") pone i quesiti fondamentali che costituiscono il filo rosso del libro: la nascita di proposte e la diffusione di pratiche educative nel XV secolo tra continuità e variazioni, il rapporto originale che si configurò con i classici, l'affiorare di nuove idee di cittadino e di cittadinanza; il tutto ripreso e riletto da una storiografia variamente interessata al tema nei secoli successivi, anche in funzione del delicato percorso di "nation building".
Autografie dell'età minore. Lettere di tre dinastie italiane tra Quattrocento e Cinquecento
Monica Ferrari, Isabella Lazzarini, Federico Piseri
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 269
L'autografia dell'"età minore" dei principi italiani tra Quattro e Cinquecento è un tema all'incrocio di molti ambiti di ricerca: la storia dei linguaggi politici, la storia culturale, la storia dell'educazione e delle pratiche formative, la storia dell'infanzia, la paleografia e la diplomatica, l'epistolografia. Nel volume vengono analizzate, da diverse prospettive, le lettere autografe dei membri più giovani (maschi e femmine) delle tre dinastie italiane degli Este, dei Gonzaga e degli Sforza, accomunate da lessici politici e culturali e da vincoli di sangue, in un periodo cruciale - la seconda metà del XV secolo e gli esordi del XVI - per la ridefinizione dei modelli che presiedono alla formazione dei principi e alle forme della comunicazione politica. Completa il volume un'antologia, in parte inedita, di lettere autografe, corredata della loro riproduzione.
Pro necessitatibus nostris. Rapporti tra Stato sforzesco, operatori economici del dominio e prestatori esterni (1450-1468)
Federico Piseri
Libro: Copertina morbida
editore: Pavia University Press
anno edizione: 2016
pagine: 238
L'opera analizza due registri ducali inediti dello Stato sforzesco, contenenti documenti datati dal 1458 al 1468, per buona parte lettere di assegnazione e corrispondenza dei maestri delle entrate ordinarie. Destinando le entrate fiscali ai suoi creditori, Francesco Sforza raccoglieva il denaro necessario per attuare la sua influente politica italiana, per le provvisioni militari e gli stipendi degli officiali dello Stato. Nei tardi anni Cinquanta il ducato si stava riprendendo dalla crisi economica. La guerra per il regno di Napoli (1459-1463) rompe il precario equilibrio della camera ducale e la partecipazione attiva del duca produce un incremento incontrollabile delle spese e ingenti debiti. Il lavoro di ricerca condotto sui registri ducali si concentra su prestatori e collettori, sulle loro carriere politiche e sulle loro origini, indagando sui legami tra potere politico ed élite finanziaria del ducato. Particolare rilievo viene dato ai più importanti offici finanziari tenuti dai mercanti/banchieri locali - tesorerie del comune di Milano e delle altre città e maestri delle entrate - e alle relazioni con il banco Medici, presentate da un inedito punto di vista milanese.