Libri di Felice Foresta
L'arcobaleno di Marisol
Felice Foresta
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2025
pagine: 216
"L’arcobaleno di Marisol" è la storia di una bambina di cinque anni di St. Anneau, un paese della Francia meridionale. Un giorno di aprile, viene giù di colpo dallo scivolo dell’asilo. Una caduta apparentemente banale, una come tante per i bambini della sua età. Quella caduta, invece, segna un confine. "L’arcobaleno di Marisol" è il racconto di un padre, Daniel Galeotier, che, dal giorno in cui la figlia viene divelta dalla sua quotidianità, sperimenta una lacerazione intima, una rivisitazione di sé stesso, un conflitto con la propria fede. Daniel si frange in una galleria di personaggi, in gran parte femminili, che incrocia sul proprio percorso di speranza e di sofferenza. Ognuno di loro, ciascuno a modo suo e, forse, senza neppure saperlo, si fa custode di un pezzo dell’amore di una madre. Quel sentimento unico e universale che anima, sino alla profondità delle sue fibre, Martine Luxon, la mamma di Marisol. Nello sfondo, Nanette Garillon, la deliziosa e anziana fioraia che Daniel conosce da quando è bambino. Nanette Garillon, assiepata fra i colori dei suoi foulard, è un po’ oracolo e un po’ provvidenza.
La lanterna e le ortiche. Piccole storie
Felice Foresta
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2021
pagine: 140
"Se fossero colore, avrebbero la rara luminosità dei paesaggi montani di Segantini o, più spesso, la soffusa malinconia dei chiaroscuri della campagna dolente e, a tratti, ostile di Fattori. Ma sono parola, questi racconti di Felice Foresta. E della parola, capace di incidere la pietra, hanno il vigore e il gusto salato, che prima appaga e dopo pizzica la gola. Da subito, ci avviluppano in un abbraccio stordente di suoni, di profumi, di oggetti quotidiani e di liturgie di gesti intorno a essi meticolosamente intessuti. Situazioni di ancestrale memoria, che ci investono con il calore di un mondo a molti familiare, ma da pochi intimamente vissuto. Ben presto, poi, ci riconsegnano alla coscienza, dal retrogusto amaro, dello strappo che, irricucibile, ci separa da quella dimensione di figure e azioni straordinarie. Ma non è soltanto il tempo delle nostre radici che questi racconti ci restituiscono. Con un balzo non meno ardito ci proiettano anche in quello, altrettanto mitico e trasognato, della nostra infanzia, delle illusioni che la sostanziano, degli affetti e delle certezze granitiche che la popolano..."
Dietro la fontana...
Felice Foresta
Libro: Libro rilegato
editore: La Rondine Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 56
Lungo il sentiero delle trasparenze
Felice Foresta
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2018
pagine: 174
Trasparenze del presente le chiama Federico Forster che, sotto la spinta prepotente di un incontro casuale, intraprende, in una sorta di personale iniziazione all’età adulta, un viaggio duplice e inconsapevole. Nello spazio annegato nel sole, o grigio di una nebbia testarda, e nel tempo. A prendere corpo è, così, un’idea di persona, un fratello del padre morto quando lui era ancora in fasce, la cui assenza ha tacitamente segnato – come scoprirà nel lento dispiegarsi di un accidentato percorso di ricostruzione – ogni tappa del suo vivere. Federico, improvvisandosi a investigare tra pochi e smozzicati indizi, raccoglie, allora, dalle voci riflesse dei testimoni dell’epoca solo scaglie di verità, sufficienti, però, a ricomporre il ritratto di un uomo qualunque, in apparenza, un medico come tanti nell’Italia in bianco in nero del dopoguerra. Un uomo che, come pochi, negli anni incerti della rinascita ha saputo imprimere il sigillo indelebile di una purezza d’animo e di una bontà inusitata a ogni incontro fatto, a ogni relazione intrecciata e, sopra a ogni cosa, alla propria professione, scelta con la coriacea determinazione dei bambini e perseguita con ostinata caparbietà.
Il faggio che sposò la luna
Felice Foresta
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2015
pagine: 200
Questa è una storia che comincia con una dolorosa ricorrenza, quando Giancarlo Morabito, docente di Botanica Farmaceutica all'Università di Agraria di Piacenza, intraprende il suo personale viaggio verso le radici in Calabria. La celebrazione della Messa per i trent'anni dalla morte della madre lo riconducono nel suo alveo naturale, tra volti e paesaggi familiari. E così dal fondo della sua anima riemergerà quel magma di sopite sensazioni, di immagini, sfocate agli occhi della mente, ma sempre vivide allo sguardo del cuore, di eteree suggestioni e atavici saperi che, per ogni uomo, sono autentica linfa di vita e che della vita, delle sue spigolose contraddizioni, delle sue evoluzioni impreviste riescono a illuminare ogni più cieco anfratto. Così sarà anche quando Giancarlo, "inciampato" casualmente nel destino di dolore e dannazione di un vecchio compagno di giochi e desideroso di aiutarlo, all'inizio non saprà, sopraffatto ed impotente, come agire, rimanendo combattuto tra fede e ragione, tra legge di Stato e legge del cuore. Giancarlo troverà la strada grazie al ricordo del padre e al valore simbolico del pane, che è pane di vita, pure quando è coriaceo nella sua durezza.