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Libri di Francesca Morandini

Il dittico di Boezio. Dall'antichità al Museo di Santa Giulia

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2025

pagine: 216

Costituiti da due tavolette di osso o avorio con iscrizioni e decorazioni, i dittici erano realizzati dalle maestranze romane quando si svolgevano le elezioni consolari, quasi sempre su commissione degli stessi consoli che erano soliti regalare tali opere agli amici per celebrare la loro nomina. Conservato nel Museo di Santa Giulia a Brescia, il Dittico di Boezio è un dittico consolare in avorio realizzato nel 487 d.C., in occasione dell'assunzione dell'incarico di console da parte di Nario Manlio Boezio, padre del filosofo Boezio. Si tratta di una raffigurazione di rappresentanza, dove il console appare distaccato dal mondo, come un sovrano o un santo, fisso e immobile nella sua gestualità sobria e contenuta. Nel corso dei secoli, questo prezioso manufatto ha subito una radicale trasformazione, passando dall'uso profano a quello ecclesiastico nella liturgia della chiesa occidentale; il riutilizzo del dittico in ambito cristiano, come memoriale dei benefattori della Chiesa defunti o viventi, è testimoniato dalle eleganti miniature di carattere cristiano e dalle sottostanti liste di nomi del VII secolo, aggiunte successivamente. Donato al Comune di Brescia e oggi conservato presso il Museo di Santa Giulia, il Dittico di Boezio è protagonista di questo volume che ne ricostruisce le vicende storiche attraverso i saggi e gli approfondimenti di importanti studiosi che ripercorrono la sua duplice storia di oggetto pagano reimpiegato in età altomedievale a scopo devozionale.
29,50 28,03

Luigi Basiletti e l'antico

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 184

Nell'aprile del 1823, esattamente duecento anni fa, Luigi Basiletti si faceva promotore della grande impresa che portò alla luce l'area monumentale di Brescia romana, con il Capitolium e la straordinaria scoperta del deposito dei bronzi dei quali faceva parte la Vittoria Alata. Pittore, connoisseur e architetto, Basiletti intraprese - nel corso di un fondamentale soggiorno a Roma nell'ambiente che si riuniva intorno ad Antonio Canova - gli studi di antiquaria e di archeologia che risulteranno decisivi per la sua formazione, segnata indelebilmente dalla fascinazione per l'Antico. Del suo ruolo di direttore degli scavi, di progettista del Museo Patrio e di ideatore della prestigiosa pubblicazione destinata a documentare edifici e reperti resta traccia negli scritti e nella cospicua produzione di disegni e acqueforti che - a fianco delle più tradizionali pitture di soggetto storico e mitologico - trasmettono l'idea di una visione capace di aggiornare gli assunti neoclassici alla luce della nuova sensibilità romantica.
27,00 25,65

Brescia Museo di Santa Giulia. Un viaggio nel tempo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 88

Un viaggio alla scoperta del complesso monumentale di Santa Giulia e delle sue collezioni. Il Museo di Santa Giulia a Brescia è allestito all'interno del monastero benedettino femminile di San Salvatore-Santa Giulia, fondato nel 753 d.C. dal duca Desiderio, poi ultimo re dei Longobardi (dal 757), e dalla moglie Ansa. Oggi al suo interno, senza soluzione di continuità, si snodano percorsi di visita che attraversano gli spazi storici del monastero (basilica di San Salvatore, Oratorio romanico di Santa Maria in Solario, Coro delle monache, chiostri) e delle fasi insediative che ne hanno preceduto la costruzione (domus romane), e le sezioni museali, permettendo un viaggio all'interno della storia della città e anche dell'Europa stessa dal III millennio a. C. sino al XVIII secolo. Alessandro Manzoni ambienta proprio nel monastero le pagine finali della tragedia Adelchi, dedicata al popolo dei Longobardi; Ermengarda, una delle figlie di Desiderio, ripudiata da Carlo Magno al quale era andata in sposa, spira proprio sotto un tiglio in uno dei chiostri di Santa Giulia. Unico per la sequenza architettonica che lo costituisce e per la storia che racchiude, il complesso monumentale di Santa Giulia ha attraversato i secoli sino alla soppressione avvenuta in età napoleonica. Aperto al pubblico nel 1998, dopo svariate destinazioni d'uso e a seguito di imponenti scavi archeologici e interventi di restauro, ospita il Museo della città. Dal 2011 è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dall'UNESCO. Questa guida presenta i luoghi e le opere più significative di Santa Giulia, che consentono di seguire la storia non solo della città ma anche della cultura europea attraverso capolavori artisti unici e mirabilmente ambientati.
14,50 13,78

«Necessitano alla Vittoria Alata le cure del restauratore». Studi, indagini e restauro del grande bronzo di Brescia

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2022

pagine: 328

Il volume presenta i lavori e le analisi svolti durante il restauro della Vittoria Alata di Brescia, restauro che non è solo un intervento su un reperto di grande valore archeologico e artistico ma anche l’occasione di riscoprire il significato della statua nel più ampio panorama dell’archeologia bresciana, e riflettere sui modi e sulle forme di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico. Simbolo della città, l’incantevole figura e la bellezza senza tempo della Vittoria Alata non cessano di affascinare, dopo quasi duemila anni, tutti coloro che hanno l’occasione di ammirarla e che sanno cogliere il grande potere evocatore di questo capolavoro della produzione artistica di età romana. Ma chi osserva la Vittoria Alata oggi, nel tempio rinnovato, non identifica più – o soltanto – l’oggetto meraviglioso prodotto dalla più alta manifattura del I secolo: è portato istintivamente a collegare l’immagine della statua con quella della più nobile identità femminile, una manifestazione della bellezza greca e della forza latina. Una forza femminile, benevola, resiliente, emblema della rinascita di Brescia, che cerca la pace, il rispetto dell’armonia, delle regole, degli equilibri e della concordia civile.
66,00 62,70

La Vittoria Alata. «Non ho visto nulla di più bello»

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 208

Un volume dedicato a una delle più straordinarie statue di epoca romana, in occasione del suo ritorno nella città di Brescia. Dopo quasi due anni di lavori di restauro, la Vittoria alata, una delle più straordinarie statue di epoca romana, sarà ufficialmente restituita a Brescia a novembre 2020. La grande statua in bronzo, amata da Giosuè Carducci che la celebrò nell’ode Alla Vittoria, ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III che ne vollero una copia, che per composizione, materiale e conservazione è una delle opere più importanti della romanità, avrà una nuova collocazione nella cella orientale del Capitolium, in un allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg nella cella orientale del Capitolium. È proprio presso il Capitolium che nel 1826, durante gli scavi archeologici condotti dai membri dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia, venne ritrovata all’interno di un’intercapedine dell’antico tempio romano, insieme a sei teste imperiali e ad altri reperti, forse per preservarla da eventuali distruzioni. Dedicato a quest’opera d’arte di straordinaria bellezza, il volume ne racconta la storia e il recente restauro da parte di numerosi professionisti che a vario titolo, ciascuno con la propria specializzazione, sono stati impegnati nelle numerose attività di conoscenza e di conservazione del bronzo. Gli interventi si sono concentrati dapprima sulla pulitura della scultura, quindi sulla rimozione controllata dei materiali che riempivano la statua e della struttura interna a cui si agganciavano le ali e le braccia della Vittoria, sulla progettazione del sostegno interno a garanzia della statica del bronzo, e sulla stesura di un materiale protettivo, scelto anche in base alle caratteristiche dell’ambiente espositivo. Nel volume presenti i seguenti testi: La statua e la sua storia di Francesca Morandini; La Vittoria Alata e il nuovo Capitolium di Juan Navarro Baldeweg, intervista di Pierre-Alain Croset; Viaggio iconografico, modelli, e fortuna di Marcello Barbanera; L’intervento di restauro di Anna Patera.
35,00 33,25

Alfred Seiland. Imperium romanum. Fotografie 2005-2020

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 144

Attraverso un’ampia selezione di immagini tratte dal lavoro monumentale Imperium romanum di Alfred Seiland, il volume propone un grande ideale viaggio transcontinentale, toccando siti archeologici emblematici come Roma, Palmira, Samaria o Epidauro, in 40 paesi. L’artista austriaco ha viaggiato nei territori in cui si estendeva l’impero romano, dalla Siria alla Scozia e oltre, fermando sulla pellicola le diverse sfumature di interazione tra uomo e rovine. Il progetto artistico illustra, con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimal, l’inestricabile e vitale rapporto tra le antichità romane e i luoghi della modernità. Le rovine romane emergono così in tutta chiarezza come il grande patrimonio comune di un’identità visiva europea, una sorta di minimo comune denominatore dell’arte moderna e dell’architettura contemporanea, la prima forma di globalizzazione dello sguardo. Attraverso le pagine del volume, il lettore è accompagnato a scoprire le trasformazioni delle città e del paesaggio: l’occhio del fotografo ne esalta il riuso talvolta consapevole talvolta casuale, e ironizza sul surreale dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici. Non è facile tradurre in scatti quello che può essere il significato dell’antico – o meglio delle rovine antiche – per la società contemporanea. Con questo progetto, costantemente in progress, Seiland è riuscito a far trasparire, nel mondo globalizzato, la traccia del senso di comunità che l’Impero romano ha lasciato: dal reperto archeologico nel museo alle vestigia archeologiche nel paesaggio attuale. Dai suoi scatti emerge il nuovo significato del concetto di integrazione paneuropea che l’impero romano aveva avviato e realizzato per l’arco della sua durata e che le vicende storico-culturali dei vari paesi hanno modificato, distrutto e adeguato.
39,00 37,05

Il restauro dei grandi bronzi archeologici. Laboratorio aperto per la Vittoria Alata di Brescia

Il restauro dei grandi bronzi archeologici. Laboratorio aperto per la Vittoria Alata di Brescia

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2020

pagine: 215

«La Vittoria Alata è per la nostra città un simbolo di grande potere evocatore; oltre a colpirci ancora oggi per la sua bellezza e la sua rarità, rammenta a tutti bresciani quella straordinaria stagione archeologica che ha visto la scoperta, tra il 1823 e il 1830, dei monumenti principali dell'antica Brixia e del tesoro dei bronzi di cui essa stessa fa parte. Ci rammenta anche che proprio grazie alla sua scoperta chi ci ha preceduti decise di aprire il primo museo civico della città, il Museo Patrio, dando vita a una straordinaria sequenza di presidi della cultura che ancora oggi è in continua crescita ed evoluzione. L'Opificio delle Pietre Dure ci ha fatto l'onore di accogliere la Vittoria Alata e di dedicare ad essa l'attenzione che solamente un'Istituzione di tale calibro può garantire; esperienza, competenza, studio e rigore hanno sin da subito risarcito idealmente il vuoto che tutti noi bresciani abbiamo percepito in questi mesi muovendoci nelle sale del Museo. Siamo consapevoli e al contempo orgogliosi del progetto che abbiamo potuto avviare intorno al nostro simbolo, che per la prima volta nella sua storia viene indagato a tuttotondo; la verifica dello stato conservativo, la lettura delle tracce che il tempo ha lasciato sull'antico bronzo, ma anche le azioni di cura che altri prima di noi hanno dedicato alla Vittoria ci permetteranno di conoscerne a fondo la sua storia e, speriamo, anche l'origine. Partecipare al convegno e vedere l'interesse da parte del mondo scientifico, non solo italiano, intorno alla Vittoria, ci ha confermato che questo simbolo continua a volare ben oltre i confini della nostra città; grazie al rigore metodologico con il quale il progetto è stato condotto, sicuramente il "caso Vittoria Alata" resterà esemplare e la rapidità dell'uscita di questi atti garantirà lo spirito con il quale è stato improntato l'intero lavoro: la condivisione dei risultati e dei valori, che l'opera d'arte ancora ci sa trasmettere.» (Dalla Presentazione di Emilio Del Bono Sindaco di Brescia e Laura Castelletti Vicesindaco di Brescia)
36,00

Brixia. Viaggio nella città nascosta

Brixia. Viaggio nella città nascosta

Francesca Morandini, Angela Bersotti

Libro: Copertina rigida

editore: Emotionbooks

anno edizione: 2009

pagine: 48

12,00

Brixia. Viaggio nella città nascosta

Brixia. Viaggio nella città nascosta

Francesca Morandini, Angela Bersotti

Libro: Copertina rigida

editore: Emotionbooks

anno edizione: 2009

pagine: 48

9,90

Alfred Seiland. Imperium romanum. Fotografie 2005-2020

Alfred Seiland. Imperium romanum. Fotografie 2005-2020

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2020

pagine: 220

Attraverso un'ampia selezione di straordinarie immagini tratte dal lavoro monumentale "Imperium romanum" di Alfred Seiland, il volume propone un grande ideale viaggio transcontinentale, toccando siti archeologici emblematici come Roma, Palmira, Samaria o Epidauro, in 40 paesi. L'artista austriaco ha viaggiato nei territori in cui si estendeva l'impero romano, dalla Siria alla Scozia e oltre, fermando sulla pellicola le diverse sfumature di interazione tra uomo e rovine. Il progetto artistico illustra, con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimal, l'inestricabile e vitale rapporto tra le antichità romane e i luoghi della modernità. Le rovine romane emergono così in tutta chiarezza come il grande patrimonio comune di un'identità visiva europea, una sorta di minimo comune denominatore dell'arte moderna e dell'architettura contemporanea, la prima forma di globalizzazione dello sguardo.
35,00

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