Libri di Francesco Belluomini
Sul secco di quell'erba. Romanzo in versi
Francesco Belluomini
Libro
editore: Casa Editrice Pagine
anno edizione: 2002
pagine: 206
Senza distanze
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Bonaccorso Editore
anno edizione: 2004
pagine: 142
L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Bonaccorso Editore
anno edizione: 2006
pagine: 250
La finestra sul mare
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Bonaccorso Editore
anno edizione: 2007
pagine: 402
Il mercato delle idee. Endecasillabi narranti
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 232
«Ideale conclusione del libro di una vita, "Il mercato delle idee" mette in tavola tutte le carte del narratore-poeta, la cui ora di gloria sembra finalmente arrivata, sotto forma di una scrittura avvolgente e interminabile strutturata sui ritmi endecasillabici di una sorta di poema epico di un’età senza epica, in cui a campeggiare è un Uomo Solitario, preso nel suo sogno di Poesia, lasciandoci la nostalgia delle imprese dei Grandi Eroi sulla scena di un impossibile Opus Maximum.» (dalla prefazione di Vincenzo Guarracino). Postfazione di Federico Migliorati.
Celeste odissea
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Bonaccorso Editore
anno edizione: 2008
pagine: 222
Viareggio. 29 giugno 2009. Nell'arso delle sponde
Francesco Belluomini
Libro
editore: Bonaccorso Editore
anno edizione: 2010
Sul crinale dell'utopia
Francesco Belluomini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 264
In questo romanzo viene narrata la vicenda realmente vissuta dal viareggino Eugenio del Magro, qui rappresentato come Eugenio Del Sarto. La storia parallela, invece, riferita al transcaucasico Fiodor Levskilyj è scaturita dalla penna dell'autore, sebbene ogni riferimento storico e geografico corrispondano alla verità. Il lavoro di Francesco Belluomini non lascia indifferente il lettore che conosce la triste storia del XX secolo, il secolo erede di una modernità contraddistinta dalla fede cieca nella ragione e nel progresso. La storia dei protagonisti, che hanno sperimentato le atrocità dei "gulag" sovietici, si pone come paradigma di una esperienza cui nessuna vicenda medioevale può essere paragonata. "Quali sono i 'secoli bui'?" ci si può domandare dopo la riflessione suscitata da questo romanzo-documento. "A che punto di barbarie può condurre un'ideologia incapace di confrontarsi con i più elementari diritti umani?". La lettura del testo, pertanto, si presenta anche come invito a quel senso di apertura intellettuale che permette al presente di far tesoro del passato perché simili "orrori", sempre in agguato nei momenti di ottenebramento razionale, non si ripetano più.