Libri di Francesco Paolo Botti
Modernità del Decameron. Sei letture (e una nota)
Francesco Paolo Botti
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2024
pagine: 230
La "modernità" di cui parla il titolo è nozione indubbiamente esposta al rischio della genericità o dell’anacronismo, ma è sembrata comunque un’insegna funzionale a ribadire la dirompente novità formale del ‘realismo’ decameroniano e a riassumerne specialmente quei caratteri - schematizzando - di complessità, problematicità, apertura relativistica della rappresentazione (insistentemente illustrati, in una convergenza che forse vale la pena rivendicare, dai pur differenti e specifici tragitti interpretativi) in cui si traduce una visione dell’esistenza (nonché del valore e del compito della letteratura) che tende a disgregare gli assetti ideali della cultura teocentrica medievale.
Scritti su Leopardi
Francesco Paolo Botti
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 160
Gli studi raccolti in questo volume, composti nell'arco di quasi un ventennio, disegnano un ventaglio variegato di occasioni critiche. Ma, a ricondurre la specificità delle singole analisi a una - seppur inevitabilmente relativa - compattezza monografica provvede la coerenza dei loro esiti interpretativi, tutti convergenti nel mettere in rilievo, in vari oggetti e da varie prospettive, la cesura profondissima che la produzione leopardiana opera all'interno di una secolare tradizione poetica e culturale. Sia che affronti, in maniera radicale, tematiche supreme come il dolore o la felicità, sia che rimoduli una figura cruciale della scrittura letteraria come l'ossimoro, a cui conferisce un nuovo e inconfondibile spessore ideologico, sia che dal cuore stesso della sua educazione classicistica liberi le cadenze assolute della lirica moderna, esperienza separata, diversa dalla precedente, sia che testimoni nella commistione di stili delle "Operette morali" l'impossibilità del tragico nel mondo contemporaneo, la parola di Leopardi, del poeta-filosofo, risuona sempre con l'intensità rivoluzionaria e preveggente che ne fa il primo, grande classico italiano della modernità.