Libri di Francesco Pasca
Ex verbis. Metro del mio tempo
Francesco Pasca
Libro
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2023
pagine: 116
La caduta degli Dei. Ovvero: la difficile esistenza dell'io
Francesco Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Spagine
anno edizione: 2020
pagine: 80
Il cancello ovvero: Ed(essa) è altrove
Francesco Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: I quaderni del Bardo
anno edizione: 2018
pagine: 116
"Alma e Alvise si amano. Il loro è un amore che appare come un’eterna rincorsa verso qualcosa di indefinito. Dalla piazza di Barbarano, piccola frazione di Morciano di Leuca, ha inizio una storia densa di enigmi che affascinano il lettore. Il topos letterario che emerge nel nuovo lavoro di Francesco Pasca si riconosce nell’abilità propria dell’autore nel plasmare la parola e darle una forma nuova. Stile, sintassi, retorica hanno un sapore diverso nei suoi romanzi dove prosa e poesia si sposano in un sortilegio che incanta. Tra le pagine de “Il cancello”, libro appassionante perché mantiene vive le domande esistenziali, il Sud è solo un pretesto per raccontare uno stato d’animo convulso, complesso, astruso e straordinario come quello dei protagonisti." (Dall'introduzione di Paola Bisconti)
7x7. Ho scritto t'amo sulla (carta)
Francesco Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2018
pagine: 96
Un libro scandito in sette parti, come svela l'autore artista e poeta visivo tra i fondatori del manifesto della singlossia: "7 i giorni inseriti in nove gruppi per poesie intitolate nei numeri ad altrettante preposizioni (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra). S'aggiungono due, penultima e ultima, per un totale di 52 e per il numero delle settimane in un anno nonché quello degli anni di operatività artistica su 72. L'ultima poesia, inserita come Zero [fra], intitolata "Un pensiero postumo", chiude il cerchio aperto con il tema dell'Ozio. Nell'incipit di ciascuna poesia s'indaga il verso della relazione amorosa sulla (carta). Dall'Alfabeto al Segno e da ogni Cosa è possibile attendere agli organi del linguaggio per ricombinare, colorare la propria Anima." E a proposito della raccolta, scrive in una nota la prof Laura Madonna: "Con quest'ultimo contributo poetico Francesco Pasca si conferma un visionario che spazia tra pensiero e parola, tra paesaggi cosmici e scene terrestri abitate da "ghiacciai bollenti" come da paesaggi assolati. (...) Ed è qui, nel silenzio della pagina bianca, che diventano luogo abitabile, accogliente, proiettato nello sconfinamento verso il "possibile".
L'Alberto ovvero della parola nel luogo dell'accedere. In un punto&accapo
Francesco Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Terra d'Ulivi
anno edizione: 2016
pagine: 70
(Se)i c(ecco) & f(atto)
Francesco Pasca
Libro: Copertina rigida
editore: I quaderni del Bardo
anno edizione: 2015
pagine: 52
Questa pubblicazione in linea con la scelta editoriale della casa editrice i Quaderni del Bardo che pensa a tutelare il prezioso se non il raro o il "mostruoso" nell'accezione derivante dal latino "monstrum" ovvero eccezionale, è un invito al viaggio rivolto ad un ipotetico lettore che ama perdersi nei labirinti del senso, dove sovente frattali di combinazioni sintagmatiche rivelano incanti e fascinazioni talvolta terribili, talvolta dolcissime.
L'Alfa Thea. Uomo di Nazareth
Francesco Pasca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2013
pagine: 126
Eu-tòpos. Mi disegni una parola? La parola nominata
Francesco Pasca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2009
pagine: 152
Otranto. Il luogo delle parole. Dialogo virtuale sulla scrittura di pietra
Francesco Pasca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2008
pagine: 144
Il gesto. Giano: idea di fili senza spessore
Francesco Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Lupo
anno edizione: 2011
pagine: 193
Si può amare la Scrittura? Si può dialogare nell'impossibile? Nella stesura del non-racconto l'interrogativo diventa forte, sollecita. È la stessa Scrittura che incalza, soffia e traduce. Quando la Scrittura s'identifica in un nome, in Thea, il personaggio di nome Giano, duella con l'unicità di Thea, quella dell'essere senza falsi pudori, senza veli. Come Scrittura, Thea, questo rivendica. Nel suggerire parole, non può non far scuotere Fiato che è lo stesso Giano. La duplicità, che è incertezza, diventa il tramite per l'atto estetico da trasferire sul corpo di Thea con il timore dell'inizio, dell'horror vacui che qualunque gesto porta con sé nel trasferirsi su di una superficie. Giano ozia, Fiato racconta. Tre lettere rinvenute sono il pretesto. Thea-'Ntina subisce e si vendica con il rovello in cui costringe Giano. Ma, è anche la stessa duplicità di Thea a soccorre Giano nell'iniziazione, e lo induce a dirigersi nell'unità di un'Anima-Memoria, nel far rincorrere l'Udito che è Parola, il Gesto che è il Segno ed il Filo senza spessore che è l'Immagine.