Libri di Francesco Santucci
La chiesa della «Madonna di Colderba» presso Assisi
Libro: Libro in brossura
editore: 101 Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 119
Voglia di pedalare. Memorie di un cicloturista
Francesco Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2018
pagine: 98
Appendice fotografica: Gino Bartali ad Assisi (1937).
Rivotorto d'Assisi. Toponomastica come storia
Francesco Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: FolignoLibri
anno edizione: 2017
pagine: 107
Scuola e folklore a Collemancio di Cannara mezzo secolo fa (1965-1966)
Francesco Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2016
pagine: 101
Da Trento ad Assisi Giuseppe Placido Nicolini vescovo della città serafica (1928-1973)
Francesco Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2014
pagine: 400
"Il 25 novembre (1973) in Trento mons. Giuseppe Placido Nicolini compiva il suo Natale nell'eternità (...). Era sempre amabile e sorridente. Nulla mai per sé, tutto per gli altri. Nella sua casa ad ogni povero dava quanto aveva. Durante la seconda guerra mondiale il vescovado divenne l'asilo dei profughi e specialmente degli ebrei. Aveva la nobiltà dell'autentico benedettino e la povertà di un vero francescano. Tutti i giorni lasciava il vescovado per camminare col suo passo svelto e leggero per le vie della città: ai bimbi donava un dolce e a tutti un affettuoso saluto. Fu lui che ottenne che S. Francesco fosse proclamato Patrono d'Italia. Assisi la portava nel cuore e cercò ogni mezzo per innalzarla al più grande prestigio (...)." (Don Giovanni Rossi, in "Rocca", dicembre 1973)
Le pietre raccontano di Chiara e Francesco
Elio Ciol, Francesco Santucci, Tony Bernardini
Libro: Copertina morbida
editore: Cittadella
anno edizione: 2006
pagine: 102
Elio Ciol dedica la sua attenzione in questo suo lavoro al lato "femminile" di Assisi, quello che vede la cittadina umbra come luogo della vita e delle opere di Santa Chiara, cogliendone, con estrema sensibilità, il profondo spirito umano e religioso che anima il suo assetto urbanistico. Si tratta di un racconto fotografico in cui le singole immagini non possono e non devono quindi essere viste ed interpretate singolarmente, ma devono essere contestualizzate in una narrazione unitaria che sottolinea due elementi chiave: l'essenzialità della povertà ed il silenzio della contemplazione.