Libri di Frédéric Vitoux

"Un gatto è l'incantesimo stesso, la delicatezza nell'onda..." dichiarava Louis-Ferdinand Céline. E Bébert, grosso ed elegante gatto tigrato dalla straordinaria intelligenza, tanto ingordo e brontolone quanto fedele, non era un gatto ordinario. Abbandonato dal suo primo padrone, l'attore di cinema Le Vigan, dopo lungo vagare in Montmartre, al momento dell'occupazione, viene raccolto da Celine e da sua moglie e condividerà le loro peregrinazioni, le loro avventure, la loro miseria, il loro esilio. Céline ne ha fatto uno degli eroi dei suoi ultimi romanzi - quelle cronache allucinate della Germania sconfitta -, e uno dei gatti più famosi della letteratura francese.

"Ogni gatto è un'opera d'arte", disse Leonardo Da Vinci. Nessuna citazione risulta più appropriata per aprire l'opera di Frédéric Vitoux: un dizionario amoroso, evidentemente di parte, che raccoglie in ordine alfabetico i nomi dei gatti più famosi e molti argomenti che li riguardano. Ce n'è per tutti i gusti: gatti citati da Shakespeare, Baudelaire o Hemingway, gatti protagonisti di famosi cartoni animati, come "Tom e Jerry" e "Alice nel paese delle meraviglie", o di episodi storici realmente accaduti (nell'antico Egitto o alla corte di Luigi XIV a Versailles), senza dimenticare i molti personaggi del passato che hanno avuto un rapporto elettivo con questo felino straordinario e misterioso.