Libri di Gerardo Caputo
Colpevoli sovrapposizioni
Gerardo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Dialoghi
anno edizione: 2020
pagine: 104
Un uomo sale su un treno che da Roma lo porta a Parigi per incontrarsi con la giovane amante italiana lontano da occhi indiscreti. Lentamente, però, quel viaggio comincia a confondersi con un altro viaggio simile, compiuto tredici anni prima: ricordi, pensieri, rimpianti, propositi vecchi e nuovi si rincorrono e si accavallano nella mente del protagonista, facendolo sprofondare in una sorta di labirinto della memoria da cui fa fatica a uscire. Ma un labirinto è anche la città di Parigi, con i suoi luoghi più o meno celebri, le sue vie, le sue piazze, i suoi caffè, e soprattutto con la rete infinita della sua metropolitana, nella quale è sempre facile perdersi e difficile ritrovarsi. Colpevoli sovrapposizioni è anche un racconto sulla necessità di dimenticare, su quanto sia importante imparare a farlo per sopravvivere.
La sensibilità del vero
Gerardo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 208
Anno 2103. La vita sulla terra è stata sconvolta da una catastrofe che ha contaminato l’aria e costringe le persone a rinchiudersi in casa. Soltanto pochi temerari percorrono ancora le strade perché attratti da oggetti diventati ormai rari: i libri. Tutto si svolge in una dimensione virtuale: vendite, acquisti, prestazioni di ogni genere, viaggi, attività sportive e ludiche, ogni tipo di incontri. La vita passa attraverso il computer e quindi attraverso il linguaggio scritto, che ha soppiantato il parlato. In questo mondo chiuso, ridotto, silenzioso, un uomo e una donna trovano ancora la forza e il modo di allacciare una relazione fatta di messaggi scritti, di parole digitate su una tastiera e visualizzate su un monitor. Li lega l’amore per i libri e per la filosofia. Nessuno dei due, però, ha fatto i conti con la scrittura: può servire a nascondere e a nascondersi, può svelare un passato sepolto, un futuro inatteso, e rivelare una storia diversa da quella fin lì immaginata.

