Libri di Giacomo Daniele Fragapane
Paolo Gioli. Cronologie
Giacomo Daniele Fragapane
Libro: Copertina morbida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2020
pagine: 144
Figura anomala nella scena italiana e internazionale, pionieristico sperimentatore all'incrocio tra pittura, fotografia e cinema, Paolo Gioli (1942) crea immagini senza tempo condensando una vasta iconografia in una serie di virtuose operazioni con le tecniche artistiche e fotografiche. La sua opera rompe ogni vincolo disciplinare e si sviluppa come un laboratorio in cui si intrecciano meditazioni che investono numerosi campi. Dagli studi di pittura e nudo a Venezia nei primi anni sessanta, alla scoperta, dopo un soggiorno negli Stati Uniti, dell'avanguardia artistica, della fotografia, del cinema sperimentale, e poi in oltre mezzo secolo di prolifica e magmatica attività, Gioli si è sempre mosso come un archeologo mediale, snodandosi tra lo studio delle immagini e l'osservazione del corpo umano nei suoi aspetti anatomici, estetici, ideologici, erotici. Se i suoi primi film stabiliscono un'analogia sostanziale tra la celluloide e l'epidermide come interfaccia sensibile tra l'io e il mondo esterno, i transfer da Polaroid usano il corpo e i suoi frammenti come mezzo per esaminare la storia e le fondamenta teoriche della fotografia. Altri cicli di opere, come gli autoritratti, gli "sconosciuti", le "figure dissolute" o quelle "luminescenti", aprono a una chiave narrativa ed esistenziale, che sconfina nel cinema allo stesso modo in cui alcuni film, come quelli stenopeici o quelli "a contatto", sono, nella loro concezione e struttura, delle operazioni fotografiche. Questo saggio ripercorre l'attività di Gioli dai suoi esordi a oggi, interrogandone in modo sistematico le complesse ramificazioni mediali e intrecciando alla riflessione storica e teorica le parole dell'artista, che descrive analiticamente il suo metodo di lavoro.
Indagine sul paesaggio minerario sardo
Carlo Vigni
Libro: Libro in brossura
editore: Ilisso
anno edizione: 2019
pagine: 152
Un'indagine fotografica, iniziata nel 2014, nel sud-ovest della Sardegna, tra Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano, incentrata sul paesaggio industriale sorto a cavallo fra Ottocento e Novecento in relazione all'alto livello di sfruttamento della zona da parte dell'industria mineraria multinazionale. Un viaggio nella stratificazione di archeologie industriali di epoche diverse indissolubilmente legate allo straordinario paesaggio naturale sardo. Contributi di Giampaolo Atzei, Francesco Faeta, Giacomo Daniele Fragapane, Fabio Granitzio, Massimiliano Manis.
Davanti a una fotografia. Immagini, metodi d'analisi, interpretazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2019
pagine: 212
L'immagine fotografica, come del resto tutte le forme testuali, si presta a sistemi d'analisi di varia natura ed è quindi fonte di molteplici interpretazioni, ognuna potenzialmente valida. Questo volume raccoglie una serie di contributi costituiti da analisi di singole immagini fotografiche, con specifici riferimenti, caso per caso, alle attuali metodologie utilizzate nell'ambito degli studi visuali. Si tratta di saggi concepiti in funzione di differenti idee di fotografia e in relazione a diversi ambiti di studio: estetico, semiotico, storico, psicologico, antropologico, mediologico ecc. Ciò che li accomuna, e che consente di percepire tra le righe un dialogo sotterraneo, è il nesso di ordine metodologico che essi pongono tra una singola fotografia particolarmente significativa e un campo più vasto di temi e problemi, che quasi sempre, necessariamente, implica il riferimento ad altre immagini, a precedenti sintesi di natura storiografica, a paradigmi e categorie di ordine teorico. Ne scaturisce un quadro comparativo, multidisciplinare e talvolta interdisciplinare. Lo scopo è quello di evidenziare la pluralità delle voci e potenziali interpretazioni che una fotografia può innescare in chi la analizza, fornendo allo studioso, allo studente e al comune lettore, uno strumento sintetico concepito in maniera accessibile. Contributi di Valeria Biasi, Dario Cecchi, Giovanni Curtis, Alberto Di Cintio, Giacomo Daniele Fragapane, Francesco Marano, Adolfo Mignemi, Lucia Miodini, Anna Maria Monteverdi.
Passeggiata napoletana
Arturo Zavattini
Libro: Libro rilegato
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 144
Arturo Zavattini, figlio dello scrittore, pittore, regista e organizzatore di cultura Cesare, è stato, oltre che fotografo, operatore e direttore della fotografia, lavorando con importanti registi italiani e stranieri e filmando l’unica regia di lungometraggio realizzata dal padre, "La Veritàaaa", nel 1982. Ha fatto parte, come fotografo, della prima spedizione dell’etnologo Ernesto de Martino in Lucania, nel 1952. Una grande mostra antologica delle sue immagini degli anni Cinquanta è stata inaugurata a Roma nel dicembre del 2015 ed è attualmente in giro per l’Italia. "Passeggiata napoletana", che presenta – e indaga in una chiave interdisciplinare – le fotografie realizzate da Zavattini in due giornate in città, nell’ottobre del 1957, rivelando una straordinaria tempra di fotografo di strada, è il suo terzo libro, dopo "Arturo Zavattini fotografo in Lucania" (a cura di Francesco Faeta), Milano, 2003, e "AZ - Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema, 1950-1960" (a cura di Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane), Roma, 2015.
Brecht, la fotografia, la guerra
Giacomo Daniele Fragapane
Libro: Copertina morbida
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2016
pagine: 112
Nel 1955, un anno fatidico per la storia della fotografia, usciva, perlopiù ignorata, la Kriegsfibel di Bertolt Brecht, un libro composto da versi e immagini fotografiche che il drammaturgo aveva raccolto da riviste illustrate durante il suo esilio dalla Germania nazista, conservando talvolta anche le didascalie. Per la sua densità teorica e le sue inquietanti implicazioni contemporanee, esso rappresenta un caso editoriale sempre più frequentato dagli studiosi interessati ai meccanismi della propaganda, agli usi ideologici e alla ricezione delle immagini di guerra. La Kriegsfibel enuncia in modo inequivocabile i propri intenti: "questo libro vuole insegnare l'arte di leggere le immagini". Ma sotto molti aspetti tratta la fotografia come un oggetto puramente strumentale, rispondendole con una critica radicale del nesso tra capitalismo, riproducibilità tecnica e società di massa. Questo saggio ne esamina strategie e luoghi sintomatici, verificandone la portata teorica in rapporto a una serie di casi - precedenti, coevi e successivi cruciali per la storia e la teoria fotografica.
Punto di fuga. Il realismo fotografico e l'immagine digitale
Giacomo Daniele Fragapane
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 142
Carlo Vigni. Paesaggi privati (1996-2012)
Jacopo Figura, Giacomo Daniele Fragapane
Libro: Copertina rigida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2014
pagine: 64
Realtà della fotografia. Il visibile fotografico e i suoi processi storici
Giacomo Daniele Fragapane
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
La fotografia è un campo aperto di forze; numerose realtà vi si incontrano, vi si affrontano, vi si deformano - si potrebbe dire ribaltando una nota definizione di Roland Barthes. Forma e pratica esemplarmente sospesa tra modernità e postmodernità, essa è osservata in questo scritto come un territorio paradossale: un oggetto storico e teorico dalle molteplici sembianze, sempre negoziato dai linguaggi che lo attraversano e dalle funzioni che ne delimitano i generi e i regimi dello sguardo. Rispetto a tale polivalenza di compiti, le teorie fotografiche si sono dovute misurare con la difficoltà di circoscrivere uno statuto per quanto possibile univoco, ad esempio rispetto all'idea di un medium "incapace di mentire" o, viceversa, inevitabilmente mistificatorio. Una simile impresa non poteva che arenarsi su formule parziali o ambigue. Tanto riguardo alla "specifica" realtà della fotografia, alla sua natura semiotica, estetica, filosofica, etica; quanto, all'inverso, rispetto alle diverse concezioni culturali di cui essa si è fatta carico nel tempo. Tra storia, teoria e analisi dell'immagine, il saggio individua un territorio di ricerca e solleva una serie di questioni concernenti la dimensione dialettica della fotografia e il ruolo che in essa, in forme consapevoli o inconsce, hanno assunto talune figure e modalità del vedere.