Libri di Giacomo Gambaro
La filosofia del giovane Adorno. Dal neokantismo alla teoria critica
Giacomo Gambaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 406
La presente monografia è dedicata alla filosofia del giovane T.W. Adorno (1903-1969) dalla formazione lungo il solco del neokantismo di Cornelius, suo maestro all’Università di Francoforte, all’adesione alla teoria critica, avvenuta nei primi anni Trenta. Dalla tesi del 1924 sulla teoria dell’oggetto di Husserl agli scritti programmatici del 1931-1932, per arrivare infine al Kierkegaard (1933), la precoce coscienza delle antinomie e delle contraddizioni in cui incappa il pensiero nella sua pretesa di valere come principio autonomo e assoluto ha fin dall’inizio condotto Adorno a ingaggiare una critica radicale del modello di ragione e di soggetto proprio dell’idealismo. Alla luce dell’influsso esercitato da altri esponenti del primo Novecento, quali Lask, Kracauer, Lukács e Benjamin, il volume riguadagna gli elementi di coerenza e allo stesso tempo di discontinuità del passaggio di Adorno dalla “fase trascendentale” alla nascita di una nuova dialettica, che ritrova nell’apertura al reale tanto il suo senso quanto le sue potenzialità.
Controstoria del pensiero della differenza sessuale. Da Carla Lonzi a Luisa Muraro
Giacomo Gambaro
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 212
Il volume attraversa alcuni momenti della storia del pensiero femminista della differenza sessuale, con specifico riferimento al contesto italiano, sulla base di una prospettiva critica al cui centro risiede il rapporto tra corporeità, sessualità e dimensione del senso. L’obiettivo è far emergere la ricchezza e la complessità del pensiero della differenza delineandone una «controstoria». Anziché seguire il canone tradizionale, che dal femminismo radicale degli anni Settanta (Lonzi) arriva, negli anni Novanta, all’elaborazione della Libreria delle donne di Milano (Cavarero, Muraro) passando attraverso il confronto con le esponenti francesi (Irigaray), il testo procede nel senso inverso: da Muraro a Lonzi. In questo modo, fa emergere come la differenza sessuale, che in Lonzi assumeva una valenza polemica e destabilizzante, si sia sempre più cristallizzata, passando dall’essere legata a una pratica di sperimentazione all’essere concepita come un presupposto identitario. Con la prefazione di Caterina Botti, un libro approfondito e critico su uno dei filoni fondamentali del pensiero femminista italiano.
La dottrina del giudizio
Emil Lask
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il testo che qui presentiamo costituisce la prima traduzione mondiale della "Dottrina del giudizio" (1912) di Emil Lask. Il suo pensiero si trova oggi al centro di un’autentica riscoperta, che ne ha fatto emergere il ruolo fondamentale all’interno del neokantismo e del pensiero del primo Novecento. Nonostante sia stata a lungo trascurata, "La dottrina del giudizio" rappresenta una sorta di “punto di non ritorno” nella filosofia del secolo scorso: essa, se da un lato sviluppa e rielabora l’eredità del dibattito neokantiano, dall’altro incarna la sua crisi, così come il tentativo di dischiudere un orizzonte filosofico alternativo. Proprio il giudizio, che era stato eletto a principio fondamentale della logica e della teoria della conoscenza orientata al “valore”, si dimostra infatti tanto l’esito quanto la causa di uno smarrimento del senso e di una corrosione di ogni validità e valore. Postfazione di Stefano Besoli.
Emil Lask e le matrici neokantiane dell'empirismo trascendentale
Giacomo Gambaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 230
Emil Lask (1875-1915) si trova oggi al centro di un rinnovato interesse da parte di molteplici studi che hanno contribuito a riscoprire il suo ruolo fondamentale nella costellazione del neokantismo e in generale nel dibattito filosofico del primo Novecento. Il volume si propone di offrire un’interpretazione del suo pensiero che possa restituirne il senso coerente e relativamente unitario, come approfondimento costante di un problema fondamentale, quello rappresentato dall’“empirismo trascendentale”. Dalla dissertazione di dottorato sull’Idealismo di Fichte e la storia (1902) a opere mature come la Logica della filosofia (1911), tale concetto ha accompagnato l’intera parabola speculativa di Lask chiamando in causa, ogni volta, l’insistenza del rapporto del pensiero con un reale allo stesso tempo necessario e impossibile da ricondurre a sé.

