Libri di Gianfranca Balestra
Una giuria di sole donne
Susan Glaspell
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2022
pagine: 96
Un racconto poliziesco che, come un dramma da camera, si svolge tutto nel mondo piccolo e psicologicamente denso di una sola stanza. La «signora Hale» e la «signora Peters» (così si rivolgono l'una all'altra) si ritrovano nella grande cucina della fattoria dove è stato consumato l'omicidio del proprietario. Sono state portate qui dai mariti, cioè il testimone e lo sceriffo, per scegliere degli oggetti personali da far avere alla moglie accusata del delitto. Da quella cucina sono appena passati gli uomini; hanno deriso, un po' paternalisticamente un po' con disprezzo, il mondo piccolo delle donne. Adesso sono al piano di sopra e in giro, e si sentono le voci e i passi, mentre cercano inutilmente «prove» e «indizi», il «movente»: cose importanti. La signora Hale e la signora Peters non hanno nessuna intenzione di indagare, non si fanno domande oltre quelle di ogni cucina, non si ritengono all'altezza di nulla di cui sono capaci gli uomini in quelle circostanze. Ma è notando le loro «inezie», invisibili agli uomini, che si avvicinano alla verità del delitto, perché capiscono, con un po' di rimpianto per non averlo fatto prima, il mistero di quella Minnie, che una volta «era una ragazza piena di vita e cantava nel coro». E così possono esercitare la loro giustizia da pari. Scritto nel 1917, Una giuria di sole donne è stato visto dalla critica come un racconto paradigmatico, un esempio di innovazione sia del genere (il luogo chiuso in cui si svolge l'azione, l'indagine sostanzialmente psicologica, il rovesciamento della nozione comune nel giallo di bene e male), sia dell'idea di giustizia (verso una giustizia non formalistica, ma dell'attenzione e dell'empatia). Susan Glaspell lo rielaborò da una propria precedente pièce teatrale (Inezie), conservando nel racconto la prevalenza del dialogo e l'attenzione al movimento dei personaggi.
Riflessi del «Grande Gatsby». Traduzioni, cinema, teatro,
Gianfranca Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 219
Il grande Gatsby di E Scott Fitzgerald è considerato da molti "il grande romanzo americano": esemplare di un'epoca - gli anni Venti - e portatore di tematiche universali, rappresentativo della cultura americana e capace di attraversare i confini nazionali. Fin dalla sua prima pubblicazione e nei decenni successivi, il libro è diventato fonte di ispirazione per adattamenti in altri media, dal cinema al teatro, dal musical all'opera al balletto, in trasposizioni che hanno contribuito a rinnovarne la fama. In questo volume l'autrice analizza il romanzo e le sue traduzioni letterarie e intersemiotiche che hanno contribuito a creare il mito del Grande Gats& e lo hanno fatto diventare parte del nostro immaginario.
I fantasmi di Edith Wharton
Gianfranca Balestra
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2008
pagine: 184
Geometrie visionarie. Composizione e decomposizione in Edgar Allan Poe
Gianfranca Balestra
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2006
pagine: 164
Una giuria di sole donne
Susan Glaspell
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 82
Nel 1917, quando usciva questo racconto della scrittrice, giornalista e attivista dei diritti civili Susan Glaspell (1876-1948, premio Pulitzer per il teatro nel 1931), le giurie americane erano composte di soli uomini, per cui le due contrapposizioni che propone questo poliziesco diventano allegorie di una ingiustizia: un delitto viene commesso e, parallela all'indagine stoltamente guidata dallo sceriffo con un testimone, si svolge quella condotta dalle due mogli, che svelano il colpevole grazie alla loro capacità di leggere particolari solitamente invisibili ai maschi, ma non lo denunciano, assumendosi anche il compito di giudici, di una giustizia dell'empatia e dell'attenzione, opposta a quella maschile del diritto formalistico.