Libri di Gianfranco Scarpari
Trilogia della memoria
Gianfranco Scarpari
Libro: Libro in brossura
editore: Apogeo Editore
anno edizione: 2024
pagine: 324
La ripubblicazione de “I piccoli peccati”, “Valzer imperiale (Kaiserwalzer)” e “Gli alberi della memoria” in questa “Trilogia della memoria” risponde alla necessità di riportare in libreria tre dei libri più belli di Gianfranco Scarpari. Ma soprattutto, nel rendere nuovamente disponibili questi testi, fare in modo che venga conosciuto e letto da chi ancora non lo conosce, soprattutto le giovani generazioni. Nella premessa a “Gli alberi della memoria” Scarpari dice, constatandola senza malinconia, l’essenza della condizione umana: il succedersi delle generazioni cancella tutto quello che siamo stati, e per quasi tutti noi è “come se non fossimo mai esistiti”. Ripubblicando questi testi vogliamo contribuire, per quanto possiamo, a “spostare più avanti nel tempo quella conclusione”, per uno scrittore (e per un uomo) di sicuro valore dalle cui pagine i lettori potranno trarre molti insegnamenti e immenso divertimento.
Le ville venete
Gianfranco Scarpari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2008
pagine: 319
Sarebbe quanto meno un azzardo motivare la nascita e lo sviluppo della villa veneta con una frivola tendenza di evasione edonistica verso località isolate e paesaggisticamente felici. Si rischierebbe di non riconoscere quel grosso evento culturale, politico ed economico che un simile gioiello dell'architettura civile italiana effettivamente rappresenta. La villa veneta ha legato la sua esistenza a un'ampia serie di motivazioni storiche e ambientali che ne hanno determinato caratteristiche quanto mai singolari, riflesso di consuetudini, obiettivi sociali e coscienza dei vari proprietari, in tempi diversi, in un'evoluzione di gusto, costume e arte. È in quest'ottica che il presente volume intende offrire un quadro d'insieme delle ville del Veneto: dagli edifici rurali del Medioevo alle mirabili architetture del Palladio; dalle strutture barocche e settecentesche alle lussuose dimore signorili dell'Ottocento, senza tralasciare le aggressioni speculative alle quali le ville superstiti sono tuttora soggette. Peraltro la capacità di conservare dignitosamente il proprio ruolo al di là delle evoluzioni subite sembra spiegare la "vitalità" della villa veneta. Essa, in ultima analisi, rappresenta un'ultrasecolare localizzazione di quell'intimo rapporto tra città e campagna che aveva, e probabilmente ha ancora oggi, profonde radici nell'animo dei veneri.