Libri di Giulio Di Luzio
Elettroshock. Una storia di riscatto dalla follia
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondo Nuovo
anno edizione: 2025
pagine: 156
Marina, ormai anoressica, viene ricoverata in un istituto psichiatrico. Siamo nel 1972. L'istituto è di proprietà del Vaticano. L'intreccio tra politica e affari ha impedito qualsiasi intervento alternativo alla reclusione manicomiale. Ma gli echi del '68 giungono fin dentro il clima ovattato del paese. Qui un gruppo di giovani tenta di rompere il muro di omertà, che circonda l'istituto. Roberto, studente in medicina, comincia il tirocinio ma il vero scopo è denunciare letti di contenzione, camicie di forza e altre terapie poco ortodosse. In questa avventura incrocia la storia di Marina ma anche agghiaccianti conferme sul potere di vita e di morte del manicomio. Poi, la svolta: un caporeparto prossimo alla pensione svela a Roberto dove cercare le prove di una pratica consolidata. L'ipotesi è raccapricciante!
Le foche ammaestrate. Controstoria dell'informazione sulla guerra in Ucraina
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Alcheringa
anno edizione: 2024
pagine: 190
"Una analisi lucida e impietosa sul ruolo subalterno dell’informazione italiana nell’attuale scenario del conflitto ucraino. L’Autore mette sotto la lente di ingrandimento talk show e servizi giornalistici di dubbio pluralismo, dimostrando una narrazione stereotipata da stucchevoli copioni di dominio atlantista. Un linguaggio manicheo e messianico da guerra santa, che pretende di raccontare un conflitto in cui l'informazione ha già glorificato uno dei contendenti. L'Autore si lancia poi nello scenario storico-politico, dal Dopoguerra a oggi, sullo studio del rapporto tra media e isteria russofoba, che ha segnato con particolare virulenza l'informazione italiana negli ultimi due anni, spiegando con rigore scientifico e obiettività giornalistica la nascita di copioni mediatici centrati sulla russofobia e sul pregiudizio antirusso."
Le foche ammaestrate. Il giornalismo italiano al servizio della guerra
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Alcheringa
anno edizione: 2023
pagine: 108
Una analisi lucida e impietosa sul ruolo subalterno dell’informazione italiana nell’attuale scenario del conflitto ucraino. L’autore mette sotto la lente di ingrandimento talk show e servizi giornalistici di dubbio pluralismo, dimostrando una narrazione stereotipata da stucchevoli copioni di dominio atlantista. Un linguaggio manicheo e messianico da guerra santa, che pretende di raccontare un conflitto in cui l'informazione ha già glorificato uno dei contendenti. Un libro provocatorio, critico verso una cronaca uniforme che non offre alcun distinguo, nessuna analisi equidistante, e che zittisce come vuoto pacifismo le posizioni di chi dissente e sta fuori dal branco.
Il supplente. Un anno nelle scuole del Nord
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Alcheringa
anno edizione: 2023
pagine: 150
Partendo dalla sua esperienza di docente, l’autore offre al lettore un punto di osservazione lucido e impietoso su quel grande porto di mare che è il mondo dei supplenti al Nord, tra le mille storie del precariato e le ventate di esclusione. Un diario in presa diretta da cronista sul campo e una scrittura di getto evocano emozioni, senso di spaesamento, etica della responsabilità, il tutto vissuto nelle diverse tappe in cui si snoda l’anno scolastico. Percorsi a volte drammatici, tante vicende umane e professionali che si intrecciano e si plasmano sul comune denominatore del lavoro nelle scuole del Nord.
Tuccata
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 119
Sul finire degli anni Cinquanta, in uno spicchio di Salento dove "li carusi" portano i pantaloni corti anche d'inverno e le gonne delle "caruse" arrivano rigorosamente sotto il ginocchio, il mese di giugno ha in sé qualcosa d'imprevedibile e di rituale al tempo stesso: è in quel periodo che la gente si rintana in casa aspettando l'arrivo dei suonatori, chiamati a officiare l'esorcismo della danza, unico mezzo per liberare le tarantate, le braccianti pizzicate dal ragno durante il lavoro nei campi. Una di quelle tarantate è la madre della Felicia, e tarantata diventerà la Felicia stessa quando il primo amore per un giovane bellissimo e irraggiungibile ("lu principe") la getterà in quello stato di prostrazione che solo San Paolo e l'acqua miracolosa del suo pozzo a Galatina possono guarire. I tempi però stanno cambiando: la Chiesa non tollera più l'esorcismo coreutico, cromatico e melodico e cerca di sradicare l'universo simbolico del tarantismo. Sola con il suo amore negato, pazza, scandalosa, troppo innamorata di una libertà proibita, la Felicia diventerà una di quelle donne che la scienza comincia a guardare solo come oggetto di interesse psichiatrico, senza capire né poter trovare un antidoto al veleno che scorre nelle loro vite.
Fimmene. Storie di donne e caporali
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 167
Durante gli anni Sessanta, nel periodo delle grandi migrazioni verso le fabbriche del Nord, alcuni meridionali decidono di abbandonare le tute blu per tornare a casa. Nelle campagne pugliesi, infatti, si va estendendo un'inedita possibilità di lavoro: l'alternativa alle fabbriche si chiama caporalato, un sistema che gestisce schiere di braccianti uomini e donne costretti dalla miseria a spaccarsi la schiena sui campi, dopo viaggi infernali a bordo di furgoni scassati. Proprio quei furgoni della morte diventeranno l'emblema di una stagione terribile del mondo del lavoro, in particolare del bracciantato femminile: un tragico e quotidiano copione di lutti, fra chi in un incidente perde la vita e chi - come Titti, una delle protagoniste di questo romanzo - resta invalida. Un giorno, però, le fimmene decidono di ribellarsi al caporalato e all'ipoteca che questo sistema minaccia di gettare sul loro futuro, dopo aver già segnato il destino delle loro madri e delle loro nonne. La sede della Camera del Lavoro, che per lungo tempo aveva ospitato solo partite di briscola fra anziani, torna così a essere il luogo in cui progettare il sogno della libertà. Un sogno che vedrà combattere al fianco di Titti e delle altre fìmmene anche l'ex caporale Vincenzino e il giovane sindacalista Michele. Un sogno acerbo e denso di coraggio, che dovrà però fare i conti con la durezza di una realtà che pare immutabile.
A un passo dal sogno. Gli avvenimenti che hanno cambiato la storia dell'immigrazione in Italia
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Controluce (Nardò)
anno edizione: 2016
pagine: 166
Se dalla metà degli anni Ottanta l'Italia registra un'impennata di presenze di immigrati, l'anno di svolta è certamente il 1989. Scenario ed epicentro degli avvenimenti destinati a mutare il corso della vicenda immigratoria italiana è un paesino del casertano, Villa Literno, dove in estate si radunano migliaia di immigrati africani per la raccolta dei pomodori. In questo spicchio di Sud arretrato e colonizzato dalla camorra, la piccola comunità vive con disagio i nuovi arrivi in un territorio dove i servizi essenziali - dall'acqua alla viabilità - sono carenti. È in questo contesto che matura l'uccisione del giovane sudafricano Jerry Masslo, trucidato da alcuni balordi in una baracca fatiscente. Ma Masslo non è un immigrato qualunque, bensì un rifugiato politico riconosciuto dall'Alto Commissariato dell'Onu e riparato in Italia grazie all'intervento di Amnesty International. La sua morte segnerà il punto di non ritorno nella storia dell'immigrazione italiana. Prefazione di Alex Zanotelli.
Non si fitta agli extracomunitari. La favola di un'Italia mite e accogliente
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 204
Dov'è finita la storia dell'Italia come Paese mite e accogliente! Intorno a questo interrogativo l'Autore raccoglie l'intera vicenda immigratoria. Ripercorre con leggerezza il fenomeno, che sul finire degli anni Settanta vede avviare un processo schiacciato sulle corde dell'emergenza e dell'ordine pubblico. La politica risponde con l'istituzione dei C.p.t. della "Turco-Napolitano", la stagione proibizionista della Tolleranza Zero, la "Bossi-Fini" con la sua anima segregazionista. L'ossessione securitaria sgrava il Pacchetto Sicurezza e segna l'impennata di una visione reclusiva: galere etniche, "sindaci-sceriffo", ronde razziste, ghetti e recinti inquinano il Paese. E la nuova stagione di criminalizzazione dei migranti.
Clandestini. Viaggio nel vocabolario della paura
Giulio Di Luzio
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 156
"Non è solo l'immagine del lampeggiante della polizia, che introduce numerosi episodi di cronaca messi in prima pagina, quasi a simbolizzare il posto assegnato all'immigrazione..." È un viaggio tra le parole, che fissano nell'opinione pubblica lo stigma di clandestino, extracomunitario, invasore, all'interno di un fenomeno descritto con una terminologia delittuosa. L'autore scandaglia la narrativa pubblica alla ricerca degli slittamenti semantici e svela una rappresentazione infarcita di stereotipi e luoghi comuni, che tuttavia è la percezione del fenomeno. Un manuale di autodifesa per i giovani contro quelle semplificazioni che individuano nel migrante il nemico simbolico a cui addebitare i mali della società, dalle città sporche alla disoccupazione. Un alfabeto dalla A alla Z corredato dal racconto del contesto storico, che ha sgravato parole spesso discutibili. L'autore gioca con le parole, le smonta una ad una, dimostrando la loro capacità di agitare le acque e attizzare fuochi, da parte di chi le usa come lame affilate.
Il disubbidiente
Giulio Di Luzio
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 208
Nel 1936 Giovanni Palatucci, giovane funzionario di polizia, giunge alla Questura di Genova. Ma i suoi forti sentimenti di giustizia e di fede si scontrano subito con la burocrazia dell'apparato amministrativo. Viene così mandato a dirigere l'Ufficio Stranieri della Questura di Fiume. È il 1938, anno di promulgazione delle leggi razziali e Palatucci, nel suo nuovo incarico, sceglie di "disubbidire" e di seguire la sua coscienza di uomo libero. Insieme ad alcuni fidati collaboratori costruisce una rete di soccorso grazie alla quale riuscirà a salvare migliaia di profughi, perseguitati e oppositori del regime, prima di essere arrestato da Herbert Kappler e deportato nel lager di Dachau, dove morirà a 36 anni. Lo Stato di Israele lo ha riconosciuto "Giusto tra le Nazioni". È in corso la Causa di Beatificazione da parte della Chiesa.
A un passo dal sogno. Gli avvenimenti che hanno cambiato la storia dell'immigrazione in Italia
Giulio Di Luzio
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2008
pagine: 168
È già tramonto. Un tramonto di un sole rosso arancio che cattura gli sguardi e li proietta sopra un orizzonte, che sembra a portata di mano, ma non lo è. È l'orizzonte del Paese abbandonato, della scelta dell'Occidente e dei suoi miraggi. È una linea lontana che tiene per mano migliaia di sagome esili e nere, ma oggi è soprattutto un grande tunnel senza uscita, in cui si frantumano i sogni sotto la terra arida e bollente dell'agosto di un Sud del mondo. Ma quel sogno non si spegnerà con la morte di Jerry e anzi in tanti, bianchi e neri, raccoglieranno il testimone ideale del suo insegnamento e quel sogno diverrà contagioso e segnerà le coscienze di larga parte dell'opinione pubblica in Italia e in Europa. È un sogno che vola alto ancor oggi, quello di Jerry Masslo, a perenne ammonimento sulle nostre deboli ed equivoche coscienze. Vola alto come un'aquila che scivola immobile tra i monti e i suoi silenzi con la sua potenza e la sua lungimiranza, mentre la politica starnazza e tenta di levarsi in cielo, naufragando però su se stessa.
La fabbrica della felicità. Romanzo avvelenato
Giulio Di Luzio
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2016
pagine: 147
In un paese del Sud nasce la fabbrica della felicità. Così la chiamavano i figli di contadini e pescatori, che abbandonavano la terra e la pesca: facevano un corso e il commendatore li assumeva a fare concimi. In tanti si fecero la casa, la Fiat 600, i figli a scuola. Ma nel 76 lo scoppio di un impianto rilascia in paese tonnellate di arsenico. Negli anni '90 il male moderno infioretta con parole irripetibili le diagnosi dei medici: Anche Maurizio Russo si ammala. Ma il suo punto di osservazione era cambiato: ora cercava la verità. Con l'aiuto di un giovane medico inizia una ricerca sulle cause delle malattie. Stai sputtanando il commendatore, gli dicevano, e lui: ho la coscienza a posto. Comincia il processo. Ma la giustizia dei più forti calpesterà la verità storica e una nuova stagione di emigrazione si aprirà per i giovani. Esempio di letteratura civile di grande forza sociale, con questo romanzo etico l'autore si china su un'Italia dimenticata e restituisce alla scena pubblica la memoria di volti e voci capaci di infrangere i muri della rassegnazione e dell'ingiustizia. Prefazione di Gianni Vattimo.