Libri di Giuseppe Dambrosio
Spazio delle mie brame. Riflessioni sul potere, lo spazio e l'educazione diffusa
Giuseppe Dambrosio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 92
Attraverso una rilettura critica della proposta filosofico-politica di Michel Foucault, il saggio affronta la spinosa questione del potere nel campo dell’educazione, concentrandosi sull’elemento spaziale dell’istituzione scolastica. In particolare, il saggio analizza la struttura architettonica scolastica e la sua relazione con la città post-moderna, definita come ipercittà – città dei flussi, città-rete, città-panico –, in cui l’educazione diffusa e libertaria diventa un’alternativa necessaria al sistema educativo tradizionale. Obiettivo della formazione, secondo l’autore, dovrebbe essere la creazione di un soggetto etico capace di sfuggire da ogni dipendenza e asservimento, in contrasto con l’homo consumens. Le domande che attraversano indirettamente il saggio – a che cosa educare? Come educare? Perché educare? – non sono poste in astratto, ma in stretto rapporto con l’attuale contesto storico-culturale, caratterizzato da una nuova concezione tecnocratica dell’anthropos, dalla selvaggia colonizzazione digitale che ha investito il mondo della scuola, del lavoro e delle istituzioni, e dallo sfruttamento a opera del capitalismo avanzato.
Potere, soggettività, post-modernità
Giuseppe Dambrosio
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2021
pagine: 120
Nella prima parte di questo libro vengono ripresi e attualizzati gli studi di Michel Foucault sul potere disciplinare, a cui è connesso il concetto di dispositivo, per indagare le forme assunte da assoggettamento e soggettivazione nella post-modernità. È evidenziata l’inquietante esasperazione della disciplina di normalizzazione che si concretizza nell’eccessiva e progressiva medicalizzazione della società e finisce per tratteggiare una nuova figura di «anormale 2.0» a fronte delle epocali trasformazioni antropologiche e sociali del mondo globalizzato, retto dalle leggi del neoliberismo. Nella seconda parte si osservano i processi di ibridazione tecno-digitale dei corpi. L’Autore propone i concetti di “non-corpo”, “non-tempo” e “non-spazio” per identificare l’evoluzione degli effetti dei processi di “deformazione” legati alla globalizzazione e alle derive tecnologiche e tecnocratiche del neoliberismo. E ci invita a sperimentare la costruzioni di altre e diverse forme di soggettività in un’ottica di “resistenza” al potere.
Heidegger, a destra della verità. La filosofia e la scelta del nazismo
Giuseppe Dambrosio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il saggio passa in rassegna i testi più accreditati sulla questione del "nazismo di Heidegger", mettendo in particolare evidenza la stretta relazione fra ontologia e politica nel suo pensiero. La critica è giocata su due piani intimamente connessi fra loro: quello delle implicazioni politiche di Heidegger all'interno del movimento nazionalsocialista e quello dei fondamenti su cui poggia la sua intera opera filosofica, prima e dopo la famosa svolta. Il principio völkisch di omogeneità etnica e culturale rielaborato da Heidegger a livello filosofico, fa da perno alla critica e apre nuove prospettive di ricerca sull'ideologia nazionalsocialista. Dalle ricerche condotte, la filosofia di Heidegger risulterebbe intrinsecamente figlia della tradizione filosofica e teologica reazionaria tedesca ed influenzata dal vasto movimento völkisch, le cui nozioni daranno luogo allo sviluppo del nazismo, soprattutto delle origini. Quelle origini autentiche che Heidegger rivendicò fino alla morte. La critica, seppur tenace, riconosce ad Heidegger la sua complessità ed originalità ma ne evidenzia l'inevitabile naufragio a livello ontologico e soprattutto etico-politico, a causa della sua militanza nel NSDAP, l'esaltazione del Führerprinzip, il suo rifiuto di condannare le atrocità e i crimini del nazismo e di aver fatto dell'uomo un "gettato", cioè un irresponsabile alienato. Infine il saggio invita ad andare oltre Heidegger, a battere altri e nuovi sentieri del pensiero.
Tra il dubbio e la bestia
Giuseppe Dambrosio
Libro: Copertina morbida
editore: Simple
anno edizione: 2013
pagine: 68
"La mia poesia è sinonimo di dispendio. La mia poesia non ha patria, né famiglia, non è strumento d'alcun potere, né fatuo diletto, ma creazione per mezzo della perdita. Essa vive fuori dai pubblici concorsi e dalle ambite antologie. È poesia senza fissa dimora, è una metropoli in rivolta, è il divino che esige spargimento di sangue... è nutrimento per la nostra potenza vitale più inaccessibile e profonda. Non è 'follia' oggi tanto alla moda, né grido di lotta orchestrato e ben remunerato pubblicato su edizioni alternative... è il sentire di chi non ha volto, di chi non ha paura di gridare amore e morire per esso. Essa è semplicemente poesia. Produzione d'un deserto. Poesia per la vita."
La vertigine della materia. Poesie (1996-2005)
Giuseppe Dambrosio
Libro: Copertina morbida
editore: Simple
anno edizione: 2008
pagine: 50
La favola di Ozracot e Azracot
Giuseppe D'Ambrosio
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2011
pagine: 46
Nel mondo fantastico di Azracot e negli altri mondi "riflessi", il malefico Vikkuroz rapisce tutti i bambini nati, di cui l'ultimo è il figlio della famiglia reale di Ozracot. Sarà compito di Kradez, il predestinato, con l'aiuto del saggio del suo mondo, trovare il fanciullo e sconfiggere una volta per tutte il potente demone. La favola di Ozracot e Azracot è un'avventura che condensa in poche pagine tutti gli elementi del fantasy, arricchita da illustrazioni che accompagnano i lettori, soprattutto i più piccini.