Libri di Hermann Schweppenhäuser
Scritti autobiografici
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 543
"Forse in nessun autore del Novecento il rapporto fra l'opera e la vita, il «vissuto» e il «poetato» è così stretto e, insieme, inafferrabile come in Walter Benjamin. La raccolta esaustiva di tutti i suoi testi di carattere autobiografico che questo libro propone (dai curricula vitae ai diari, dagli appunti di viaggio ai testi narrativi come Cronaca berlinese) è, per questo, tanto più indispensabile quanto più sembra lasciarci inappagati, quasi che il velo che l'autore ha inteso stendere sulla sua biografia s'infittisse nella misura esatta in cui egli prova a raccontarcela nei suoi più minuti particolari. Nel prologo a Infanzia berlinese, Benjamin ci informa che, richiamando alla memoria i suoi ricordi infantili, ha voluto servirsene come una vaccinazione contro la nostalgia. I tratti biografici si ritirano così nell'ombra e lasciano il posto alle «immagini in cui l'esperienza della grande città si sedimenta in un bambino della classe media». I ricordi più intimi e personali, i sogni, la ricorrente tentazione del suicidio, le amicizie, gli amori sono così lo specchio in cui si riflette il ritratto di un'intera epoca e di un'intera società. E forse da nessuna parte Benjamin ci ha lasciato il suo autoritratto come in un appunto della metà degli anni trenta: «Soluzione dell'enigma: perché non riconosco nessuno, perché confondo tra di loro le persone? Perché io stesso non voglio essere riconosciuto, perché io stesso voglio essere confuso con altri»." (Giorgio Agamben)
Opere complete. Volume Vol. 3
Walter Benjamin
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: XIV-534
Anche nel biennio 1928-1929, vissuto tra Parigi e Berlino, l'esistenza di Walter Benjamin è incentrata su un'assidua attività di critico, recensore e saggista: un'attività che dopo il fallimento della prospettiva accademica, nel 1925, risulta essere la sua unica fonte di sostentamento. In particolare sul settimanale "Die literarische Welt", fra le riviste di sinistra più autorevoli dell'epoca, e il quotidiano "Frankfurter Zeitung", dove era redattore Siegfried Kracauer (che all'inizio degli anni Venti gli aveva fatto incontrare Theodor W. Adorno), Benjamin affronta una strabiliante gamma di argomenti: ai sempre penetranti sguardi sulle città (Weimar, Marsiglia, Parigi, San Gimignano), si affiancano riflessioni su autori e movimenti del presente - M. Proust, A. Gide, J. Green, K. Kraus, S. George, il surrealismo, per citarne solo alcuni -, ma anche commenti sui romanzi d'appendice e sulla letteratura per bambini. Nel contributo redatto per la Grande Enciclopedia Sovietica, Benjamin torna anche a occuparsi di J. W. Goethe: l'articolo verrà tuttavia censurato e pubblicato in forma del tutto irriconoscibile; destino analogo avrà un'analisi sul ruolo degli ebrei nella cultura tedesca commissionata dalla Encyclopaedia ]udaica. In una situazione segnata dalla grande crisi economica e dalla crescente instabilità della ancora giovane Repubblica di Weimar, l'opera di Walter Benjamin di questi anni consolida la sua fama, e la sua ambizione, di massimo teorico e critico del proprio tempo.