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Libri di I. Longo

La tela del ragno. Tre delitti a teatro

Agatha Christie, Charles Osborne

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 384

Quando, nel 1928, Agatha Christie assistette alla prima rappresentazione di un testo teatrale tratto da un suo romanzo, "L'assassinio di Roger Ackroyd", non apprezzò né il testo né l'interpretazione. Decise quindi di scrivere lei stessa una pièce con Hercule Poirot come protagonista. Il risultato fu "Caffè nero" (1930), nel quale il celebre investigatore belga è alle prese con un tentativo di rubare una formula segreta trasformatosi in omicidio. In seguito la scrittrice tornò a scrivere per il teatro, a volte adattando trame di propri romanzi, altre volte componendo testi originali: come "La tela del ragno" (1954), pensato per la brillante diva cinematografica Margaret Lockwood, con una divertente rivisitazione del vecchio cliché del passaggio segreto; o ancora come "L'ospite inatteso" (1958), considerato una delle sue opere più riuscite grazie al dialogo teso ed efficace e all'intrigo lineare. Con operazione inversa rispetto a quanto era solita fare la Christie stessa, dai tre testi teatrali il critico letterario Charles Osborne profondo conoscitore dell'opera della Christie oltre che interprete di "Caffè nero" in giovane età - ha tratto questi tre romanzi nei quali brilla tutta l'inventività narrativa e verbale della grande giallista.
13,00 12,35

Il crimine del secolo

Anthony Abbot

Libro: Copertina morbida

editore: Polillo

anno edizione: 2021

pagine: 192

A New York, nell'East River, in un afoso inizio d'estate viene trovata una barca alla deriva con dentro due cadaveri: una donna, che è stata uccisa con un colpo di pistola al cuore ed è stata poi quasi decapitata; e un uomo dall'aspetto mite, con un foro di pallottola in fronte. Dagli abiti che indossa, è chiaro che non si tratta di un uomo qualunque, ma del parroco di una chiesa episcopale. Che ci faceva il parroco in compagnia di quella che si rivelerà essere una ballerina? La domanda è lecita, perché nella barca nuova di zecca c'è anche un foglio di carta appallottolato: è una lettera d'amore, chiaramente inviata da un uomo a una donna. Forse una corrispondenza tra le due persone che giacciono morte? E - sorpresa - nella barca si trova anche un gatto, con le zampette sporche di sangue. Che fosse presente quando è stato commesso il duplice omicidio? Possibile, ma come mai nella barca non c'è traccia di sangue?
16,00 15,20

Sette piccioni sporchi di sangue

Anthony Abbot

Libro: Copertina morbida

editore: Polillo

anno edizione: 2014

pagine: 204

Geraldine Foster è una ragazza seria, senza tanti grilli per la testa. Così, quando una sera non ritorna a casa dal lavoro, la sua coinquilina, Betty Canfield, pensa subito al peggio e si rivolge a Thatcher Colt, un vecchio amico dello zio, che è a capo della polizia di New York. Non molto convinto, questi inizia a indagare, ma deve abbandonare il suo scetticismo quando dal sopralluogo nella stanza della ragazza emergono alcuni elementi misteriosi. Cosa ci fa una lettera strappata dal cui contenuto s'intuisce un ricatto? Perché l'inchiostro con il quale Geraldine l'ha scritta è diverso da quello che si trova nella penna? E poi, qual è il motivo dell'inaspettata quanto inspiegabile rottura del suo fidanzamento a pochi giorni dalle nozze? Potrebbe essere il dottor Humphrey Maskell, l'affascinante e chiacchierato medico presso il cui studio lei lavorava come segretaria. Infatti anche in quel luogo molte cose non tornano, come per esempio la presenza del cappotto e delle chiavi di Geraldine nonostante la sera della scomparsa avesse sicuramente lasciato lo studio. Ma c'è un altro fatto sconcertante che stavolta riguarda la casa in Peddler's Road presa in affitto dal dottore: sulla soglia giacciono sette piccioni morti imbrattati di sangue... Un mystery uscito originariamente nel 1930.
14,90 14,16

La tela del ragno. Tre delitti a teatro

La tela del ragno. Tre delitti a teatro

Agatha Christie, Charles Osborne

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2012

pagine: 368

Quando, nel 1928, Agatha Christie assistette alla prima rappresentazione di un testo teatrale tratto da un suo romanzo, "L'assassinio di Roger Ackroyd", non apprezzò né il testo né l'interpretazione. Decise quindi di scrivere lei stessa una pièce con Hercule Poirot come protagonista. Il risultato fu "Caffè nero" (1930), nel quale il celebre investigatore belga è alle prese con un tentativo di rubare una formula segreta trasformatosi in omicidio. In seguito la scrittrice tornò a scrivere per il teatro, a volte adattando trame di propri romanzi, altre volte componendo testi originali: come "La tela del ragno" (1954), pensato per la brillante diva cinematografica Margaret Lockwood, con una divertente rivisitazione del vecchio cliché del passaggio segreto; o ancora come "L'ospite inatteso" (1958), considerato una delle sue opere più riuscite grazie al dialogo teso ed efficace e all'intrigo lineare. Con operazione inversa rispetto a quanto era solita fare la Christie stessa, dai tre testi teatrali il critico letterario Charles Osborne profondo conoscitore dell'opera della Christie oltre che interprete di "Caffè nero" in giovane età - ha tratto questi tre romanzi nei quali brilla tutta l'inventività narrativa e verbale della grande giallista.
10,00

Il manuale di cucina di Nero Wolfe

Il manuale di cucina di Nero Wolfe

Rex Stout

Libro: Copertina morbida

editore: Sonzogno

anno edizione: 2007

pagine: 251

Chi non ricorda la sagoma inconfondibile del grande Tino Buazzelli? Quale miglior testimonial per un libro di ricette? Nero Wolfe non è solo un celebre investigatore: è un gourmet e un fine gastronomo. Per la prima colazione non si fa mai mancare le "Uova au beurre noir" e per pranzo, in estate, considera perfetta l'Insalata brasiliana di aragosta, in una versione della ricetta da lui stesso riveduta e corretta; in tavola poi ammette solo il Pane di Fritz, e ogni tanto accontenta il fido Archie Goodwin che adora i Tortini di riso con il miele. I romanzi con Nero Wolfe sono talmente infarciti di riferimenti al cibo che Rex Stout ha creato per il suo personaggio questo manuale culinario, con la collaborazione di una celebre critica gastronomica del "New Yorker" con cui ha perfezionato tutte le ricette. Impaginato con una suggestiva grafica vintage, alle ricette abbina ampi brani dai romanzi e un interessante corredo di foto di New York dagli anni '30 agli anni '50.
25,00

Creme & crimini. Ricette deliziose e criminali di Agatha Christie

Creme & crimini. Ricette deliziose e criminali di Agatha Christie

Anne Martinetti, Francois Rivière

Libro: Copertina morbida

editore: Sonzogno

anno edizione: 2006

pagine: 165

Nella maggior parte dei gialli di Agata Christie, l'arma del delitto non è un revolver e nemmeno un pugnale, ma un cibo o una bevanda che contengono una sostanza mortale: un innocuo bicchiere di brandy può rivelarsi fatale, il sandwich al cetriolo può spedire all'altro mondo. Nella vita, la scrittrice inglese era golosa e buongustaia e si dilettava anche nella preparazione di piatti semplici e molto invitanti per gli ospiti. Esperti di Agatha Christie, gli autori hanno raccolto in questo manuale le ricette della tradizione gastronomica inglese e internazionale spaziando dall'arte del breakfast alle torte di Poirot, dai pasticcini e canapé per il "tea time" in compagnia di Miss Marple ai piatti esotici assaggiati dalla scrittrice nei suoi viaggi intorno al mondo, ai cibi per i picnic che la Christie adorava fare fin dall'infanzia.
20,00

I vedovi

I vedovi

Pierre Boileau, Thomas Narcejac

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2006

pagine: 194

Ancor più che scrittori di gialli, Boileau e Narcejac furono costruttori di thriller a enigma, di misteri intricati con al centro una fissazione paranoica di cui non si capisce, sino al disvelamento finale con colpo di scena, se sia fondata su una realtà effettiva o figlia di un puro delirio. Loro scopo narrativo era montare e poi smontare il meccanismo che incastrava realtà e incubo. Così nella "Donna che visse due volte", il cui tema della vertigine piacque a Hitchcock per ricavarne il film. Nei "Vedovi" l'ossessione è costituita da una gelosia morbosa che opprime il protagonista, un attorucolo giovane e aspirante scrittore che sospetta di infedeltà la sua bella moglie, una modella di successo nel mondo della moda.
10,00

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