Libri di Ivano Ferrari
La morte moglie
Ivano Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 101
In "Bestie imperfette", prima sezione di questa nuova raccolta, Ivano Ferrari sembra ripartire dalla "morte animale" messa in scena nella sua raccolta più famosa ("Macello"), esplorando una vita che è campo di battaglia, lager e chiesa e in cui gli uomini sono cinici carnefici. Ma nella seconda sezione ("La morte moglie") Ferrari guarda all'uomo, alla malattia che porta al trapasso, al "sottosuolo di voragini e firmamenti" che si aprono sotto le tombe e dedica questi versi alla moglie, strappatagli dall'altra sua compagna di vita e protagonista indiscussa della raccolta: la morte, appunto. Portando a termine un toccante percorso di esplorazione della profanazione e della violenza originale, Ferrari ci consegna una raccolta che stabilisce il "legame e la forte coerenza" tra le sue prime poesie e le ultime.
Arte in seta. Studio, scenografie, interpretazioni, fotografie e poesie...
Ivano Ferrari
Libro: Copertina rigida
editore: La Compagnia della Stampa
anno edizione: 2010
pagine: 96
Rosso epistassi
Ivano Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2008
pagine: 87
"Niente seghe siamo spettri": è una delle due epigrafi che aprono questa raccolta poetica piena di furia distruttiva e dolcezza, bilancio non pacificato di due secoli (Ottocento e Novecento) di rivoluzioni politiche e artistiche, affrontati con insubordinazione, sarcasmo e sgomento nel cuore dei nostri giorni, senza consolazioni e senza sconti, come solo un vero poeta sa fare. Le ombre di Bakunin, Blanqui, Lenin, Marx, Rimbaud, Leopardi, Guevara, della Cvetaeva, di Georg Trakl, Artaud (Antonino), Van Gogh (compagno Vincente), del "marcitoio poetico", delle "delicature", delle "bare assorte" e delle "sommosse vespasiane" attraversano da parte a parte questo libro di grande concentrazione e sovversione poetica, che conclude idealmente un arco di decenni, da La franca sostanza del degrado a Macello. Lo conclude allargando enormemente lo sfondo: dopo il dolore e il degrado del primo libro e il mattatoio animale e umano del secondo, questo terzo libro è sulla macelleria della Storia moderna, le sue epistassi e i suoi "sogni che paiono ematomi della luce". Una voce unica e inconfondibile, quella di Ivano Ferrari, poeta di poche parole ma di molto ardimento, marginale e centrale. (Antonio Moresco)
Macello
Ivano Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 93
Una raccolta di poesie che è macabro resoconto di un viaggio, attraversato da sensi di colpa e da una implorazione di spiritualità, in quelle sale inondate di sangue dove si macellano gli animali, "dove si esibisce la morte". Uno spazio di morte in cui i corpi degli animali diventano quarti di carne e mucchi di ossa. Le crude immagini di un mattatoio dove quasi ogni verso ha un suo ictus determinato da una provocazione lessicale, che è poi una provocazione tonale, quindi psicologica, ed è anche soprattutto un'immagine visiva. Nel "Macello" di Ferrari la carne è calda, pulsante, liquorosa: il suo espressionismo è lontano dal freddo nichilismo di Gottfried Benn, è più lombardo, testoriano.
La franca sostanza del degrado
Ivano Ferrari
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 171
La prima raccolta di un poeta che rappresenta la realtà con crudezza, ma senza compiacimenti, grazie anche al rifiuto della perfezione formale e alla consapevolezza di quanto le "impurità" possano essere fertili. Queste "fertili impurità" fruttificano di sezione in sezione: dalle brevi "Epigrafie" alla realtà fotografata in "Quel che si vede", dalla violenza o pochezza del sesso in "L'ora della specie" alle folgoranti intuizioni delle "Poesie laconiche".