Libri di J. Bentini
Quadri rinomatissimi. Il collezionismo dei Pio di Savoia
Libro
editore: Artioli
anno edizione: 2010
pagine: 240
Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo generale. Volume Vol. 3
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 640
Il terzo volume del Catalogo generale della Pinacoteca Nazionale di Bologna affronta la stagione artistica dominante della raccolta: il Seicento bolognese rappresentata dai capolavori e dalla grandezza riconosciuta in tutto il mondo di Guido Reni e del Guercino. Anche questo terzo volume, attraverso l'indagine storica delle opere presenti nella collezione, riassume la situazione degli studi avanzando, ove possibile, nuove ipotesi attribuitive e proponendo una più attenta datazione delle opere.
Una gloriosa gara nelle pagine di Francesco Arcangeli. L'Oratorio di San Colombano
Marina Cellini, Nora Clerici Bagozzi, Fiorella Frisoni
Libro: Copertina morbida
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2011
pagine: 280
Art nouveau a Faenza. Il Cenacolo baccariniano. Catalogo della mostra (Faenza, 24 febbraio-27 maggio 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 283
Nel centenario della morte di Domenico Baccarini, le città di Faenza e di Ravenna si uniscono nel promuovere un'esposizione organizzata dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, imperniata sugli artisti che composero originariamente il "Cenacolo". Al Cenacolo Baccariniano aderirono anche scrittori come Alfredo Oriani, collezionisti come Ercole Alberghi, filantropi socialisti come Ugo Bubani. Ma furono le arti figurative a primeggiare impersonate da Domenico Rambelli, Giuseppe Ugonia, Giovanni Guerrini, Francesco Nonni, Pietro Melandri, Ercole Drei e altri ancora. L'esposizione faentina, che comprende 150 opere tra le quali anche sculture, ceramiche e disegni di Baccarini, riserverà la sua attenzione ai protagonisti della scultura, senza dimenticare la grafica e, fra le arti applicate, la stessa ceramica, visibile nel percorso permanente del museo. L'intento della mostra è quello di restituire l'ambiente culturale faentino del primo decennio del Novecento spingendo la ricerca fino al terzo, dopo il quale anche i protagonisti del "Cenacolo" cambiarono ideali artistici, forti di esperienze maturate in città e fuori di essa, al seguito o meno delle avanguardie.
Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo generale. Volume 2
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2006
pagine: 512
Il secondo volume del Catalogo generale della Pinacoteca Nazionale di Bologna affronta la stagione artistica che dalla "Santa Cecilia" di Raffaello giunge ai Carracci, i pittori bolognesi che hanno ridisegnato il volto della città per poi divulgare il loro verbo a Roma. Di fatto il libro racconta la storia dell'arte bolognese del XVI secolo. Un secolo complesso e articolato nel suo svolgimento cittadino, ammaliato dapprima dalla presenza di Raffaello e poi curioso e sensibile alle tante varianti della Maniera, eppure tra i primi a guardare con interesse alla richiesta di ortodossia iconografica avanzata dal Concilio di Trento. Infine davvero nuovo con le pitture dei Carracci. Questo secondo volume, attraverso l'indagine storica delle opere presenti nella collezione della Pinacoteca, riassume la situazione degli studi avanzando, ove possibile, nuove ipotesi attributive e proponendo una più attenta datazione delle opere.
Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo generale. Volume 1
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 415
La stesura di questo catalogo generale che per ampiezza di sostanza (si tratta di quasi 2.000 dipinti) non può che essere diviso in quattro volumi, ciascuno dedicato ad un'epoca ben precisa secondo l'ordine cronologico delle opere e degli artisti.
I Bibiena. Una famiglia europea
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 464
Il volume è il catalogo della mostra di Bologna ( Pinacoteca Nazionale, 23 settembre 2000 - 7 gennaio 2001). A Bologna, Ferdinando (1675-1743) e Francesco (1659-1739) Galli Bibiena, i grandi padri di questa dinastia, compirono studi di prospettiva e di pittura necessari per dedicarsi a due generi artistici molto richiesti: la scenografia e la quadratura. La precoce attività presso i Farnese di Parma e Piacenza (1680) fornì loro importanti occasioni di lavoro e il successo ottenuto li condusse in molte altre città d'Europa.