Libri di Jacqueline Spaccini
Io di più non posso darti
Jacqueline Spaccini
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 120
A tredici anni, quando si cominciano a scrivere poesie che perlopiù resteranno gelosamente accudite in un cassetto per anni e anni prima di scomparire in qualche cartone, non lo si fa per essere letti, bensì per leggersi. Si scrive per esistere e resistere, per sopravvivere, per fermare l'attimo, per prendere la temperatura alla propria anima, per urlare quel grido che resta soffocato in gola. Chi continua a scrivere nella vita, quasi quotidianamente, rischia di banalizzarsi, a rischio di non vivere la vera vita. Ma ciò non può essere vero per una donna che è ancorata nella realtà, chiamata a molteplici funzioni, troppo impegnata ad agire per dimenticare di vivere. È pur vero che rischia di dimenticarsi di sé. Quando si scrive ancora dopo quarantacinque anni da quella prima volta, la poesia non è più un alibi davanti all'esistenza, né oasi innocente di un'anima calpestata: a quel punto, la poesia è diventata una sorta di ostentata scheda segnaletica della persona. Autoaffermazione non compiaciuta, bensì consapevole di sé. E si tramuta in amoroso dialogo con i lettori. Quando poi si ha la fortuna di interpretare le proprie parole davanti a un pubblico, su un palco, senza testo sotto agli occhi, mettendo in scena voce corpo e anima di sé, la poesia diventa una sorta di streep-tease alla rovescia. Infatti, quando esprime un suo testo, il poeta si sta rivestendo...
Quei corpi in cielo senza più calore. Miti e realtà del Risorgimento: passioni letterarie, illusioni e disillusioni pittoriche
Jacqueline Spaccini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 212
La polvere d'ali di una farfalla. Scrittori «femministi» del XVIII secolo: Choderlos de Laclos e il suo trattato sull'educazione delle donne
Jacqueline Spaccini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 140
Nel 1783 l'Accademia di Châlons-sur-Marne indice un concorso su "i mezzi migliori per perfezionare l'educazione delle donne". Il capitano comandante dei cannonieri, Choderlos de Laclos, che l'anno prima aveva pubblicato le Relazioni pericolose, il romanzo-scandalo che gli varrà gloria imperitura, decide di rispondere al quesito con un trattato che lo terrà occupato per vent'anni. Prima di lui anche Fénelon, Diderot e Rousseau, tra gli altri, si erano cimentati a scrivere sulle donne. Ed è a partire da tali scritti, e dal confronto serrato tra il suo L'educazione delle donne e l'Emilio rousseauiano, che questo saggio si snoda, scoprendo che la frase di Diderot (per scrivere sulla donna occorrerebbe intingere la penna nella polvere delle ali di una farfalla) è un proposito sentimentale lontano dalla condizione femminile di quel tempo.
Aveva il viso di pietra scolpita. Cinque saggi sull'opera di Cesare Pavese
Jacqueline Spaccini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 140
È ancora attuale Pavese oggi? I suoi libri sono sempre significativi? E se sì, che cosa trasmettono? In questo viaggio all'interno di cinque opere dello scrittore piemontese, la raccolta di saggi affronta alcune problematiche proprie del vivere moderno, come ad esempio la ricerca della propria identità, il disincanto degli affetti, il rapporto tra i sessi, ma anche le trasformazioni ideologiche e le asperità linguistiche che interessano chi affronta la letteratura pavesiana. Uno studio, questo, che si rifà al metodo narratologico e alla critica testuale, corredato da una fredda passione verso l'autore delle Langhe divenuto nel tempo un classico del XX secolo letterario. Per descriverlo, potremmo usare le sue stesse parole: "Tutto accogli e scruti / e respingi da te / come il mare".
Sotto la protezione di Artemide Diana. L'elemento pittorico nella narrativa italiana contemporanea (1975-2000)
Jacqueline Spaccini
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 341
In questo volume si analizza la ricorrenza dei molteplici elementi pittorici che la narrativa italiana moderna accoglie da oltre trent'anni, per inferirne le modalità e le motivazioni. È un fenomeno, questo, che ha visto non soltanto una modificazione dello statuto nella elaborazione delle cosiddette biografie artistiche più moderne, ma anche nella narrativa tout court. Partendo dal primo esempio rintracciabile nel romanzo 'Artemisia' (1947) di Anna Banti fino ad 'Oceano Mare' (1993) di Baricco, attraverso testi di Morandini, Malerba, Sciascia, Rebulla, Volpi, Del Giudice, Orelli, Maldini. Consolo, Ricciardello e Tabucchi, l'Autrice esamina approfonditamente le opere secondo la tecnica narratologica di Genette, passando dalla biografia romanzata all'autobiografismo, dall'ontologico al giallo, classico o storico che sia, nelle varie sue deroghe che approdano al fantastico e al fantascientifico. Un ruolo importante assume il postmoderno, come movimento di contaminazione in grado di ibridare le ormai fragili frontiere dei generi letterari. Qual è il ruolo del quadro o del pittore all'interno di un romanzo? Lo scrittore se ne avvale come escamotage o come stratagemma? È punto di partenza o di approdo? E ha ovunque lo stesso valore? Funziona da ekphrasis o da anamorfosi nell'economia della storia che un romanzo racconta? E se il quadro, prodotto dell'artificio mentale e insieme spirituale, mettesse in evidenza la "finzionalità" - ma con valore metanoico - del sistema culturale?
La ragazza dipinta di blu
Laure Cambau
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2019
Questo libro ha ricevuto il premio Venus Khoury-Ghata 2018 ed è ispirato all'incontro - spirituale e temporale - con la confraternita dei Bektashi.