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Libri di Joseph Addison

I piaceri dell'immaginazione

Joseph Addison

Libro: Copertina morbida

editore: Aesthetica

anno edizione: 2022

pagine: 95

I piaceri dell'Immaginazione Pubblicati nel 1712 sui nn. 411-421 dello "Spectator", il famoso periodico culturale e di costume diretto da Joseph Addison e Richard Steele, gli undici saggi intitolati I piaceri dell'Immaginazione costituiscono, insieme a quello sul "gusto" che li introduce (n. 409), il primo trattato di Estetica modernamente intesa. Scritti con tono discorsivo e rivolti ai "lettori comuni" - secondo il programma addisoniano di trasferire la filosofia dagli studi e dalle biblioteche ai club e alle coffee-houses - essi fissano le coordinate lungo le quali si muoverà l'intera riflessione settecentesca intorno all'esperienza del bello naturale e artistico. Erede di Locke, Addison affronta il problema estetico non più in chiave retorica ma in chiave psicologica (cioè dal versante della fruizione anziché da quello della produzione), e in tal modo avvia una fenomenologia dell'esperienza estetica a cui tutti gli autori che verranno dopo di lui, fino a Kant incluso, saranno in qualche misura debitori. Definizione del gusto, statuto dell'immaginazione (e suoi rapporti col giudizio), individuazione di specifiche categorie estetiche (fra cui particolarmente innovativa quella del "sublime"), abbozzo di un "sistema delle arti": questi alcuni dei più rilevanti temi proposti dai Piaceri dell'Immaginazione. E attorno ad essi una molteplicità di osservazioni e di spunti - sull'architettu ra, i giardini, il linguaggio della poesia, ecc. - che saranno ripresi e sviluppati nel corso del xviii secolo da filosofi, critici e artisti assicurando all'operetta addisoniana una fortuna europea che ha pochi paragoni nel suo tempo. La presente traduzione italiana, eseguita da Goffredo Miglietta, è la prima dopo quella di Mario Manlio Rossi apparsa nel 1944 e da tempo esaurita. Corredano il testo una limpida presentazione, un ampio appaiato di note e una ricca bibliografia a cura di Giuseppe Sertoli.
12,00 11,40

I piaceri dell'immaginazione

Joseph Addison

Libro

editore: Clinamen

anno edizione: 2009

pagine: 86

10,90 10,36

Parlando di donne. Lettere a un quotidiano inglese del '700

Joseph Addison, Richard Steele

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2006

pagine: 248

Le eroine rappresentate in questa corrispondenza giornalistica, con relative risposte dei redattori, sembrano uscite direttamente dalle pagine della Fiera delle vanità di Tackeray o del Circolo Picwick di Dickens, al punto che si stenta a credere che queste lettere siano ritenute in gran parte autentiche. Lo "Spectator" nel 1711-12 inventò il moderno quotidiano. Addison e Steele, i fondatori, ne studiarono la formula allo scopo di "educare divertendo", cioè di migliorare i costumi di una classe non aristocratica, ma già ricca e dirigente, un ceto medio influente e pronto a rivendicare il suo status sociale. E all'interno di questo, della componente femminile, lontana dalla parità ma degna di migliorarsi attraverso il discorso pedagogico.
16,00 15,20

I piaceri dell'immaginazione

I piaceri dell'immaginazione

Joseph Addison

Libro

editore: Aesthetica

anno edizione: 2002

pagine: 100

Pubblicati nel 1712 sui nn. 411-421 dello “Spectator“, il famoso periodico culturale e di costume diretto da Joseph Addison e Richard Steele, gli undici saggi intitolati I piaceri dell’Immaginazione costituiscono, insieme a quello sul “gusto” che li introduce (n. 409), il primo trattato di Estetica modernamente intesa. Scritti con tono discorsivo e rivolti ai “lettori comuni” – secondo il programma addisoniano di trasferire la filosofia dagli studi e dalle biblioteche ai club e alle coffee-houses – essi fissano le coordinate lungo le quali si muoverà l’intera riflessione settecentesca intorno all’esperienza del bello naturale e artistico. Erede di Locke, Addison affronta il problema estetico non più in chiave retorica ma in chiave psicologica (cioè dal versante della fruizione anziché da quello della produzione), e in tal modo avvia una fenomenologia dell’esperienza estetica a cui tutti gli autori che verranno dopo di lui, fino a Kant incluso, saranno in qualche misura debitori. Definizione del gusto, statuto dell’immaginazione (e suoi rapporti col giudizio), individuazione di specifiche categorie estetiche (fra cui particolarmente innovativa quella del “sublime”), abbozzo di un “sistema delle arti”: questi alcuni dei più rilevanti temi proposti dai Piaceri dell’Immaginazione. E attorno ad essi una molteplicità di osservazioni e di spunti – sull’architettura, i giardini, il linguaggio della poesia, ecc. – che saranno ripresi e sviluppati nel corso del XVIII secolo da filosofi, critici e artisti assicurando all’operetta addisoniana una fortuna europea che ha pochi paragoni nel suo tempo. La presente traduzione italiana, eseguita da Goffredo Miglietta, è la prima dopo quella di Mario Manlio Rossi apparsa nel 1944 e da tempo esaurita. Corredano il testo una limpida presentazione, un ampio apparato di note e una ricca bibliografia a cura di Giuseppe Sertoli.
16,00

Lo spettatore

Lo spettatore

Joseph Addison

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 156

9,30

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