Libri di Jurgis Baltrusaitis
Lo specchio. Rivelazioni, inganni e science-fiction
Jurgis Baltrusaitis
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 327
Scienza dello specchio, la catottrica non è soltanto una scienza delle riproduzioni esatte della realtà, è anche scienza di un surrealismo visionario. Fin dall'antichità, a queste dimostrazioni ottiche furono consacrati apparecchi speciali e musei interi. Spettacoli fantastici, metamorfosi dell'uomo, fantasmi, racconti e favole nascono intorno a queste macchine e alle proposizioni di Euclide che ne regolano il funzionamento. Gli specchi si rivelano ovunque: la luna, il sole, la nuvola, l'aria stessa diventano un gabinetto di specchi cosmico. Concentrata, moltiplicata, l'immagine del sole accende il fuoco: da Archimede a Buffon e da Buffon ai forni solari di oggi, lo specchio ustorio si sviluppa continuamente fino a raggiungere risultati imprevedibili e clamorosi. Nel Medioevo lo strumento oracolare mitologico è abitato dal demonio. Il Rinascimento e, poi, i tempi moderni si ricollegano a questa duplice tradizione, antica e medioevale. Filosofi, eruditi e poeti hanno scrutato, affascinati, l'iridescente superficie levigata. Questa opera presenta lo specchio, oggetto della scienza esatta e luogo di elezione di ogni fantasia, nei suoi aspetti morfologici e nei suoi sviluppi molteplici, ma è anche una antologia di testi rari che, come i pezzi di un puzzle, a poco a poco si incastrano a comporre un vasto panorama poetico e scientifico.
Arte sumera, arte romanica-Ritratto di Jurgis Baltrusaitis
Jurgis Baltrusaitis, Jean-François Chevrier
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 259
Quando fu ravvisata la sorprendente affinità della scultura romanica con le immagini dell'antica arte mesopotamica, non pochi archeologi e storici si dedicarono con fervore all'esplorazione del nuovo, affascinante territorio di studi. Ma solo il giovane Baltrusaitis doveva individuare, con facoltà rabdomantica, il complesso e occulto reticolo di vie che aveva messo in contatto due mondi così distanti nel tempo e nello spazio. E il saggio in cui condensò i suoi studi, apparso nel 1934, non mancò di produrre un effetto dirompente nel mondo della storia dell'arte, rivelandosi subito, nella sua "prodigiosa rapidità", un'opera fondamentale. A quell'opera si accompagna qui il "Ritratto" tracciato da Jean-François Chevrier - che resta ancora oggi l'unica, preziosa fonte sulla vita di Baltrusaitis - in cui vediamo delinearsi con vividezza la "mitologia personale accuratamente nascosta, dissimulata nei libri", di uno studioso che seguì una linea audacissima di ricerca, dove si apriva la strada da solo. Una biografia intellettuale e al tempo stesso l'inaspettata apertura di un uomo elusivo, che per la prima volta ha accettato di svelarsi confidando "sceltissimi ricordi": per esempio di quando Pasternak, amico di famiglia, mimava buffe scenette davanti a lui bambino; o di quando, trovandosi a Milano con i genitori, a otto anni, "si smarrì in mezzo alla folla, ma come per miracolo riuscì a ritrovare l'albergo. "Un angelo è sceso da una guglia del Duomo e mi ha preso per mano" disse".
Formazioni, deformazioni. La stilistica ornamentale nella scultura romanica
Jurgis Baltrusaitis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 290
Quando apparve per la prima volta, nel 1931, questo saggio si impose subito come un'opera in grado di gettare nuova luce su alcuni passaggi decisivi dell'arte medioevale in Occidente. E non mancò di sbalordire l'"occhio assoluto" che rivelava il suo giovane autore, nonché la sua capacità di individuare nel groviglio dei corpi, nell'esplosione del mostruoso, nell'oltranza antirealistica della plastica dei secoli XI e XII la segreta immanenza di un ristretto numero di schemi lineari fissi. Dietro l'apparente disordine e le violente sproporzioni della scultura romanica, Baltrusaitis intuisce così per primo la dialettica fra necessità architettoniche e una sorta di ossessione geometrica, di implacabile rigore formale.
Anamorfosi o Thaumaturgus opticus
Jurgis Baltrusaitis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 285
"Anamorfosi" apparve per la prima volta nel 1955, poi in edizione ampliata nel 1969, infine - nel 1984 - con due capitoli inediti, qui per la prima volta tradotti, che tracciano la storia dell'anamorfosi nell'età moderna, fino a oggi. Così vedremo -ed è un gioco delizioso - Baltrusaitis chinarsi su testi di Cocteau, Barthes, Lacan ed esaminarli come fossero oscuri reperti, allo stesso modo in cui il suo sguardo di sovrano delle aberrazioni si posava sulle stranezze di ignoti dotti seicenteschi.
Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica
Jurgis Baltrusaitis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 376
La ricerca di Iside. Saggio sulla leggenda di un mito
Jurgis Baltrusaitis
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1985
pagine: 250
Risvegli e prodigi. La metamorfosi del gotico
Jurgis Baltrusaitis
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 480
Concepito insieme a "Medioevo fantastico", "Risvegli e prodigi" completa in prospettiva temporale la straordinaria ricerca di Baltrusaitis sui temi del mostruoso, del grottesco, del demoniaco, del fantastico e la loro raffigurazione nell'età di mezzo. Lo stupore che coglie il lettore di "Medioevo fantastico" nello scoprire i più inaspettati apporti d'Oriente ai repertori iconografici occidentali si rinnova davanti alle sorprendenti dimostrazioni della ininterrotta sopravvivenza del fantastico e al suo speciale rifiorire in seno al gotico, in piena epoca di "realismo" medioevale. Ne risulta una sorta di carta fisica dell'arte medioevale europea.
Arcimboldi e l'arte delle meraviglie
Jurgis Baltrusaitis, Maurizio Calvesi, Ester Coen
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 1998
pagine: 48
Una raccolta di saggi ricchi di novità critiche legati a un lungo percorso storico, al centro del quale emerge il bizzarro pittore milanese del Cinquecento: Giuseppe Arcimboldi.