Libri di Krystyna Jaworska
Traumaturgie. Tre voci dell'Europa centro-orientale: Marija Malinovskaja, Beata Obertyńska, Matei Vișniec
Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Roberto Merlo
Libro: Libro in brossura
editore: Stilo Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 250
Questo volume presenta una scelta rappresentativa dell'opera di tre originali voci poetiche dell'Europa centro-orientale: la polacca Beata Obertyńska (1898-1980), il romeno Matei Vișniec (n. 1956) e la bielorussa Marija Malinovskaja (n. 1994). Due autrici e un autore che hanno saputo elaborare la violenza e la sofferenza di traumi collettivi - come la seconda guerra mondiale o il totalitarismo est-europeo degli anni della Guerra Fredda - e individuali - come la violenza domestica e la malattia mentale - traendo dolorosamente linfa e alimento per la propria poesia dall'esperienza dell'indicibile.
Il canto l'incanto il grido. Tre poetesse dell’Europa centro-orientale: K. Iłłakowiczówna, K. Nekrasova, M. Petreu. Con testo russo, polacco e rumeno a fronte
Kazimiera Illakowiczowna, Ksenija Nekrasova, Marta Petreu
Libro: Libro in brossura
editore: Stilo Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 184
Questo volume presenta tre identità femminili estremamente diverse, la polacca Kazimiera IłłakowiczoÅLwna (1888-1983), la russa Ksenija Nekrasova (1912-1958) e la romena Marta Petreu (n. 1955), tre autrici dell’Europa centro-orientale che, nel loro insieme, hanno percorso un lungo e tortuoso cammino, incominciato negli ultimi decenni del XIX secolo e giunto fino ai primi anni del XXI, che racchiude e amplia quindi le contraddizioni del ‘secolo breve’, con le sue guerre, le sue dittature e le sue illusioni tradite. Temi quali il dolore, la solitudine, la morte, ma anche l’estasi e il miraggio della redenzione vengono soppesati, meditati, sofferti da prospettive e con atteggiamenti molto diversi – mi(s)tico nel caso di Nekrasova, furioso-misoteista nel caso di Petreu, evangelico e ‘francescano’ nel caso di Iłłakowiczówna – per ritrovarsi nella dimensione inattesa di una ricerca sempre personalistica, genericamente ascrivibile alla sfera dello ‘spirituale’.
Poeti e patrioti polacchi nell'Italia risorgimentale
Krystyna Jaworska
Libro: Libro in brossura
editore: CIRVI
anno edizione: 2012
pagine: 420
«Ogni persona civile ha due patrie: la propria e l'Italia». Quest'asserzione, tratta da un racconto del 1897 di Henryk Sienkiewicz, ("In riva al mare"), è emblematica dell'atteggiamento dei polacchi verso l'Italia. L'autore del celebre "Quo vadis?" esprime in poche parole quel sentimento di italofilia che attraversa la storia e risale agli albori dello Stato polacco, quando, nel X secolo, dopo la conversione al cristianesimo di rito occidentale, Roma divenne un punto di riferimento costante per la cultura polacca. In questo volume si vuole offrire uno spaccato della ricchezza e della complessità dei nessi italo-polacchi che intercorsero fra la fine del Settecento e i primi del Novecento, periodo che per l'Italia si può considerare sotto l'egida del Risorgimento inteso in senso lato e per la Polonia coincide con la perdita della sovranità nazionale.