Libri di L. Liva
L'arte di sconfiggere la noia
Søren Kierkegaard
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2015
pagine: 70
Sebbene sia uno stato d'animo noto a tutti, la noia è una condizione esistenziale indefinita e multiforme, la cui definizione ha confini labili e incerti. Muovendo dal presupposto che "tutti gli uomini sono noiosi", e soprattutto dal conseguente assunto, che noi tutti siamo vittime, consapevoli o meno, della noia, Kierkegaard suggerisce di applicare nella vita quotidiana una serie di regole per evitare di annoiarsi. Con pungente ironia, l'autore ci indica anche quali siano le virtù da coltivare per poter condurre un'esistenza il meno noiosa possibile, dimostrando così che proprio la noia può diventare principio creativo e di sviluppo dell'immaginazione.
Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Volume 9
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2014
pagine: 328
Nel 1846, un Kierkegaard poco più che trentenne iniziò ad annotare le proprie riflessioni in quaderni sul cui frontespizio tracciava un granile "NB" (ovvero: NotaBene). Con questa sigla soleva indicare ciò che si proponeva di tener presente, ciò su cui voleva richiamare l'attenzione, ciò che richiedeva un commento, ironico, serio o ammonitore. Nello scegliere NotaBene come titolo dei Quaderni di studi kierkegaardiani, si è voluto, quindi, utilizzare la stessa sigla adottata dal filosofo danese per i suoi appunti, ad indicare una "ripresa" del suo esercizio di pensiero. Il logo dei Quaderni, che riproduce il disegno di un uomo con. il cannocchiale, sorta di "autoritratto" di mano dello stesso Kierkegaard, vuole poi sottolineare un duplice aspetto della sua fisionomia intellettuale: quello dell'osservatore accurato e quello dell'ironista acuto e mordace, capace però anche di autoironia. Sono questi, infatti, i tratti che hanno reso il filosofo danese uno dei pensatori più lucidi e incisivi del pensiero moderno, capaci di esercitare una profonda influenza in ogni ambito dell'attività intellettuale e artistica del Novecento.
In vino veritas
Søren Kierkegaard
Libro: Libro in brossura
editore: Ananke
anno edizione: 2010
pagine: 143
In questo dialogo filosofico i cinque convitati, riuniti da un pensatore audace e impertinente, si affidano alle esuberanti virtù bacchiche affinché si manifesti la segreta verità dell'amore, ascoltando le note del balletto del Don Giovanni, come ad evocare una musica propiziatoria per celebrare lo spirito invisibile di Eros. Appare tuttavia ridicolo il vano tentativo di far luce "su cosa sia l'amabile", di giustificare una scelta oggettuale, di argomentare a favore delle proprietà elettive dell'amato. Non si possono stipulare criteri o indicare ragioni per giustificare la canalizzazione delle nostre attenzioni, tanto più quando queste pretendono di essere esclusive, rivolte ad un'unica persona. Soltanto uno sciocco può pensare che il suo amore abbia delle buone ragioni! Se non accetta la sospensione di ogni dialettica delle ragioni, l'amante diventa un burattino al servizio dell'inesplicabile, avvinto dall'enigmatico, incapace di scorgere l'azione dell'accidentale e dell'involontario e di limitare l'insana pretesa di spiegare ogni evento, di conferire un senso a tutto ciò che accade per caso o per volere di un destino capriccioso. "In vino veritas", in questa nuova versione corredata di rilevanti frammenti inediti, rappresenta una arguta parodìa scettica, se non una esplicita confutazione nichilistica, del Simposio platonico, avendo rinunciato ad offrire una definizione dell'eros, nella convinzione che l'amore consista nell'esperienza sovrana dell'inesplicabile.
Il riflesso del tragico antico nel tragico moderno. Un esperimento di ricerca frammentaria
Søren Kierkegaard
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2012
pagine: 80
Edipo muore senza che il popolo di Tebe sia venuto a conoscenza delle sue colpe. La figlia Antigone è la sola a sapere di essere il frutto di un amore incestuoso. Per onorare la memoria del padre non rivela a nessuno, nemmeno all'amato, l'orrendo segreto che la riguarda e grava sul suo passato come una maledizione. Ma l'amore esige che vi sia comunione tra gli amanti oppure muore. Ecco il conflitto tragico con cui la romantica Antigone immaginata da Kierkegaard è chiamata a misurarsi nel saggio di cui si offre una nuova traduzione: o aprir si all'amato e disonorare il padre o chiudersi nel silenzio e rinunciare all'amore. Con un saggio introduttivo di Isabella Adinolfi.
In vino veritas
Søren Kierkegaard
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2010
pagine: 144
Arricchito da materiali preparatori e da frammenti inediti, viene proposta una versione filologica di un classico tra i più grandi protagonisti della filosofia contemporanea. Cinque convitati bevono vino ascoltando il Don Giovanni di Mozart e si succedono in una sorta di monologo sul tema dell’amore, incrociando aspetti etici a quelli estetici. A occupare il centro del dialogo è la donna, o meglio la visione negativa della donna descritta da un punto di vista rigorosamente al maschile. Cercano di evocare lo spirito invisibile di Eros, ma devono giungere a conclusioni di natura scettica: Eros è infatti un demone contraddittorio, paradossale. L’intero fenomeno appare ineffabile se non inesplicabile e, contrariamente a quanto auspicava Platone nel Simposio, eccede le nostre capacità di argomentazione razionale.

