Libri di L. Merlini
Ho una cosa da dirti
Thomas C. Wolfe
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 140
Opera postuma di Thomas Wolfe incentrata sul personaggio largamente autobiografico dello scrittore George Webber, "Ho una cosa da dirti" è la storia di una disillusione che segnerà profondamente la vita del grande scrittore americano. Fervente ammiratore della cultura e del popolo tedesco, George Webber - così come in realtà fece Thomas Wolfe - si concede, dopo la pubblicazione del suo ultimo romanzo, una lunga vacanza in Germania, dalla quale manca da molto tempo. È il 1936, l'anno delle Olimpiadi, tre anni dopo la vittoria elettorale di Hitler e il famoso 'patto con i tedeschi'. Ciò che George legge sulla Germania nella stampa internazionale lo inquieta, ma non vi crede del tutto: ritiene che la stampa esageri sempre, che la Germania degli anni precedenti fosse finita in un caos che sembrava irresolubile e che non sia possibile che un popolo tanto civile si sia sottomesso a una dittatura... Il primo impatto con Berlino è consolante: una città ordinata e bellissima, un'atmosfera culturale viva, una popolazione apparentemente felice. Ma presto George avverte piccoli segnali: un'atmosfera reticente, un sentimento generalizzato di paura, l'indisponibilità della gente ad affrontare certi argomenti. George è sconcertato: la grandiosa organizzazione delle Olimpiadi testimonia di un paese dalle eccezionali possibilità, la qualità e l'internazionalità dell'editoria tedesca la confermano ancora la migliore d'Europa, Berlino è tuttora una città multiculturale...
Dottor Georgie
Israel Joshua Singer
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 64
La Lower East Side di New York degli Anni Trenta era simile a un palcoscenico di teatro: gli immigrati recenti, provenienti da paesi diversi, ma soprattutto kikes (ebrei) e wops (italiani) si arrangiavano con lavori modesti imparati nei paesi di origine, così come Mr Vevrick, il padre di Georgie. Tutti questi immigrati, compreso Mr Vevrik, coltivano il sogno quasi impossibile di un figlio laureato, soprattutto se medico. Ma la maggior parte dei giovani immigrati, folgorati dalle luci del nuovo mondo, si ubriacavano di libertà e di divertimento. George, tutto sommato un bravo ragazzo, tenta la carta della facoltà universitaria di ingegneria, ma con scarso risultato: nel quartiere dominano piccole bande di adolescenti alle quali Georgie si unisce con grande terrore dei genitori. Il matrimonio con una ragazza della piccola borghesia porta alla luce due mondi diversissimi... ma in ogni caso, grazie alla capacità eccezionale di meccanico di automobili, Georgie si guadagnerà tra i borghesi del quartiere il titolo di Dottor Georgie.
Filosofi e maschiette
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 232
'Maschietta' è un termine ormai desueto, ma negli anni Venti designava le giovani dal taglio maschile dei capelli protagoniste della prima, vera rivoluzione femminile. Figlie di un'America uscita vittoriosa dalla Prima guerra mondiale e in pieno sviluppo economico e sociale, sono state soprattutto queste giovani donne a condurre la rivoluzione dei costumi in quella età del jazz e del proibizionismo che ha dato origine al moderno 'mito americano'. Assetate di libertà, emancipazione, edonismo, le 'maschiette' irrompono nella società mettendo in crisi i rapporti tra i sessi e dichiarando una guerra senza quartiere a un mondo maschile arroccato nel passato e nei suoi privilegi. Nessuno ha capito e ritratto quel mondo meglio di Scott Fitzgerald che, con la moglie Zelda, è divenuto il massimo interprete di quegli 'anni ruggenti', incarnandovisi fino alla dissoluzione personale. Prima raccolta di racconti pubblicata da Fitzgerald nel 1920, immediatamente dopo "Di qua dal paradiso", suo primo successo, "Filosofi e maschiette" contiene già la novità e il futuro dello scrittore americano più rappresentativo della prima metà del Novecento, che di lì a poco darà il meglio di sé in grandi romanzi quali "Tenera è la notte", "Il grande Gatsby", "Belli e dannati". Le protagoniste di queste storie - ragazze della buona società e ballerine di fila, abitanti della provincia o delle grandi città - tratteggiano una nuova visione della vita e si contrappongono al mondo maschile, composto per lo più da noiosi 'filosofi' portatori di una 'filosofia' ormai obsoleta. Vere e coraggiose paladine dei tempi nuovi, pur se talora confuse, esse esprimono la ricerca di una nuova leggerezza di vita e il riconoscimento dell'effimero come valore. Dichiara Ardita, protagonista del racconto "Il pirata": «Per me il coraggio significava farsi strada a fatica attraverso la spenta nebbia grigia che si posa sulla vita... non solo non prestare attenzione alla gente e alle circostanze, ma non prestare attenzione neppure allo squallore del vivere. Una specie di ostinazione al valore della vita e all'importanza delle cose effimere».
Nella città vecchia
Israel Joshua Singer
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 96
La 'Città Vecchia': così era chiamato il mercato di Cracovia, un'enorme piazza nel centro più antico della città nella quale si riversava un'umanità multiforme di nobili e plebei, commercianti polacchi, russi, ebrei, contadini, religiosi, mendicanti... un grande mondo multicolore, una babele di lingue diverse... Un teatro perfetto per Israel J. Singer, data la sua capacità di mescolare nei suoi racconti elementi e personaggi diversissimi e imbastire storie molteplici di fantastici protagonisti posti sotto la lente dell'inarrivabile humour ebraico. È in questo contesto che si muovono i protagonisti di questo lungo racconto: un indimenticabile antiquario, falsario e bon vivant, il suo assistente che ancora crede nel sogno giovanile di raggiungere l'eccellenza nella pittura, un gesuita professore di teologia e appassionato di antichità che non riesce a non farsi scivolare in tasca dei piccoli oggetti in esposizione nel negozio dell'amico antiquario, una giunonica proprietaria di caffè corteggiata dall'antiquario, un cane e un gatto molto particolari ospitati nella casa dello stesso antiquario assieme a canarini, pappagalli, criceti, pesci rossi e un'anguilla.
Il rosa e il verde. Mina di Vanghel
Stendhal
Libro
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 200
Case di campagna inglesi
Vita Sackville-West
Libro: Copertina rigida
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 193
Henry James, profondo conoscitore del mondo inglese e della vita nelle sue case di campagna, ha affermato: « Di tutte le grandi cose che gli inglesi hanno inventato e reso parte del carattere nazionale, la più perfetta, la più caratteristica, la sola di cui si sono impadroniti completamente in ogni dettaglio al punto di averla fatta divenire un esempio sintetico del loro spirito sociale e delle loro abitudini è... la casa di campagna». Anche se nel corso dei secoli la casa di campagna ha conosciuto, in tutti i paesi, una profonda trasformazione nelle proprie funzioni, la casa di campagna inglese, pur nella grande diversità della sua tipologia, resta il simbolo ideale di tutta una civiltà. In questa opera inconsueta di una grande e raffinata scrittrice, non solo si presentano gli esempi migliori dello stile abitativo inglese, ma si delinea il rapporto profondo che intercorre tra società inglese e campagna, un amore che ha creato tutto uno stile di vita, un sistema di dominio economico e sociale che in parte almeno è sopravvissuto all'avvento dell'industrializzazione. Quale che sia il modello di casa di campagna cui si fa riferimento - la maestosa dimora delle grandi famiglie aristocratiche, o il romantico ritiro in quella «privacy» e «cosiness» così inglesi da essere infatti intraducibili - questo libro offre dunque un'interessante contributo alla comprensione di un fenomeno unico. Nelle parole di Vita Sackville-West, «lo spirito di una casa, la sua atmosfera, fanno altrettanto parte della casa della sua architettura e del suo arredamento».
Sulla Vistola
Israel Joshua Singer
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2015
pagine: 185
Nei suoi oltre mille chilometri di percorso, la Vistola attraversa quasi tutta la Polonia bagnando città come Cracovia e Varsavia, ma anche un gran numero di shtetlekh, il classico shtetl ebraico, dai quali era punteggiata, prima della shoah, la campagna polacca. Israel Singer, figlio di un rabbino polacco e maestro di celebrati romanzi familiari quali "La famiglia Karnowski" e "I fratelli Ashkenazi", e a proposito del quale Claudio Magris ha parlato di "ultimo 'classico' della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo ottocentesco", mostra nei suoi racconti, tuttora largamente inediti, una variegatissima galleria di personaggi e situazioni paradossali e comiche tipiche della vitalità e dell'ironia della cultura ebraica. Da Flich Maïdaniker, poverissimo venditore ambulante di setole di maiale che nel racconto "Era scritto" diviene inopinatamente "borghese", alle profonde e ridicole diatribe tra i due villaggi di Grobitze e Podgurna a proposito delle loro sinagoghe in Sabbia, fino ai punti di vista opposti dei due rabbini in "Espiazione" e il senso dell'appartenenza religiosa e culturale del povero bovaro Hirsh Leib in "Primavera tardiva", si dispiega una grande quantità di personaggi e situazioni che rispecchiano in modo magistrale la favolosa cultura e il finissimo senso dell'humour del mondo ebraico.
Legame di sangue
Magdalen Nabb
Libro: Copertina rigida
editore: Passigli
anno edizione: 2013
pagine: 267
Firenze; inverno 1999: Olivia Birkett, vedova del conte Brunamonti, ex indossatrice e adesso creatrice di moda di grande successo, viene sequestrata da una banda di sardi. Inizia il calvario della prigionia alla macchia, della paura, della perdita di identità, della confusione dei sentimenti. Affidate ai Carabinieri, si mettono in moto le indagini che, nei casi di sequestro, risultano tremendamente complesse: da un lato l'imperativo di non nuocere all'incolumità della vittima, dall'altro la paura, i dubbi, talvolta le reticenze della famiglia. Dei rapporti con la famiglia viene incaricato il maresciallo Guarnaccia, il quale avverte una indefinibile sensazione di sospetto: chi sono, davvero, Leonardo e Caterina, i figli di Olivia?
Lisbona. Quello che il turista deve vedere
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2003
pagine: 109
Una vera e propria guida turistica di Lisbona, valida e utilizzabile ancora oggi, scritta nel 1925 dal più grande scrittore portoghese del Novecento: questi, in sintesi, il senso e l'importanza di questo volume, che accompagna il lettore alla scoperta di una delle più affascinanti e misteriose capitali europee. Scritta in inglese, questa guida faceva parte di un progetto più ampio e ambizioso che il Poeta voleva dedicare alla sua terra, rivendicandone il ruolo e l'importanza storica di fronte a un mondo che sembrava averla dimenticata: "All about Portugal" doveva intitolarsi la serie di pubblicazioni concepita da Pessoa e di cui questa guida resta la testimonianza più organica.
Un medico d'altri tempi. Nuove storie di medici e medicina
Arthur Conan Doyle
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2012
pagine: 126
"Un medico d'altri tempi" completa, la raccolta delle "Storie di medici e medicina" di Arthur Conan Doyle. Non tutti sanno che Sir Arthur Conan Doyle ha studiato medicina e ha praticato la professione per quindici anni come medico di bordo di una baleniera e di un piroscafo e infine con un suo ambulatorio. Pubblicati nel 1894, quando oramai la fama di Conan Doyle aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli, questi racconti sono prima di tutto un atto di amore non tanto verso la medicina, quanto verso ciò che la figura del medico rappresenta, e soprattutto rappresentava nei tempi passati. Nelle sue "Storie di medici e medicina" l'autore privilegia un altro aspetto dell'esperienza medica: le occasioni di incontro con ogni tipo di persona e di problemi che, unite a quelle doti di 'metodo', facevano del medico un saggio conoscitore della vita e della varietà dei tipi umani. Questi racconti si trasformano così nell'affresco sublime e leggero di un intero mondo, di un'intera società, la società vittoriana, descritta in personaggi di ogni tipo e di ogni classe sociale. E tanto Conan Doyle è pressato dalla sua fantasia e dalla sua voglia di raccontare che talvolta l'argomento medico gli va stretto, e il medico non diventa altro che una mera scusa, un personaggio assolutamente secondario, o viene sostituito, come nel caso de "Il Lotto 249", uno dei racconti noir più belli di Conan Doyle, da uno studente di medicina.
Miss cuori solitari
Nathanael West
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2011
pagine: 123
Dove poteva nascere questo romanzo rivoluzionario se non nella New York della Grande Depressione? E da dove poteva trarre la sua travolgente carica ironica se non negli ambienti ebraici dell'Upper West Side, dove Nathanael West, precursore di scrittori quali Saul Bellow e Philip Roth, è nato e cresciuto? "Miss cuori solitari" è così il capostipite di una grande tradizione letteraria, ma anche teatrale e cinematografica, americana. Nel romanzo, lo straniamento del protagonista - un giornalista titolare di una rubrica di consigli sentimentali e di vita - è sottolineato dal fatto che il suo vero nome non venga mai rivelato: è per tutti semplicemente 'Miss Lonelyhearts', un uomo che soffre per l'abisso di dolore, di ignoranza, di sfruttamento, di miseria che rivelano le lettere delle sue lettrici, alle quali non riesce a dare risposte soddisfacenti al di là di un consolatorio ottimismo di maniera. Ma anche il suo mondo personale è vuoto, solitario, così come l'intera città è piena di personaggi stereotipati come il suo caporedattore Shrike, l'eterna fidanzata Betty, i colleghi, la moglie di Shrike, con la quale ha una relazione... È un mondo completamente falsato, sradicato, infelice, solitario e costruito su ideali fuorviami: "Gli uomini hanno sempre combattuto la loro condizione miserevole con il sogno. Benché un tempo i sogni avessero un grande potere, oggi sono stati ridotti a un grado puerile dal cinema, dalla radio e dai giornali", riflette Miss Lonelyhearts.
Se i morti non risorgono
Philip Kerr
Libro: Libro rilegato
editore: Passigli
anno edizione: 2010
pagine: 490
Berlino, 1934. Hitler è al potere da un anno, e Berlino si prepara a ospitare i Giochi Olimpici del 1936. Bernie Gunther si trova in un momento difficile della vita: costretto a lasciare il suo lavoro di detective alla Omicidi a causa dei suoi sentimenti antinazisti, vivacchia con il modesto impiego di poliziotto privato del famoso Hotel Adlon. Ma due morti apparentemente lontane tra di loro, quella di un uomo d'affari tedesco ospite dell'Adlon e quella di un oscuro pugile ebreo trovato in un canale della città, incuriosiscono Gunther, che nel frattempo è impegnato ad assistere un'affascinante giornalista americana nella ricerca di prove della politica antisemita del governo nazista per sostenere l'ipotesi di un boicottaggio delle Olimpiadi da parte degli Stati Uniti. La tenacia di Gunther porta alla scoperta di un vasto apparato di corruzione sulla costruzione dei siti olimpici che investe, oltre che i più alti esponenti del partito nazista e Avery Brundage, allora presidente del Comitato Olimpico Americano, anche elementi della malavita organizzata. La situazione per Bernie Gunther si fa scottante e estremamente pericolosa, e lo obbliga ad abbandonare il caso. L'intreccio si svelerà solo vent'anni dopo, nel 1954 nella Cuba di Fulgencio Batista, della malavita americana e delle prime imprese rivoluzionarie di Fidel Castro, dove Gunther si è rifugiato sotto falso nome dopo aver dovuto abbandonare la Germania.